A cura di Anna Scalori e Rosa Siciliano


Cosa è il corpo e in che modo è condizionato dal tempo e dalla cultura di un luogo?
È sempre riconciliato?
In queste pagine offriamo alcuni sguardi possibili su quanto più ci rappresenta all'esterno: il corpo e le sue espressioni, i simboli e i linguaggi che ci pongono in relazione.
Ma anche i limiti.
Perché è tempo di “recuperare il corpo non come sommatore di organi come vuole la scienza ma… come ce lo descrive il mondo della vita”
(U. Galimberti)

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Il corpo è ciò che ci fornisce i confini, ci definisce, ci costringe. Il perché di un dossier su un tema affascinante quanto complesso come il corpo.

 

Abitualmente non ci rendiamo conto di quanto il corpo rappresenti non solo noi stessi, ma il contesto sociale e simbolico che abitiamo: il corpo sociale, i corpi intermedi, i corpi militari… 

Viaggio nella filosofia attraverso corpi viventi e in relazione tra loro. Nel tempo di corpi che “valgono” e corpi che non valgono nulla, ripartiamo dall'etica del volto.

 

Può sembrare strano. Eppure la riflessione sul corpo è una delle più complesse della storia della filosofia e si presenta sempre come una questione aperta. 

Qualifica Autore: ricercatore associazione Antigone

Corpi detenuti. La pena carceraria è un allontanamento del corpo del condannato dal corpo sociale. Cosa accade e come si vive, in queste condizioni, la propria corporeità?

 

 

Ogni privazione della libertà è prima di tutto una questione di corpi. Dal momento dell’arresto a quello in cui si entra in un carcere viene prima di tutto meno la libertà di andare a venire come meglio si crede: da corpi liberi si diventa corpi costretti e reclusi. 

Qualifica Autore: Psicoanalista

L’agire meccanico e ripetitivo, l’impossibilità di prendersi cura di sé, lo sfruttamento riducono gli esseri umani ai loro corpi biologici. E nulla più.

 

“Psiche” e “corpo” sono indissociabili nell’uomo. La psiche è, nella prospettiva psicoanalitica che seguo, la rappresentazione di sé e del mondo con il pensiero, le emozioni, i sentimenti e gli affetti, ed è, nel suo nucleo, centrale e costitutivo, inconscia.

Qualifica Autore: sorella povera di Santa Chiara

Da san Francesco ci giunge l’invito a uno sguardo nuovo sul creato e su ciò che lo abita. Corpi in un corpo più grande che non possiamo assoggettare alla nostra sete di dominio.

 

 

Questa finalmente è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa(Gen 2,23). Le prime parole che la Sacra Scrittura pone sulla bocca di un uomo sono rivolte alla donna, un corpo che gli dice di sé e gli fa prendere coscienza del suo, che rompe gli argini della sua solitudine. 

Qualifica Autore: Teologa, biblista

Una lettura del rapporto tra noi e il corpo nella Parola.
Adamo è collocato nell’Eden per prendersene cura e l’essere umano è parte della creazione. Ma che posto occupa la libertà interiore?

 

 

Dio plasmò l’adamo con polvere della terra (adamah) e soffiò nelle sue narici un soffio  di vita e ci fu l’uomo (l’adamo), un umano vivente (Gn 2,7). Poi Dio piantò un giardino nell’Eden, cioè nel suo paradiso, luogo di delizie.


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