La Prima guerra mondiale è stata “un’inutile strage” come la definì papa Benedetto XV.
Ma nella popolazione civile e negli eserciti nacquero tante le forme di dissenso alla guerra e di disobbedienza.
Primordi di obiezione di coscienza.

Clicca qui per acquistare questo numero in formato PDF

Qualifica Autore: Giornalista, autrice di libri e di un reportage sugli stupri etnici

Chiara Valentini

 

C’è qualcosa di nuovo e di particolarmente importante nei due premi Nobel per la pace assegnati quest’anno, qualcosa che non consente di archiviarli distrattamente. Anche se siamo sempre più assediati da valanghe di polemiche e di notizie spesso inutili, non abbiamo il diritto di dimenticare i volti e le storie dei due vincitori. Lei, Nadia Murad, 25 anni, nata e cresciuta in un villaggio nell’ovest dell’Iraq, rapita giovanissima da militanti dell’Isis, come tante coetanee era stata ridotta in schiavitù, sottoposta a stupri continui, venduta e ricomprata al mercato degli schiavi di Mosul.

Qualifica Autore: Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

Sulle orme di Francesco di Assisi, ogni 27 ottobre si ricorda l’incontro ecumenico per la pace e si cammina insieme sulle strade del dialogo.
L’unica geopolitica possibile.

Mons. Domenico Sorrentino

 

Interrompiamo, per questo numero, il nostro percorso di riflessione a partire dall’Evangelii Gaudium, per dar spazio a un evento e a una ricorrenza che ci sta molto a cuore: l’incontro interreligioso di Assisi del 1986, indetto da Giovanni Paolo II e che, ogni anno, è divenuto icona di dialogo e appuntamento importante. Per camminare, tutti insieme, sui passi di Francesco di Assisi. In queste pagine pubblichiamo una riflessione di mons. Sorrentino, scritta in occasione di un convegno svoltosi a Bologna lo scorso mese di ottobre, “Ponti di Pace”, la 32° tappa dello spirito di Assisi. 

Qualifica Autore: Coordinatore nazionale Pax Christi Italia

Erano in tanti alla Perugia-Assisi, per costruire un mondo di diritti per tutti.
In questo settantesimo compleanno della Carta dei diritti umani, prendiamoci cura gli uni degli altri.

Renato Sacco

 

Oltre 100.000 i partecipanti alla Perugia-Assisi dello scorso 7 ottobre. Soprattutto giovani. Molte le riflessioni, gli impegni, e le testimonianze. Significativa la presenza del giovane Zion Kelly, studente USA tra gli organizzatori della marcia contro le armi, March for our lives, e di Susi Snyder, che lavora per Pax Christi Olanda, rappresentante di ICAN, Nobel per Pace 2017. Pubblichiamo, qui di seguito, uno dei messaggi conclusivi della Marcia Perugia-Assisi.

Qualifica Autore: Responsabile Ufficio Politiche Migratorie e Protezione Internazionale Caritas Italiana

Parlano di sicurezza e invece dividono ed escludono.
Il piano “tolleranza zero” parte dal decreto sulla sicurezza.
E gli immigrati non sono più destinatari di diritti.

Oliviero Forti

 

Il decreto sicurezza, recentemente varato dal governo, si presenta come l’ennesima ricetta per guarire da quello che molti chiamano “il male dell’immigrazione”. Non è certo il primo esecutivo che, appena insediato, si affretta a intervenire su un tema considerato dai più, politicamente sensibile. Anche il ministro dell’Interno precedente, Marco Minniti, a poche settimane dalla sua nomina al Viminale, si era adoperato per modificare il sistema italiano su immigrazione e asilo in chiave maggiormente securitaria. Erano, infatti, i primi mesi del 2017 quando il ministro dell’Interno comunicò che sarebbero stati aperti nuovi centri di detenzione per migranti irregolari in ogni regione d’Italia.

Qualifica Autore: Punto Pace Pax Christi Catania

In Italia, ospite di Pax Christi, lo studente statunitense Zion Kelly ha portato la sua voce contro le armi anche a nome di un movimento che in America è sempre più esteso e giovane. Il racconto di Catania.

Anna Mastropasqua

 

Una straordinaria partecipazione delle scuole ha caratterizzato la Giornata della nonviolenza del 2 ottobre 2018 a Catania, al centro della quale la testimonianza dello studente statunitense Zion Kelly, rappresentante di March for our lives, movimento impegnato nel contrastare la violenza e l’uso delle armi negli Stati Uniti. Un incontro, una festa, un invito alla riflessione: questo è stato la giornata della nonviolenza, celebrata ieri a Catania e coordinata dalla vicepresidente, Giuliana Mastropasqua che, richiamando le parole di Gandhi, ha sottolineato che la nonviolenza non è un’utopia irraggiungibile, ma è possibile, realizzabile, frutto di una fede profonda e obiettivo verso cui tendere.

Qualifica Autore: Presidente Centro studi ecumenico-sociali per la pace di Pax Christi Italia

Il Pakistan ospita il maggior numero di rifugiati nel mondo, quasi tutti provenienti dall'Afghanistan: storia, dati, cause e conseguenze.

Tehseen Nisar

 

Quest’articolo cerca di analizzare le ragioni del dislocamento dei rifugiati afghani dal punto di vista degli sviluppi politici che hanno fatto seguito in Afghanistan all'occupazione sovietica e all'inizio della guerra fredda, dipanandosi con le sue molteplici ramificazioni nel post-guerra fredda e infine nel periodo dell’11 settembre.

Siamo tutti popolo migrante. Da sempre, siamo segnati da lunghe storie di scambi e di contaminazioni. Note a margine della Giornata nazionale delle vittime delle migrazioni.

Elisabetta Tusset

 

Su iniziativa della campagna di Pax Christi Italia “Sulle soglie, senza frontiere” si è svolta a Padova la tre giorni volta a celebrare la Giornata nazionale delle vittime delle migrazioni. Il 3 ottobre è, infatti, la data che una legge del parlamento italiano dell’aprile del 2015 ha istituito a memoria dei lutti che ripetutamente fanno del nostro mare una bara per migliaia di esseri umani. A seguito del naufragio di 366 persone, avvenuto il 3 ottobre 2013, a mezzo miglio dalle coste lampedusane, sembrava si volesse dire basta a tanto scempio e a tanto dolore. Ma pare che molti dei propositi di allora si siano inabissati insieme a tutti i morti innocenti che si sono susseguiti. 

Qualifica Autore: Presidente Centro studi ecumenico-sociali per la pace di Pax Christi Italia

Il sovranismo mondialista contro l’Europa.

Sergio Paronetto

 

Il tema dell’immigrazione sarà al centro delle elezioni europee del maggio 2019. La campagna elettorale sovranista si baserà sullo schema propagandistico della lotta del popolo sovrano “contro il mondialismo”. In realtà la lotta sarà tra poteri diversi in contrasto tra loro, tra piccole e grandi potenze, e, schematicamente, tra europeismo federale (in faticosa gestazione) e sovranismo internazionale (in esuberante esplosione).

Giardini, orti, ecologia: oltre ogni regola e cultura, la bellezza è verde.

Gianni Gasparini

 

Ogni giardino, luogo di bellezza costruito dall’uomo facendo ricorso agli elementi naturali, reca in qualche modo o inconsapevolmente l’impronta dell’Eden, il paradiso terrestre in cui secondo il racconto allegorico della Genesi vivevano i nostri progenitori prima della caduta e della cacciata.  Paradiso, termine derivato dal persiano attraverso il greco, significa appunto giardino.

Qualifica Autore: Redattrice agenzia Nev

Un manifesto per l’accoglienza: uno strumento per le chiese di ogni denominazione per dire no alla xenofobia.

Elena Ribet

 

Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha approvato ad agosto un “Manifesto per l’accoglienza” per dire no alla xenofobia. “Ogni forma di razzismo è per noi un’eresia teologica” si legge nel documento, che si apre con alcune citazioni bibliche sull'accoglienza e sui diritti dello straniero. “Fui straniero e mi accoglieste” ricorda l’evangelista Matteo nel capitolo 25, ma anche “Maledetto chi calpesta il diritto dello straniero”, dice il Deuteronomio. “Non c’è qui né Giudeo né Greco… perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” si legge in Galati 3. L'Evangelo di Cristo, quindi, abbatte le differenze etniche e “ci chiama a essere una chiesa aperta”.

La pace passa dal quaderno pentagrammato.
In dialogo con Agnese Ginocchio, cantautrice di musica per la pace.

Intervista di Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Alessandro Marescotti

 

Agnese, hai preso le distanze da mercati e case discografiche e componi in modo indipendente. Perché questa scelta etica e artistica?

Posso definire la mia musica impegnata dal 15 febbraio 2003 in poi, cioè da quando si è svolta, in Italia e nel mondo, la più imponente manifestazione pacifista contro la guerra in Iraq. Attraverso la musica cerco di affrontare tematiche sociali “scomode” che rompono la routine, interrogano le coscienze, domandando a ciascuno: “Qual è la tua parte?”. Sono stata sempre una libera pensatrice e credo che gli ambienti di produzione musicale spesso mirino solo a produrre e poi, quando non sei più in grado di farlo, ti chiudono le porte senza pensarci due volte. Una sorta di “usa e getta”, dove sei un oggetto e non più una persona. In questo momento in cui domina il dio denaro, preferisco prendere le distanze dal mondo discografico. Non è per me. 

Qualifica Autore: Missionario comboniano

La situazione sociopolitica della Repubblica Democratica del Congo, a partire dalla sofferenza della gente.

P. Joseph Mumbere

 

La Repubblica Democratica del Congo può essere chiamata oggi una prigione a cielo aperto a tre livelli: economico, politico ed educativo. La Repubblica Democratica del Congo (RdC) è il paese dei paradossi. Possiede il secondo bacino forestale del mondo, ricco di legname pregiato e d'acqua dolce in grande quantità.

Qualifica Autore: Clarissa Bisceglie

“Padre, mi abbandono a te”: Carlo Carretto commenta la preghiera di Charles de Foucauld e ci accompagna in un percorso di meditazione e di riflessione.

 Sr. Alessandra Amata

 

Il libro “Padre mio mi abbandono a Te” di Carlo Carretto (Città Nuova, 2018) è un commento alla preghiera di Charles de Foucauld, il più grande ‘piccolo’ padre del deserto della nostra contemporaneità. Questo suo figlio spirituale snocciola la preghiera dell’abbandono nei solchi della sua vita di piccolo fratello del Vangelo.Il testo è scritto in modo colloquiale come a un amico che dice all’altro ciò che pensa, senza una ricercatezza nella prosa, bensì con la mera intenzione di trasmettere, il più direttamente possibile, un’eredità e un’esperienza, come precisa nella prefazione Pablo d’Ors. 

Myriam e Aronne, tra rivendicazioni e tenerezza. La voce di liberazione femminile nasce da lontano.

Don Tonino Bello

 

Cara Myriam, 

lo so è una sequenza oscura della tua vita, che forse non ti piace rievocare. Non fosse altro, perché sei veramente  censurata dal Signore. Tutto partì da una discussione di famiglia.

Qualifica Autore: Sacerdote salvadoregno, coordinatore della Concertación Romero

Oscar Arnulfo Romero, profeta e martire per la sua opzione per i poveri e per la giustizia.

Fredis Sandoval

 

Condivido le mie riflessioni e osservazioni su san Oscar Arnulfo Romero – pastore, profeta e martire –considerando la sua persona, il suo esempio e il significato storico. 

Sacerdote e vescovo

Prima dell’ottobre del 1974 non lo conoscevo se non di nome. Fu nominato vescovo di Santiago de María (El Salvador) nell’ottobre 1974 e arrivò nella diocesi nel dicembre dello stesso anno. Da quel momento ho iniziato a sentir parlare di lui come padre Romero, come lo chiamavano tutti.

Qualifica Autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Si chiama ScribaEpub Maker ed è un piattaforma online gratuita per creare libri elettronici.

Alessandro Marescotti

 

Quello che è interessante notare è che questa piattaforma è made in Italy ed è nata al Senato, dai tecnici che vi lavorano. Con ScribaEpub il Senato della Repubblica organizza la propria documentazione, i propri libri, i propri dossier. La piattaforma è dunque solida e collaudata. Il software per realizzare questi libri elettronici (detti e-book), è gratuito ed è open sourceOpen source significa che è senza segreti in quanto gli autori hanno offerto a tutti la possibilità di “vedere” le istruzioni del programma, favorendone la conoscenza a chi volesse apportarvi modifiche migliorative. “Con il progetto Scriba, per la prima volta il Senato cerca di dare un proprio contributo alla comunità open source”, sottolineano sul sito del Senato.

A cura di Diego Cipriani

La Prima guerra mondiale è stata "un'inutile strage", che fece 10 milioni di soldati morti e 21 milioni di feriti, oltre ai milioni di vittime civili.
"L'europa è diventata un gigantesco macello", si leggeva nei manifesti delle Conferenze internazionali di Zimmerwald e di Kiental.
Ma quali forme di dissenso e di disobbedienza erano maturate nella popolazione civile e negli eserciti?
L'obiezione di coscienza, la renitenza, la diserzione per motivi etici, durante la grande guerra. 

Clicca qui per acquistare questo numero in formato PDF


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni