Tempo di finanziaria: la legge di bilancio e la proposta di Sbilanciamoci.
La legge del governo
La legge di bilancio del governo per il 2019-2021 è un'occasione mancata, un testo contraddittorio. Ci aspettavamo trasparenza e chiarezza. E invece si continua nell'opacità.
Si continuano a violare sostanzialmente i termini di legge sui termini della presentazione dei documenti di bilancio. Non tornano i conti della crescita. Per il 2018 la crescita non sarà dell'1,2%, ma quasi sicuramente sotto l'1,0% (Istat). Per il 2019 la crescita sarà inferiore di un terzo di quella prevista: non dell'1,5%, ma dell'1,0% (Fondo monetario e Istat). Aumentare il rapporto deficit-pil è sacrosanto se si fanno investimenti pubblici, se si sostiene la domanda interna, se si crea lavoro e si rafforza il welfare. Ma tutto questo nella legge di bilancio 2019-2021 non c'è. Gli investimenti pubblici nella manovra del governo sono ridotti al minimo. E di interventi per il lavoro non c'è traccia. Poi, con il decreto fiscale legato alla legge di bilancio viene introdotta la flat tax (15% sotto i 65mila euro dal 2019 e 20% sotto i 100mila dal 2020) che rappresenta una grave distorsione del principio della progressività fiscale.
Nella legge di bilancio 2019 ci sono poche misure per le politiche sociali, che non fanno minimamente i conti con i vizi del nostro sistema di welfare, semmai riflettono la tendenza a deresponsabilizzare progressivamente lo Stato, scaricando sempre di più il peso dell'assistenza e della protezione sociale sulle famiglie. Gran parte delle risorse disponibili sono concentrate sul "reddito di cittadinanza", i cui contorni attuativi sono ancora assai nebulosi. Poi, si tagliano le risorse per l'accoglienza dei migranti.
L'introduzione di quota 100 per il sistema pensionistico sembrerebbe un passaggio importante, ma ci sono diversi aspetti critici da segnalare. Il potenziale bacino dei 437mila aventi diritto è costituto dal 90% di uomini e in gran parte di residenti nel Nord. Ancora non viene affrontato il tema delle (inesistenti) future "pensioni dei giovani" e la necessità di differenziare l'età per il pensionamento in funzione dei lavori e delle professioni esercitate.
Ci sono meno soldi nel 2019 per il servizio civile e meno ancora ce ne saranno nel 2020. Si tratta di un grave passo indietro rispetto al difficile tentativo di questi anni di tenere un dignitoso livello di finanziamento del servizio civile nazionale. Spendiamo oltre 25 miliardi per la spesa militare che aumenta del 2% rispetto al 2018. Si continua con gli F35. In campo ambientale non ci sono tratti originali o misure di carattere innovativo, men che meno in materia di scelte energetico-climatiche.
Le nostre alternative
La controfinanziaria di Sbilanciamoci per il 2019 (www.sbilanciamoci.info) prevede 101 proposte. L'impatto della nostra manovra è di poco più 38,851 miliardi di euro. Non aumentiamo l'indebitamento e il rapporto deficit-pil, sterilizziamo le clausole di salvaguardia. Proponiamo giustizia e legalità fiscale, non flat tax e altre rottamazioni e condoni. Vogliamo investimenti pubblici, non la moltiplicazione ad libitum di agevolazioni fiscali che non creano investimenti.
Vogliamo asili nido pubblici, non bonus bebè. Vogliamo risorse per la messa in sicurezza del territorio e non 16 miliardi di sussidi ambientalmente dannosi. Vogliamo le piccole opere non le grandi opere inutili. Vogliamo investire nella scuola e nell'università pubblica, non dare regali alla scuola privata. Vogliamo investire nella pace e nel servizio civile e non negli F35.
Dove troviamo i soldi
Con una politica di giustizia fiscale, potremmo recuperare quasi 28 miliardi di euro: le misure che proponiamo sono tobin e digital tax, patrimoniale, la rimodulazione in senso progressivo dell'Irpef, la riduzione delle franchigie per la tassa di successione. Anche noi abbiamo poi la nostra spending review: la riduzione delle spese militari, per oltre 4,2 miliardi di euro. Proponiamo la legalizzazione della cannabis, che porterebbe a quasi 4 miliardi di euro.
Cosa fare
Vogliamo portare a oltre 10 miliardi le risorse nuove per investimenti pubblici: per le piccole opere, la messa in sicurezza del territorio, la lotta al dissesto idrogeologico. Prevediamo una misura di sostegno al reddito (7 miliardi di euro) che parta dall'attuale reddito d'inclusione per arrivare a una vera misura universalistica, ma senza quei vincoli amministrativi e moralistici contenuti nella proposta del governo.
Vogliamo poi un forte investimento nel welfare, nei diritti dell'autosufficienza, nella sanità: oltre 5miliardi di euro. Proponiamo risorse per l'abrogazione dei superticket. Contro il decreto Salvini, proponiamo di stanziare 400 milioni per la buona accoglienza. Proponiamo di stanziare 4 miliardi di euro per la scuola e l'università (diritto allo studio, offerta formativa, edilizia scolastica, ecc.) e quasi 600 milioni per le politiche culturali, abrogando la misura spot ed estemporanea del "bonus cultura". Gli F35 vanno tolti di messo e bisogna dare almeno 250milioni di euro al servizio civile, che sia veramente universale e servono più soldi per la cooperazione se vogliamo rispettare gli impegni internazionali.
Il rapporto Sbilanciamoci del 2019 contiene la legge di bilancio che vorremmo, quella del cambiamento, ma quello vero. Nel set delle proposte che abbiamo elaborato, delineiamo una diversa idea di economia, di spesa pubblica, di modello di sviluppo. Sbilanciamoci ritiene necessario cambiare pagina, un salto di paradigma, un'inversione di rotta rispetto alle politiche neoliberiste di questi anni. Bisogna rimettere al centro la politica, le politiche.
Servono investimenti pubblici per consumi e produzioni legate alla green economy e ai nuovi bisogni sociali capaci di produrre qualità sociale ed eguaglianza. Per questo sono fondamentali politiche redistributive che intacchino privilegi, rendite di posizione, ricchezze abnormi. Il welfare non è un costo, è un diritto ed è un investimento. Una società più istruita, formata e sana esprime anche un'economia più innovativa e capace di futuro.
Abbiamo bisogno di una radicale riconversione ecologica e civile dell'economia. Dobbiamo eliminare i sussidi ambientali dannosi e ridurre drasticamente le spese militari. Tutto questo non è il "libro dei sogni": è possibile. Si può fare: questa è la strada del vero cambiamento.
Il rapporto di Sbilanciamoci 2019 è on line nel sito sbilanciamoci.info.