Mosaico di pace, trent'anni al servizio di nonviolenza, dialogo e diritti

 

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Trent'anni. Un bel traguardo che deve spingerci a rafforzare questa rivista per rispondere alle nuove ed epocali sfide perché la pace trionfi. A volere fortemente Mosaico di pace è stato lo straordinario don Tonino Bello.

Qualifica Autore: Presidente Pax Christi Italia, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti

Trent'anni fa iniziava l'avventura di Mosaico di pace. Qual è il suo significato oggi?

 

…vien subito da dire: "Buon compleanno, Mosaico di Pace"! Auguri che sanno innanzitutto di gratitudine per quelle pagine, sempre vivaci nei colori e nelle parole scritte da mani mosse da intuizioni, ispirazioni, pensieri e, soprattutto, visioni di un'umanità, di un mondo, di una Chiesa e di fedi differenti per una sinfonìa di pace. 

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Voci di docenti che hanno sperimentato nuove metodologie interattive. Dai banchi di scuola alla didattica a distanza.

 

Insegno in una scuola secondaria di secondo grado. Uno dei miei compiti è quello dell'animatore digitale. Con un gruppo di docenti, giovani e particolarmente motivati, ho sviluppato il piano per la didattica digitale.

Qualifica Autore: Comboniana, già direttrice di Combonifem

Lettera alla figlia di George Floyd. Il mondo non è innocente. Perché un africano ucciso da chi l'umanità la vede monocolore è colpa collettiva. Riscattabile con la nonviolenza.

 

Carissima Gianna, non so se te lo hanno suggerito altri, oppure sentendo il mondo intero pronunciare il nome di tuo papà te lo sei immaginata così e hai detto questa bellissima frase: papà ha cambiato il mondo

Sepulveda, l'eroe che ci ha insegnato a volare. Dagli orrori del regime alla capacità di resistere scrivendo. Sognando di volare.

 

Luis Sepulveda sembrava invincibile. Aveva la stazza del guerriero oramai stanco ma sempre pronto a combattere per le idee di giustizia e per i diritti dei più deboli.

Bolivia, scenario da apocalisse: violazione dei diritti umani e Covid-19 come pretesto perfetto per la repressione.

 

Tayta Carmelo è professore di lingua e cultura quechua presso l'Università di Buenos Aires in Argentina. Originario della Bolivia, Tayta si è sempre battuto per difendere la "sua" gente, il popolo indigeno, represso dai tempi della colonizzazione spagnola. La sua testimonianza è importante perché rappresenta una realtà crudele che si sta vivendo in questo momento in Bolivia.

Qualifica Autore: Casa delle AgriCulture

Nuove utopie che coniugano antiche pratiche di macinazione del grano e spazi di relazione: il primo Mulino di Comunità della Puglia ha già un anno.

 

Una visione collettiva e ostinata, decine di cuori pulsanti: il primo Mulino di Comunità della Puglia compie un anno e si colloca perfettamente in un orizzonte tutto in divenire. Qui la parola chiave è restanza: restare e resistere in terre marchiate dal motto del "qui non c'è niente e non ci sarà mai niente".

Qualifica Autore: Vicedirettore e responsabile Area Internazionale di Caritas Italiana

Una metà del mondo è sopraffatto da crisi violente, conflitti armati, malattie e ora anche da una epidemia senza precedenti. Quale protezione per i civili nei conflitti armati e nelle altre crisi interne?

 

Il quadro geopolitico internazionale continua ad essere caratterizzato da forti tensioni tra superpotenze e tra potenze regionali che ormai tendono ad espandere il proprio raggio d'azione su vasta scala.

La braccia aperte di Lampedusa. Resoconto di un viaggio nell'isola che parla di accoglienza, di torture e di nuovi corridoi umanitari.

 

Sono stato per vacanze e in missione nell'Isola di Lampedusa: circa 6.500 abitanti, oltre ai numerosi turisti. Accompagnato da persone della comunità ho visitato il paese, la porta d'Europa danneggiata, i barconi bruciati; ho visto più volte una lunga fila di migranti in partenza con una nave che li portava per la quarantena.

Con false pubblicità mediatiche e strategie diversificate, i poveri pagano anche le bollette dell'acqua dei più ricchi.

 

"Chi può metta, chi non può prenda": è questo il messaggio che era scritto su un foglietto appiccicato, in epoca di Covid-19, al panaro calato giù da un balcone in un vicolo di Napoli, dove chiunque può lasciare qualcosa per chi al momento non può permettersela.

La resistenza per la sopravvivenza dei popoli e dell'ambiente in Amazzonia è unica. Vitale. Perché ecocidio e etnocidio sono due lati di una stessa medaglia.

 

All'indomani del Sinodo sull'Amazzonia e dell'esortazione post-sinodale di papa Francesco "Querida Amazzonia" è bene riprendere questo libro di Giuseppe Deiana (Grido della terra e lotta di liberazione. La resistenza contro l'etnocidio e l'ecocidio nell'Amazzonia planetaria, Unicopli, Milano 2017).

Sono ancora tante le missioni militari all'estero e in zone di guerra. Con costi che non calano e risultatati discutibili. Cosa è cambiato con il Covid?

 

Oltre 1.100 milioni di euro per le missioni militari all'estero 2020 e appena 121 milioni (+6 milioni rispetto al 2019) per la cooperazione allo sviluppo, con un rapporto spesa militare/cooperazione pari a 10 a 1! Sono i costi su cui il governo ha chiesto l' autorizzazione al parlamento. 

Dom Pedro Casaldaliga, il vescovo dei poveri. Una vita accanto agli indifesi.

 

Era il 24 marzo 2000 e marciavamo lungo le vie della capitale di El Salvador insieme a una folla di persone venute da tutto il mondo a ricordare i venti anni del martirio di colui che proprio Casaldaliga aveva battezzato, profetizzato e cantato come "San Romero de America". 

Maria è "donna dei nostri giorni". Quali spazi e ruoli per le donne oggi, fuori e dentro la Chiesa?

 

Ricorre oggi il trentesimo anniversario di Mosaico di Pace. Trent'anni da quel primo editoriale pieno di entusiasmo e straordinari propositi che tu, don Tonino, scrivesti. Pace, giustizia e salvaguardia dell'ambiente: temi scomodi che volevi fossero affrontati dal di dentro, passando per la carne viva dell'esperienza umana e il pluralismo di molteplici prospettive.

A cura di Marcella Orsini e Rosa Siciliano

Le violenze su donne e bambini e gli stupri etnici non sono un drammatico effetto collaterale dei conflitti armati bensì una vera e propria arma di guerra.
Una pratica sin troppo diffusa, sistemica, atroce. oggi riconosciuta come crimine di guerra e perseguibile. Dalla memoria alla denuncia.
Perché nasca sempre più una forma di resistenza organizzata. In nome di tutte le donne di Srabrenica, del Rwanda, della Libia, di Palestina, della Colombia.
e di tante altre.

 

Questo Dossier è realizzato con il contributo dell'Otto per mille della Tavola Valdese

 

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