Iniziative
Qualifica Autore: Ufficio stampa di Casa delle Agriculture Tullia e Gino

La Notte Verde salentina e la scrittura rurale: un laboratorio per educare all'amore per la terra e per la propria storia.

 

Li cunti di fronte agli scalini di una corte possono diventare pagine di un diario. Una piazza, un oleandro, le foglie del basilico possono essere l’inizio di una nuova novella. Si chiama “Parla come mangi” il laboratorio di scrittura rurale all’aperto e aperto a tutti, svolto alla fine di agosto a Castiglione d’Otranto. Curato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ruggio, è alla sua settima edizione e si colloca nella Notte Verde. 

Scrivere è resistere, al pari di ogni seme, parola e storia salvata, travasata e tramandata dalla comunità rurale. Scegliere e riconoscere ciò che ci nutre è un’azione che include i gesti antichi dei nostri contadini e le parole smarrite dei nostri padri. Il laboratorio di scrittura “Parla come mangi”, attraverso le tecniche della narrazione orale e il training del narratore, è concepito come un’indagine poetica sul campo al fine di generare favole in forma di monologhi orali per la reinterpretazione della memoria collettiva. Le storie che siamo incontrano il metodo narrativo più antico e popolare e recuperano il ruolo sociale del cantore pellegrino. Ogni Altrove teorico, sia esso luogo geografico o dell’anima, diventa materiale di laboratorio e struttura di una drammaturgia trascritta dagli stessi partecipanti in un vero e proprio Diario comunitario che, al termine della ricerca, viene donato alla comunità di Castiglione e al pubblico della Notte Verde 2018. A ispirare e guidare le attività laboratoriali è stato il gioco di raccontare, riattivare la civiltà de “li cunti” e dello scalino, il cerchio magico delle sedie portate sull’uscio delle case del Sud all’imbrunire.

Raccontare una storia, inventarne un’altra è un gesto arcaico che da sempre segna lo spartiacque di ogni civiltà. Siamo le storie che esprimiamo e raccontiamo. Le storie di vita raccontate dai partecipanti al laboratorio diventano fiabe del reale, straordinarie cronache in forma di novella, costellazioni di vissuti preziosi per chi ascolta e per chi narra riscoprendo il senso profondo di essere comunità.

Il laboratorio “Parla come mangi” ha compreso la teatralizzazione delle storie inventate dai partecipanti. Così la scrittura è stata resa azione e camminamento.

Le fasi laboratoriali sono state guidate da Luisa Ruggio, scrittrice giornalista editor-blogger, insegnante di scrittura e lettura creativa nella sezione maschile del Carcere di Lecce dove ha fondato il Collettivo “Rosa dei Venti” in favore dei lettori detenuti e ha avviato nel 2017 il laboratorio stabile Mondo Scritto

Il 31 di agosto il piccolo borgo di Castiglione è stato circondato da una rete di contadine, attivisti, coltivatori di cambiamento, da chi è sempre in campo a rinvigorire i terreni maltrattati, a ricucire vincoli di comunità. La Notte Verde era a cura di Casa delle AgricUlture Tullia e Gino e della cooperativa Casa delle AgricUlture, con il patrocinio del Comune di Andrano, è giunta alla sua settima edizione. Il cuore della Notte Verde pulsa nelle radici dei terreni che riprendono pian piano vita, che tornano a essere ripopolati da giovani contadine e contadini. L’attenzione alla terra, agli angoli dei paesi dimenticati, alle persone e agli animali è il motore che muove tutto. Il capodanno per la fine dell’estate è stato questo e tanto altro. Celebrare la sostenibilità, le buone pratiche, battersi per il diritto al cibo sano. E poi è sedersi su uno scalino con un buon piatto di fagioli, è scambiarsi una storia, due cunti