Pax Christi
Qualifica Autore: docente

Sintesi di un incontro svoltosi in Sicilia che richiama, ricorda e rilancia la nonviolenza di don Tonino Bello.

 

Un incontro rivolto a vari Paesi della fascia etnea si è tenuto a Ragalna, lo scorso 14 maggio, per risvegliare l’attenzione dei cristiani sul tema della pace, attraverso l’esempio e la testimonianza di don Tonino Bello, nel venticinquesimo anniversario della morte. Un’occasione per riflettere, voluta fortemente dal parroco, don Vincenzo Nicolosi, che, da pochi mesi a guida della parrocchia di Santa Barbara, ha mostrato grande attenzione al tema della pace, e interesse per tutte le iniziative che possano educare il popolo cristiano a un maggior impegno sociale.

Hanno animato l’incontro relatori, don Maurizio Mazzetto, collaboratore pastorale della diocesi di Vicenza, e  Giuliana Mastropasqua, vicepresidente del movimento Pax Christi;  moderatore è stato mons. Salvatore Consoli, preside emerito dello Studio Teologico S. Paolo di Catania. Mons. Consoli richiamando le prime parole del Risorto: “Pace a voi”, quale appello e compito rivolto ai cristiani, ha presentato la figura di don Tonino come “padre della Chiesa”, come cristiano che ha accolto la beatitudine “Beati i costruttori di pace”. Riprendendo le parole di papa Francesco: “La guerra è voluta dai fabbricanti di armi”, ha denunciato la carneficina in Siria, e ha raccolto l’invito a vivere il Vangelo “senza sconti”.

Don Maurizio Mazzetto, collaboratore della diocesi di Vicenza, ha presentato l’impegno per la pace come cammino creativo che si costruisce ogni giorno attraverso metodi, strumenti, atti che si contrappongono a quelli distruttivi. Quindi, ha richiamato l’importanza della politica come strumento di pace, nell'aspetto più nobile del termine, come servizio alla comunità, un impegno che don Tonino ha manifestato nell'esperienza di Pax Christi. La profezia è altra via di pace: tutti i cristiani hanno il compito di credere nel sogno della pace, da “contemplattivi”, “con i piedi ben piantati per terra e gli occhi al cielo”, come diceva don Tonino. Infine la pace si realizza attraverso la bellezza, ancora una volta seguendo l’esempio di don Tonino: “Siate felici e cercate di rendere felici gli altri”, poiché la bellezza del volto è un riflesso della bellezza del cuore. 

L’intervento di Giuliana Mastropasqua ha fatto conoscere ai gruppi ecclesiali presenti le finalità di Pax Christi e le molteplici iniziative di cui è artefice, evidenziando la necessità che i cristiani recuperino, secondo il monito di don Tonino, il “brivido della passione”, un atteggiamento gioioso ed entusiasta nel vivere il Vangelo. Giuliana ha ricordato l’attenzione di Pax Christi per i giovani e l’educazione alla pace e alla nonviolenza, di cui è emblema la Casa per la Pace a Firenze, sede del movimento. La relatrice sottolinea l’esigenza di declinare pace con giustizia, economia e salvaguardia del creato. Non si possono dimenticare, ad esempio, gli enormi profitti che derivano dal commercio delle armi, per la cui produzione l’Italia ha aumentato il proprio capitolo di spesa... Perché allora non riconvertire le fabbriche che producono armi?

Ha espresso rammarico per la recente proclamazione di Papa Giovanni XXIII a patrono dell’esercito... lui autore della “Pacem in terris”. Una provocazione che ha avuto notevole risonanza nei vari interventi e alla quale ha fatto seguito la denuncia di un altro “scandalo”, cioè quello dei cappellani militari! Ancora una volta risuonano le parole di Isaia: “Un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo” e “non si eserciteranno più nell'arte della guerra”. Don Tonino, uomo del sud e intriso di pace, come altri quali Danilo Dolci o Giorgio La Pira, più volte citati negli interventi, ci ricorda che la nonviolenza, prima ancora che una scelta, è l’identità dei cristiani – Gesù è vissuto di pace e di nonviolenza – ed è compito dei cristiani - Beati i costruttori di pace – che devono saper “osare”  la pace perché è un dono fatto dal Risorto ha ai suoi discepoli affinché lo diffondano.


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni