Trent'anni fa iniziava l'avventura di Mosaico di pace. Qual è il suo significato oggi?
…vien subito da dire: "Buon compleanno, Mosaico di Pace"! Auguri che sanno innanzitutto di gratitudine per quelle pagine, sempre vivaci nei colori e nelle parole scritte da mani mosse da intuizioni, ispirazioni, pensieri e, soprattutto, visioni di un'umanità, di un mondo, di una Chiesa e di fedi differenti per una sinfonìa di pace.
Gratitudine all'indimenticato "profeta" di pace e di nonviolenza, don Tonino Bello, che nel lontano 1990 diede vita a questo periodico, ai direttori e alle redazioni di ieri e di oggi, alle scrittrici e agli scrittori di articoli e di studi, alle lettrici e ai lettori che con la loro fedeltà continuano a offrire un concreto sostegno a questa amata rivista.
Mosaico di Pace ha rappresentato, e continua a rappresentare, quel compagno di viaggio che in questi tre decenni ha dato gambe ai "sogni e alle visioni" di quel movimento, Pax Christi, che oggi non possiamo non pensare ancora in cammino con la rivista. Da una parte le tante iniziative che i Punti Pace continuano a proporre alla comunità civile ed ecclesiale italiana, alle comunità parrocchiali, alle scuole, cercando il dialogo con tutte le istituzioni per seminare nelle coscienze pensieri di concordia, di riconciliazione, di solidarietà e di accoglienza. Dall'altra, il contributo pensato, elaborato, costruito insieme in una coralità e sintonia di voci e culture e fedi diverse per nutrire menti e cuori, tessere appunto di un bel …mosaico di persone, di volti e di storie che amano raccontare la possibilità di braccia che lasciando cadere le armi si abbandonino finalmente ad abbracci di fraternità.
Ripensavo, dunque, alla straordinaria intuizione, trent'anni fa, dell'allora presidente nazionale di Pax Christi, il vescovo don Tonino Bello (1985-1993), di creare un laboratorio, un cantiere, una progettualità di pensieri e di idee capaci di dare solidità e robustezza a quanti, soprattutto giovani e giovani adulti, innamorati della pace, necessitavano anche di analisi puntuali sulle dinamiche razionali ed evangeliche atte a sollevare discussioni, dialogo e confronti.
Correva l'anno 1990, il 2 agosto, quando scoppiava la prima guerra del Golfo Persico, cui sarebbe seguita, sette giorni dopo, l'entrata in guerra degli Stati Uniti, appoggiati anche dall'Italia e da altri paesi. Il 1° numero di Mosaico di Pace vede la luce, pochi giorni dopo, nel mese di settembre 1990. Scorrendo idealmente questi trent'anni, attraverso le pagine, gli articoli, le lettere e i dossier, tutti gli eventi hanno trovato eco puntuale e fedele. Nell'intento di muovere le coscienze attraverso un'informazione non allineata, coraggiosa, dentro un panorama di giornali e di riviste che non sempre sono state "critiche" verso logiche di guerra, di violenza, di discriminazioni e di emarginazione.
Una rivista che tanta attenzione ha rivolto al tema della condizione della donna nel mondo e, con la presenza nella Chiesa di papa Francesco, in particolare, alla riflessione sul tema dell'ambiente. Oggi, più che mai, si avverte la necessità di mezzi di informazione che su queste varie e drammatiche questioni abbiano il coraggio della verità, senza cedimenti ai "dominatori" dell'informazione e a quanti propugnano, sempre e comunque, la "ragion di stato" che fin isce per giustificare ogni cosa.
Mosaico di Pace, certo, potremmo definirla come rivista "di nicchia", conosciuta e letta non da milioni di lettori ma voce autorevole e appassionata che desidera far opinione. Sarebbe auspicabile un maggior impegno, soprattutto degli aderenti a Pax Christi, a far conoscere e promuovere questo luogo bello di studio, di approfondimento e di lettura degli eventi. Perché quando si parla della pace, del disarmo, della nonviolenza, della formazione ed educazione all'accoglienza dell'altro, della dignità della persona, della giustizia sociale, dei poveri …non può che scaturire bellezza! Tutto questo ha significato fino ad oggi, e mi auguro per molti anni ancora, l'importante compleanno di Mosaico di Pace perché la voce di Pax Christi, unitamente e in collaborazione con le riviste degli altri movimenti e associazioni (il popolo della pace!), ecclesiali e non, diano conoscenza solidità culturali a quanti camminano con coraggio, audacia e determinazione lungo "i sentieri di Isaia". E contribuisca, questo è davvero un auspicio, un augurio e una speranza perché la Chiesa italiana (Pax Christi, è bello poterlo ricordare, sempre, è movimento cattolico per la pace!) su questi orizzonti della educazione e formazione alla pace operi delle scelte più coraggiose a livello della predicazione, della catechesi, della liturgia e della testimonianza nel mondo. Continuare a denunciare che la guerra è "irrazionale" ed è follìa, che le armi, come scriveva don Tonino, "non si producono, non si vendono, non si comprano!", che la nonviolenza deve essere assunta come progetto di una vera politica, che bisogna alla fine smettere di raccontare la guerra per iniziare a raccontare l'avveramento della profezia: "Verranno giorni in cui …un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo" (Is 2,4).
Desidero, infine, rendere ancor più bello questo mio augurio per i 30 anni di Mosaico di Pace esprimendo la mia personale gratitudine, unitamente a Pax Christi tutta, al carissimo, indòmito e "giovanissimo" p. Alex Zanotelli, Direttore Responsabile, alla infaticabile, attuale redazione, Rosa (direttore), Tonio, Nicoletta, Renato, Anna, ai validissimo collaboratori e a Marianna, puntuale e attiva segretaria. Da presidente di Pax Christi l'augurio di un rinnovato impegno per il "nostro" Mosaico di Pace negli anni avvenire perché i colori della pace non sbiadiscano mai e le tessere del mosaico conservino lo splendore di sempre! Buon 30°, Mosaico di Pace carissima!
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Settembre 1990: con 32 pagine in bianconero usciva il primo numero di Mosaico di pace, la cui direzione don Tonino volle affidare ad Alex Zanotelli (nella foto uno stralcio della lettera che l'8 aprile 1990 don Tonino gli spedì ringraziandolo per aver accettato l'incarico). Nel comitato di direzione: Sandro Bergantin, Guglielmo Minervini, Daniele Novara. Editore: La meridiana di Molfetta.
Settembre 2020: eccoci ancora qua, fieri e felici di essere riusciti a proseguire questa sfida. Ogni mese a immaginare quella "brezza pasquale nuova nei cieli della nostra cristianità, forse un tantino appiattita". Ogni mese a costruire, tessera dopo tessera, questo mosaico di popoli e culture, di persone e progetti nuovi per un "altro mondo possibile".
Apriamo, a partire da questo numero, uno spazio tra storia e futuro, tra radici e ali. Che racconti e interroghi, che provochi domande di fondo sui temi più importanti che Mosaico ha a cuore. E ci accompagnerà il nuovo anche nei linguaggi, affiancando i podcast dei dossier alla carta e ai formati digitali, con un nuovo sito che ci aiuterà a disegnare nuovi scenari.