Chiave d'accesso
Qualifica Autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ONG e migranti: cadono i sospetti, la magistratura archivia l’inchiesta.

Alessandro Marescotti

 

Giugno 2018: è stata archiviata l’indagine nei confronti delle ONG che salvano i migranti. L’accusa era gravissima e ipotizzava un criminoso traffico di migranti a fini di lucro. Ma tutto ciò si è rivelato un sospetto infondato. “I volontari della Sea-Watch, l’Organizzazione Non Governativa tedesca accusata di associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, non hanno commesso nessun reato”, scrive Fabrizio Gatti su L’Espresso. Il sospetto è stato accompagnato da una campagna mediatica che raccoglieva i consensi di una parte dell’opinione pubblica xenofoba e razzista.

Ma cosa sono le ONG? 

Le ONG sono “Organizzazioni Non Governative”. Ad esempio, Medici Senza Frontiere (Premio Nobel per la Pace) è una ONG (ed è impegnata in questi salvataggi). Negli ultimi anni le ONG hanno salvato migliaia di migranti da naufragi, collaborando spesso con la Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso. Ma invece di essere ringraziate per questo lavoro prezioso, sono finite nel mirino di una campagna di astio nei confronti dei migranti e di chi li soccorre in mare. Ne è nata un’inchiesta che finalmente si è conclusa con un riconoscimento della verità: soccorrere è un obbligo a cui nessuno di può sottrarre. Il reato è l’omissione di soccorso, non il soccorso. Il Gip di Palermo ha accolto la richiesta della Procura antimafia mettendo bene in chiaro che l’assistenza a migranti in difficoltà è un obbligo previsto dalla legge. L’inchiesta era diventata parte integrante di una campagna di esplicito attacco alle ONG e alle loro navi di soccorso.

Il 21 aprile 2017 Luigi di Maio, capo politico del M5s, scriveva sulla sua pagina facebook: “Chi paga questi taxi del Mediterraneo? E perché lo fa? Presenteremo un’interrogazione in Parlamento, andremo fino in fondo a questa storia”.

All'agenzia tedesca Dpa Luigi Di Maio ha poi dichiarato di “non aver mai definito le ONG taxi del mare. Prestando attenzione alle indagini di alcuni PM italiani ho detto che alcune ONG mancano di trasparenza”. Come se non bastasse Matteo Salvini ha dichiarato: “La pacchia è finita”. Non contento ha definito l’odissea della nave Aquarius “una crociera”. E non ancora contento ha detto: “La stra-pacchia è finita”. Seguito a ruota dall'onorevole Crimi: “La pacchia è finita per chi specula sui migranti. Il governo italiano sta facendo una stretta sull'utilizzo delle ONG, sul modo in cui queste stanno intervenendo, incrementando le aspettative e alimentando il traffico di esseri umani”. 

Ma quale sia la stretta sulle ONG non è ben chiaro, dato che esse obbediscono alle norme internazionali sul salvataggio in mare che l’Italia stessa ha sottoscritto. L'UNHCR (agenzia ONU che si occupa di rifugiati) ha pubblicato sul suo sito web una serie di informazioni (domande e risposte) chiarissime, tra le quali: “Quali sono i mezzi autorizzati al soccorso dei migranti in mare?”. La risposta è la seguente: “Come spiega con chiarezza la Guardia costiera: ‘I servizi di ricerca e soccorso fanno affidamento su qualsiasi nave per qualsiasi ragione presente nell'area interessata (navi governative, incluse quelle militari, quelle mercantili, ivi compresi i pescherecci, il naviglio da diporto e le navi adibite a servizi speciali – quali sono, ad esempio, quelle battenti bandiera italiana utilizzate da alcune ONG per le loro finalità SAR). In altre parole, su ogni nave che possa utilmente intervenire per il salvataggio delle vite umane in mare’. Chiunque sia in grado di intervenire ha l’obbligo giuridico di farlo e in caso contrario si configurerebbe come omissione di soccorso (secondo gli articoli 1113 e 1158 del codice della navigazione), con le eventuali aggravanti dovute a conseguenze drammatiche, in primo luogo naufragio e omicidio colposi”.

Ma la cosa che fa riflettere è che sono i Paesi poveri a fornire ospitalità all'85% dei rifugiati, lo dice l’ONU smentendo la campagna demagogica e razzista in corso. È scritto nell'ultimo rapporto UNHCR. Ma chi è convinto del contrario continuerà a credere a informazioni fasulle.


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni