Qualifica Autore: Psichiatria Democratica

100 anni di Franco Basaglia. Un libro e un convegno sono l'occasione per ricordare la rivoluzione compiuta con la chiusura dei manicomi.

 

Quest'anno si ricordano i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia (11 marzo 1924 –29 agosto 1980) e di Giulio Maccacaro, (8 gennaio 1924 –15 gennaio 1977), fondatori cinquant'anni fa rispettivamente di Psichiatria Democratica e di Medicina Democratica.

Basaglia e Maccacaro sono stati entrambi partigiani e antifascisti. Basaglia a 20 anni è stato incarcerato per attività antifascista, mentre Maccacaro ha combattuto nell'Oltrepò Pavese con gruppi partigiani. Questa loro comune radice biografica li ha portati a diffidare di una scienza apparentemente neutrale, ma in realtà al servizio del potere dei grandi interessi capitalistici. Maccacaro dirigeva la collana editoriale "Medicina e potere", di Feltrinelli.

Entrambi sono stati grandi innovatori: hanno cercato di dare alla Psichiatria e alla Medicina un respiro sociale fatto di partecipazione e critica costruttiva, attraverso battaglie antistituzionali quali la lotta al manicomio, le lotte dei lavoratori in fabbrica, gli studi epidemiologici finalizzati alla prevenzione ecc. Il loro pensiero dà ancora molta luce ai tempi bui che stiamo vivendo con tanti gravi incidenti sul lavoro, con la scienza al servizio delle industrie di armamenti sempre più sofisticati, con la presenza dei Cpr (Centri per il rimpatrio), veri e propri lager infernali per migranti, da chiudere e non da riformare, come i manicomi, che Basaglia avrebbe considerato "crimini di pace".

Basaglia

Lo psichiatra Franco Basaglia, restituendo la parola ai "matti", ha dimostrato che, con la chiusura dei manicomi, si poteva ridare dignità ai pazienti psichiatrici reinserendoli nel tessuto sociale e lavorativo, da cui erano stati esclusi, attraverso  un'adeguata presa in carico nei servizi territoriali, rispettando i loro diritti negati e combattendo lo stigma verso la malattia mentale. La Legge 180 promulgata nel 1978, conosciuta come legge Basaglia, è l'unica al mondo che sancisce la chiusura dei manicomi, istituzioni totali segreganti ed escludenti. Spostando l'asse degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione dall'ospedale al territorio, la Legge 180 ha attribuito alla comunità sociale il compito di accogliere e ridare cittadinanza a persone prima discriminate ed escluse dal normale contesto di vita. Basaglia e i suoi collaboratori lo dimostrarono prima contestando l'istituzione manicomiale a Gorizia, documentandone l'esperienza nel libro "L'istituzione negata", e poi realizzando gradualmente la chiusura dell'Ospedale Psichiatrico S. Giovanni di Trieste, restituito alla città come centro di attività sociali e sanitarie in una splendida cornice naturale.

Maccacaro

Giulio Maccacaro è stato un grande medico e scienziato lombardo, insigne epidemiologo ed esperto in Medicina del lavoro; fu tra i fondatori nel 1972 di Medicina Democratica, movimento di lotta per la salute che evidenziava i determinanti sociali e ambientali delle malattie, denunciando l'inquinamento e la tossicità di molte sostanze prodotte in fabbrica (amianto, cloruro di polivinile ecc.) con gravi danni per i lavoratori e i cittadini. La lotta di Maccacaro per una Medicina aperta alle problematiche sociali, "da rinnovare", come si intitolava una raccolta dei suoi scritti pubblicata dopo la sua precoce scomparsa nel 1977, è attualissima adesso che assistiamo allo stillicidio di tanti morti sul lavoro per mancanza di prevenzione e sicurezza. Suo obiettivo era la prevenzione primaria, che avrebbe dovuto rimuovere le cause (sostanze chimiche cancerogene, ritmi lavorativi troppo stressanti senza misure di sicurezza, ecc.) delle malattie prima della loro manifestazione clinica.

Per celebrare i cinquant'anni dalla fondazione di Psichiatria Democratica l'8 aprile scorso presso la Sala Consiliare del Comune di Bari, il gruppo pugliese di Psichiatria Democratica ha presentato l'interessante volume che li ricorda "Psichiatria Democratica 50 anni straordinari. Cento voci a narrare di Salute Mentale, libertà ed eguaglianza", di M&M editori, a cura di Emilio Lupo. L'incontro, aperto dal Presidente del Consiglio Comunale Michelangelo Cavone, ha visto la partecipazione di Antonio Decaro, già sindaco del capoluogo pugliese, che ha messo in evidenza la necessità del contributo degli Enti locali nella realizzazione di un'efficiente Salute Mentale di comunità.

La relazione introduttiva di Emilio Lupo, responsabile nazionale di Psichiatria Democratica e curatore del volume, ha evidenziato il lungo e faticoso percorso di Psichiatria Democratica in questi 50 anni, dalla lotta che portò alla chiusura dei manicomi fino alla gestione collettiva nella società del disagio mentale, ma ha, altresì, messo in evidenza come oggi siano sempre più scarse le risorse per la Salute Mentale e che, perciò, urge un impegno collettivo perché tutto il Servizio Sanitario Nazionale sia difeso e sviluppato.

Lo psicologo Vito Calabrese, dell'Osservatorio Paola Labriola intitolato alla moglie psichiatra barbaramente uccisa da un paziente dieci anni fa nel Centro di Salute Mentale del popoloso Quartiere Libertà di Bari, ha chiesto l'immediata riapertura del Centro, chiuso dopo l'omicidio, con l'assunzione di guardie giurate e l'accorpamento dei servizi territoriali, necessaria riapertura vista la riduzione degli spazi di ascolto e socializzazione.

Nel corso del dibattito è stato affrontato un grave problema: la necessità di riconvertire la spesa sanitaria regionale per la psichiatria verso progetti riabilitativi individualizzati ispirati al budget di salute, superando l'antiquata e costosa logica della retta per posto letto. Tale logica, infatti, ha finora penalizzato esperienze innovative ed emancipative con inclusioni socio-lavorative degli utenti, come quelle del Centro Diurno "Marco Cavallo" di Latiano (BR), cogestito da operatori SEPE (Soci Esperti Per Esperienza), utenti e familiari  del Centro Diurno "Cunegonda" di Bari San Paolo, unico Centro Diurno Pubblico Regionale. Molti operatori e utenti del Centro Diurno "Marco Cavallo" sono stati presenti all'iniziativa.

Nelle conclusioni Rocco Canosa, psichiatra già presidente nazionale di Psichiatria Democratica, ha sottolineato l'importanza del lavoro di rete tra le associazioni di utenti, operatori e familiari per rinforzare i legami sociali: è questo il vero spirito basagliano della Legge 180/78, la chiusura dei manicomi e lo spostamento dell'asse assistenziale dall'ospedale al territorio.

 

 

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Il convegno

Al convegno di Psichiatria democratica (Bari, 8 aprile 2024), sono intervenuti: Mariella Genchi, psicologa del Direttivo Nazionale di Psichiatria Democratica, sul ruolo internazionale dell'associazione fondata da Basaglia ed altri nel 1973 e sulle esperienze di Salute Mentale di Comunità in Brasile, in Francia e in Egitto; Gianfranco Carbone, infermiere professionale, e Pino Palomba, psichiatra, che hanno sottolineato l'importanza del lavoro in équipe; Luigi Verdoscia, vicepresidente dell'associazione 180 Amici Puglia, sulle criticità di molti Centri di Salute Mentale. Un vivace dibattito, moderato da Filippo Cantalice, è seguito alle relazioni di Daniela Lettieri, giovane terapista della riabilitazione psichiatrica, e Massimiliano Di Modugno, della Coop. Soc. Spazi Nuovi. Infine, la psichiatra Alessandra De Flaviis ha sottolineato l'importanza dell'impegno nel trasmettere ai giovani che lavorano nei servizi tutti gli aspetti innovativi della ricca esperienza basagliana.

Info: www.psichiatriademocratica.org 

 

 

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Il libro

Emilio Lupo (a cura di), "Psichiatria Democratica 50 anni straordinari. Cento voci a narrare di Salute Mentale, libertà ed eguaglianza", ed. Marotta&Marotta, 2023

Il volume nasce con l'intento di raccogliere commenti e riflessioni di varie personalità: operatori della Salute Mentale italiani e stranieri, esponenti della migliore società civile, appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo, dell'informazione, della Magistratura, delle professioni e delle scienze, del mondo politico e religioso, della cooperazione sociale e dell'associazionismo, di Servizi di confine e di Amministratori di grandi città. Il libro è arricchito dalle straordinarie vignette di Sergio Staino e Guido Silvestri (Silver) e dai disegni di Riccardo e Luca Dalisi.

 

 


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