Le altre guerre nel mondo, talune sconosciute. E l'importanza di una nonviolenza grande, possibile. L'unica strada possibile.

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Come una provocazione, la storia sta bussando alle porte delle nostre coscienze per chiederci conto della guerra… e della pace. Sta alla porta e bussa. Come il Signore nell'Apocalisse: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me".

Qualifica Autore: benedettina

Indignazione, sgomento, speranza nelle preghiere e nei salmi.

 

Dire parole violente, le parole suscitate dall'offesa subita, dalle ferite che sono state inferte con accanita e compiaciuta crudeltà. Lasciare che l'urlo si raccolga nelle parole e diventi spazio per affermare, ancora una volta, la propria identità, per lasciar vivere la propria libertà per fare di un no la confessione della fedeltà, tutto ciò vive in questo breve bellissimo salmo.

Qualifica Autore: Consigliere nazionale di Pax Christi e Coordinatore Sud

L'esperienza e la proposta della Scuola di pace a Napoli. Un percorso nato trent'anni fa.

 

"Se fai progetti per un anno, semina il grano. Se i tuoi progetti si estendono a dieci anni pianta un albero. Se i progetti abbracciano cento anni istruisci un popolo" recita una poesia del cinese Kuang-Tsen. Così l'associazione Scuola di Pace, nata a Napoli trentun anni fa, ha creduto nel valore della formazione con una progettualità lungimirante. Ed ecco la sua storia e le sue attività.

Qualifica Autore: Un italiano “made in Istanbul”: giornalista, formatore e traduttore

La Nato e le mosse di Erdogan: ambiguità, accordi, timori e tensioni.

 

Un giorno prima del vertice della Nato, lo scorso 28 giugno, Turchia, Svezia e Finlandia hanno firmato un accordo che celebra l'approvazione di Ankara dell'adesione al Patto transatlantico di questi due Paesi baltici. La Turchia era l'unico Paese tra gli alleati a opporsi all'adesione di Stoccolma e Helsinki.

Da produttore di mine antipersona a volontario sminatore. La vicenda di Vito Alfieri Fontana è anche un film. Che racconta il dramma degli ordigni chiamati mine.

 

Un paio di mesi fa, ci ritroviamo in tanti a Bari, davanti al cinema Splendor, per la visione del film Il Successore, con la presenza e la partecipazione del regista e protagonista Vito Alfieri Fontana. La serata va ben oltre la visione cinematografica ed è occasione voluta per rimettere insieme le vivaci parti di un movimento per la pace che in Puglia, dagli anni Ottanta ad oggi, non è mai tramontato.

I Corpi Civili di Pace, la loro genesi, l'evoluzione legislativa e le prospettive. A quando un Corpo disarmato europeo?

 

In questi mesi di guerra in Ucraina è riecheggiato, inascoltato, l'appello di chi invocava l'intervento di un Corpo Civile di Pace che ponesse un'alternativa tra il "voltarsi dall'altra parte" e la partecipazione alle operazioni belliche. Un Corpo Civile di Pace che, per il nostro Paese, non è più un sogno, quello fatto da don Tonino Bello e Alex Langer negli anni Novanta, ma è già una realtà, pur con tutti i suoi limiti.

Ribellarsi alla guerra. Fare obiezione di coscienza. Dare un nuovo volto all'Europa. Vibrante l'intervento del Papa rivolto alla Conferenza europea dei giovani.

 

Ribellarsi allo scempio della guerra

"Cari giovani, in Ucraina – che non è UE, ma è Europa – si combatte una guerra assurda. Aggiungendosi ai numerosi conflitti in atto in diverse regioni del mondo, essa rende ancora più urgente un Patto Educativo che educhi tutti alla fraternità [...]. Ora dobbiamo impegnarci a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi!".

Qualifica Autore: Professore emerito di Fisica presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino

La crisi dell'energia, i danni all'ambiente e le rinnovabili: la proposta delle comunità energetiche.

 

Il tema delle comunità dell'energia e, in particolare, dell'energia rinnovabile (CER) è oggi di discreta attualità. Vi sono esperienze avviate o in preparazione in diverse parti d'Italia; personalmente ne sto seguendo alcune nel Piemonte occidentale.

Qualifica Autore: Fondazione Guido Piccini

Le parole hanno un senso. E il senso comune si costruisce anche attraverso il linguaggio. La logica militaristica del nostro tempo ne è un esempio.

 

Nell'immaginario collettivo si diffonde una banalizzazione della guerra attraverso molte forme e parole, vedi le "missioni di pace", gli "interventi umanitari": la guerra è associata all'impegno di chi salva vite, invece di uccidere; un imperativo di onore, di bene, di valori da salvaguardare.

Qualifica Autore: Monaco di Bose

Le domande che la guerra in Ucraina pone ai cristiani.

 

La scellerata decisione di Putin di scatenare la guerra contro l'Ucraina ha avuto un effetto dirompente anche nella complessa e travagliata situazione ecclesiale, portando all'esasperazione le tensioni esistenti, ma anche ridisegnando assetti e prospettive delle comunità cristiane coinvolte. Bombardamenti, distruzioni, morti ed esodi forzati si sono, infatti, abbattuti come un uragano su un Paese dalla complessa articolazione religiosa, che ha sempre visto la compresenza di diverse Chiese cristiane e l'esistenza di minoranze ebraiche e islamiche.

Donne e Sacre Scritture. Un rapporto inquieto e complesso. Affrontato in modo nuovo in un libro di Marinella Perroni.

 

Corpo a corpo (Effatà Editrice, 2015) è un libro datato negli anni, ma attualissimo per contenuti e modalità espressive. E merita un nostro spazio. Oggi. È una raccolta di saggi, curati dalla teologa Marinella Perroni, eredi o frutto del Festival Biblico di Vicenza del 2014 incentrato sul rapporto complesso tra le donne e la Scrittura. Corpo a corpo in quanto tale rapporto si configura come un confronto che è anche uno scontro tra il "Corpus" scritturale e il corpo delle donne, che nella sua specificità individua chi storicamente è stato emarginato all’interno della Chiesa cattolica.

Qualifica Autore: Parroco, presidente del Centro Balducci

Prete di frontiera. Uomo di periferia dalla parte del Vangelo. Pierluigi Di Piazza e il Centro di accoglienza "Ernesto Balducci".

 

Ho potuto incontrarlo nove giorni prima della sua morte, sopraggiunta a causa di un male incurabile, che in pochi mesi lo ha letteralmente consumato. Grato e pienamente partecipe di quel breve, ultimo dialogo tra amici, esprimeva preoccupazione non tanto per le sue condizioni di salute, che affrontava in modo sereno e consapevole, quanto per la situazione in Ucraina: "Paolo, cosa pensi di questa guerra?". Balbettato quel poco che si poteva dire, era lui a concludere: "Siamo chiamati a fare piccoli segni".

Mino Cerezo racconta il mondo degli oppressi e delle liberazioni possibili. In un libro fotografico, un itinerario artistico nelle lotte dei popoli. 

 

Ha compiuto 90 anni p. Maximino Cerezo Barredo, claretiano spagnolo per oltre tre decenni missionario in America latina, e il suo confratello Angelo Cupini, fondatore della Comunità di via Gaggio a Lecco, che accoglie persone in condizioni di disagio sociale, gli ha dedicato, insieme a Emanuela Pizzardi, un libro, intitolato semplicemente "Mino", che ne ripercorre l’intinerario artistico valsogli il titolo di "pittore della liberazione".

Qualifica Autore: Docente di Sociologia delle migrazioni, Università di Milano

La lettera di don Tonino al fratello immigrato è di grande attualità. E svela le contraddizioni e le stigmatizzazioni dei giorni nostri.

 

La lettera di don Tonino Bello al "Fratello marocchino" suona talmente attuale che stupisce l'idea che sia stata scritta negli ormai lontani anni Ottanta, quando l'immigrazione verso l'Italia era sostanzialmente agli albori. Un elemento rimasto costante è la produzione di stereotipi stigmatizzanti.

Nelle trame della storia e della politica: i crinali della guerra, i fallimenti dei negoziati. E le possibili prospettive.

 

Qual è il compito della politica e della diplomazia? Se lo è chiesto, in un intenso editoriale di metà luglio pubblicato su Avvenire, Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze, e qualche decennio fa giovane funzionario cui toccò in sorte, quasi per caso, il dono incommensurabile di accompagnare l'allora sindaco di Firenze, Giorgio la Pira, nella sua missione di pace in un Vietnam dilaniato da anni di guerra. Qual è il compito della politica e della diplomazia?


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Nella mia scuola sono Animatore Digitale. Cosa vuol dire?

 

Cosa è l'Animatore Digitale? È un docente che ha il compito di coordinare la diffusione dell'innovazione digitale nella didattica. La mia attività di Animatore Digitale ha toccato vari ambiti tematici quali l'educazione civica, l'educazione ambientale e l'educazione alla pace.

A cura della Redazione in collaborazione con Caritas Italiana

Sono tantissimi i conflitti a bassa, media o alta intensità, in tutto il mondo. Alcune guerre più note, altre meno. Altre ancora del tutto sconosciute. E alle guerre "tradizionali" si sommano i conflitti ambientali, le guerre cibernetiche, il dramma che si vive nelle frontiere e lungo i muri. Questo Dossier apre una finestra sulle guerre, più o meno dimenticate, nei diversi continenti. Uno sguardo per dare voce alle vittime di tutte le guerre del mondo. E per dare spazio ai processi di pace e di riconciliazione. Alla pace possibile.  

 

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