La politica deve ritrovare il suo spazio. Nell’antica “agorà”, luogo privato e pubblico al tempo stesso, l’uomo occidentale potrà tornare a interrogarsi e le sofferenze private potranno essere finalmente pensate e vissute come problemi condivisi, comuni e politici.
Zygmund Bauman

 

Clicca qui per acquistare questo numero in formato PDF

 

Una vita intensa, tra poesia e teologia, tra silenzi e impegni. Il ricordo di padre David Maria Turoldo, a partire dalle pagine di un libro a lui dedicato.

 

Quindici anni fa abbiamo avuto modo di collaborare insieme nell'organizzazione di un’iniziativa del Comune di Sesto San Giovanni tesa ad approfondire i rapporti fra padre Turoldo e la città di Sesto.

I rom in Abruzzo fanno parte della comunità locale da anni. Vi abitano, vi studiano, lavorano. Li abbiamo incontrati per chiedere loro le fatiche e la bellezza dell’integrazione: intervista a Giulia Di Rocco.

 

Giulia è una romnì abruzzese, laureanda in Giurisprudenza, membro del board dei referenti del ministero dell’Interno per le politiche relative ai rom e sinti in Italia.

Qualifica Autore: Antropologa, esperta in cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale

La pratica dei matrimoni precoci e forzati e la violazione dei diritti delle bambine e delle ragazze.

 

Ogni anno nel mondo, almeno 15 milioni di bambine e ragazze, con meno di 18 anni, sono costrette a contrarre matrimonio con uomini adulti. 

Sotto il Monte ha ospitato, il 31 dicembre, la Marcia per la Pace e, nei giorni precedenti, il convegno promosso da Pax Christi.

 

Sotto il Monte è un luogo dello spirito. Di spirito profetico dotato, direbbe padre Dante. Come Assisi, Bozzolo, Barbiana, Alessano.

Qualifica Autore: Docente di Sociologia della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Una scena, un’opera, un palcoscenico. E attori in grado di proiettare gli spettatori nel mondo dei sentimenti, della rappresentazione della realtà, di lacrime e di orizzonti inaspettati. Il bello del teatro non è solo estetico.

  

Le vie della bellezza sono molteplici e varie. Non si finisce mai di esplorarle, anche se, sommersi dalla frammentazione incessante di azioni e relazioni in cui si vive oggi, e frastornati dal peso delle cattive notizie, rischiamo di dimenticare per disattenzione o assuefazione alcune espressioni di fondo della bellezza che ci circonda o in cui siamo inseriti. Una di queste è sicuramente il teatro.

Dalle strade multicolore di una politica di base alla politica con una matita in mano, come diceva Giovanni Falcone. Dai luoghi di una politica fatta di campagne in difesa dei beni comuni, di raccolta firme per leggi di iniziativa popolare, di incontri perché si fermino le bombe nucleari, oggi siamo chiamati a scegliere in un’urna elettorale.

Don Tonino parla di padre Turoldo, subito dopo la sua scomparsa, avvenuta il 6 febbraio 1992. Lo ricordiamo così anche noi, nel mese del suo anniversario
e subito dopo la Marcia per la Pace di fine anno, a Sotto il Monte.

 

In questo anno particolare, nel 25simo anniversario della morte del nostro caro don Tonino Bello, abbiamo voluto lasciar spazio alle sue stesse parole, nelle pagine di questa rubrica.

L’uomo sul potere o il potere sull'uomo? Si può edificare se stessi e il mondo pacifico e pacificato solo se liberi da egoismi e ingordigia, da denaro e potere.

 

L’uomo ha potere sulle cose, ma non ancora potere sul proprio potere”. È la lettura lucida e sempre più attuale di Romano Guardini. Siamo riusciti a superare tanti e tanti confini che sembravano invalicabili, nella scienza e nella tecnica.

Qualifica Autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un social network ecopacifista, nuovo e funzionale. Capiamo come funziona e come iscriversi.

 

Nell'articolo precedente (dicembre 2017, NdR) ho parlato di PeaceChat a grandi linee, senza scendere nel dettaglio.

Qualifica Autore: Docente di Sociologia all’Università di Genova

La cultura della militarizzazione nelle forze di polizia: cosa cambia in un’epoca di ossessione securitaria.

 

Il continuum delle guerre 

Il processo di militarizzazione delle forze di polizia in Europa risale agli anni Novanta.

Said apre nuovi orizzonti e nuove strade per superare del tutto la teologia della guerra, anche di quella giusta. Ovunque.

 

Sulla nonviolenza e sui suoi orizzonti, nello scorso mese di novembre, nell’ambito del corso sulle “Sfide Etiche” organizzato dal Cipax di Roma in collaborazione con Adista e Pax Christi, si è tenuto l’incontro-dibattito tra il pres, di Pax Christi mons. Giovanni Ricchiuti e il pres, del Cipax e teologo islamico Adnane Mokrani. “Nella Chiesa – ha subito detto mons. Ricchiuti – faceva fatica a entrare la parola ‘nonviolenza’. Papa Francesco l’ha sdoganata”.

Qualifica Autore: WILPF Italia

Urge un rinnovato ecopacifismo per risvegliare la sopita coscienza sociale e politica. Dalla Carovana delle Donne per il disarmo nucleare a un serio impegno per salvare l’ambiente.

 

Il 2017 ci lascia due eventi straordinari: il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), adottato il 7 luglio dall’Assemblea delle Nazioni Unite (da 122 Paesi) e il Nobel per la Pace a ICAN, la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari che unisce 468 organizzazioni ed è presente in 101 Paesi.

Tra politica e psicologia sociale: un libro di mobilitazioni, di studio e di rilettura terminologica.
Per chi vuol capire quanto costi la libertà.

 

Il veloce destriero, che rappresenta la libertà, si accompagna in questo libro alla colomba della pace e si addentra nei territori della democrazia per far esplodere un po’ di luce su due opposti binomi: violenza e pace, coercizione e libertà. I paesaggi oscuri che vengono esplorati parlano di torture, abusi e ingiustizie, cioè della faccia terribile delle relazioni e del potere, ma dietro questo scenario inquietante non si possono non sentire gli echi di un galoppo e di un battito d’ali, che raccolgono la tensione degli autori verso altri sfondi e altre scenografie.

Qualifica Autore: Docente di Economia, Storia e Istituzioni del Sud Est asiatico all’Università di Napoli Orientale

A un anno dalla morte di Bruno Amoroso, un suo “discepolo” lo racconta. Le sfide, i sogni, gli studi, l’impegno per cercare un’alternativa credibile e possibile al neoliberismo.
Tutto in una sola vita.

 

Ho conosciuto Bruno Amoroso in quello che credo sia stato uno dei periodi più difficili della sua vita. Era l’inizio degli anni Novanta. Con la caduta del Muro di Berlino, il neoliberismo imperante non aveva più confini.

Ricordiamo con affetto e stima Michele Gesualdi, allievo di don Lorenzo Milani, che ci ha lasciato il 18 gennaio 2018.

 

I luoghi talvolta hanno il potere di costituirci, di darci identità. Non di per sé, ma per quanto vi viviamo, quel che vi incontriamo, cosa vi abbiamo amato o sentito. Non ne possiamo citare uno solo, perlopiù, ma di certo per qualcuno c’è forse un posto determinato, quello che possiamo indicare come il principale, che ha segnato una fase fondamentale delle nostre esistenze. Un film italiano di qualche anno fa titolava “Il posto dell’anima”. Per qualcuno magari nessuno, ma forse è bene averne. Michele Gesualdi nel suo c’era finito per caso, come sovente accade. Ma diventò il suo posto dell’anima perché vi incontrò un maestro, un prete, un padre. A Barbiana Michele si trovò parte di una delle più entusiasmanti vicende culturali del secolo scorso. A più di 50 anni dalla morte di don Lorenzo Milani si rivolge su questa vicenda uno sguardo con l’autorevolezza della riflessione meditata, della storiografia matura. Alle scuole milaniane (non si può dimenticare quella di Calenzano, da comprendere nella attuale radicale necessità di una formazione permanente degli adulti) si è avuta una serie di intuizioni su di un numero impressionante di fattori che successivamente si sono dimostrati decisivi per l’evoluzione (e l’involuzione) della società contemporanea. 

La società civile italiana e il riconoscimento dello Stato palestinese.
Atti della Giornata Onu 2017 per i diritti del popolo palestinese.
A cura di Norberto Julini e Rosa Siciliano

L’occupazione israeliana di territori, risorse e diritti in Palestina avanza.
La narrazione storica mura e distorce la verità. Gli Stati Uniti mostrano appoggio incondizionato alle politiche israeliane.
Eppure la Palestina esiste. È necessario riposizionare la causa palestinese nel più ampio spettro delle lotte per la giustizia e la liberazione.
Dall’OLP in poi, che resistenza esiste e come ricompattare un movimento dal basso forte e autorevole, anche transnazionale?

Clicca qui per acquistare questo numero in formato PDF

 


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni