
A cura di Marcella Orsini e Rosa Siciliano
Partecipazione e attivismo delle donne nella costruzione e nel mantenimento della pace.
Con la risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la comunità internazionale ha riconosciuto e legittimato la specificità del ruolo e della condizione delle donne
nelle zone di conflitto, affermando la necessità della loro partecipazione nei processi di pacificazione.
Quale ruolo di mediazione occupano oggi le donne nei conflitti armati? Quale spazio hanno nei processi di riconciliazione e di ricostruzione dei tessuti sociali, economici e culturali distrutti dalle guerre?
Voci e testimonianze di donne costruttrici di pace e di realtà associative e comunitarie che operano per e con il loro sostegno.
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- Scritto da Augusta Angelucci
- Categoria: Dossier - Febbraio 2022 - Da vittime a costruttrici di pace
- Qualifica Autore: Già social recovery gender advisor UNDP
La Risoluzione 1325 e i processi di partecipazione delle donne nella costruzione di una pace sostenibile.
La Security Council Resolution 1325 (SCR1325) su Donne Pace e Sicurezza ha segnato una pietra miliare per gli interventi di pacificazione nei teatri di guerra. Per la prima volta nei 55 anni di storia il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è concentrato sulla condizione delle donne in guerra.
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- Scritto da Simona Lanzoni
- Categoria: Dossier - Febbraio 2022 - Da vittime a costruttrici di pace
- Qualifica Autore: Vicepresidente e responsabile progetti Fondazione Pangea Onlus
Afghanistan: l'opera di Pangea a sostegno di donne e bambini.
Dall'agosto scorso i programmi di Fondazione Pangea Onlus in Afghanistan hanno ricevuto una momentanea battuta d'arresto. Non avremmo mai pensato di dover di colpo chiudere tutto e soprattutto di bruciare i nostri archivi in cui avevamo indirizzi, disegni, materiale delle beneficiarie raccolto in 18 anni di lavoro.
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- Scritto da Suor Terese Wamuyu Wachira
- Categoria: Dossier - Febbraio 2022 - Da vittime a costruttrici di pace
- Qualifica Autore: Co-presidente di Pax Christi International
L'emancipazione delle donne e la loro istruzione sono alla base di un cambiamento sociale, legislativo e culturale che discrimina, violenta ed esclude le donne.
In Africa, ma non solo.
Mary Ward – donna inglese dello Yorkshire (Regno Unito), fondatrice dell'Istituto della Beata Vergine Maria (nel 1611) – ha avuto il merito di estendere alle donne una missione all'epoca esclusivamente maschile, cioè l'emancipazione dei ragazzi attraverso l'educazione olistica.
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- Scritto da Marcella Orsini
- Categoria: Dossier - Febbraio 2022 - Da vittime a costruttrici di pace
Donne attiviste per i diritti umani in Afghanistan. Intervista esclusiva a un'operatrice di Kabul.
W. N. è una giovane attivista afgana che dal 2008 ha lavorato nella sede Pangea di Kabul, fino a quando, lo scorso 15 agosto, la città è stata riconquistata dai talebani, con il ritorno all'Emirato islamico dell'Afghanistan.
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- Scritto da Lucia Mora
- Categoria: Dossier - Febbraio 2022 - Da vittime a costruttrici di pace
Donne e partecipazione ai processi di pace: il Rapporto del Sipri, Centro Internazionale di Ricerca. Intervista a Claudia Pfeifer.
Il SIPRI - Stockholm International Peace Research Institute, uno dei più grandi e autorevoli istituti di ricerca sul disarmo e sui conflitti armati, ha pubblicato recentemente un Rapporto dedicato al ruolo delle donne come operatrici di pace (Women in Multilateral Peace Operations in 2021: What is the State of Play: https://www.sipri.org/publications/2021/other-publications/women-multilateral-peace-operations-2021-what-state-play).
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