A cura della Campagna Ponti e non Muri, Pax Christi Italia
È molto più che una guerra. Ed è partita ben prima del 7 ottobre. La questione palestinese, l'occupazione delle terre, le ruspe, il muro, i Check point, la sottrazione di acqua e di diritti e tanto altro ancora: cosa è accaduto in Palestina? La vicenda palestinese in dati e voci, in testimonianze e in riflessioni a margine, in un Dossier a cura della Campagna "Ponti e non Muri" che Pax Christi Italia cura da tanti anni, in sostegno e solidarietà al popolo palestinese.
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- Scritto da Norberto Julini
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: coordinatore nazionale Pax Christi Italia
Un popolo, un lungo processo di colonizzazione, una storia complessa e dolorosa. Il perché di un Dossier.
"La sposa è bella, ma è sposata a un altro uomo", è il testo di un telegramma scritto da due inviati in Palestina dal congresso sionista di Basilea, nel 1897, per valutare la possibilità di un'emigrazione ebraica in quella terra.
Cominciamo dalla Bibbia. Vi si legge un racconto che utilizzeremo come metafora. Re Davide, vista Betsabea al bagno, se ne innamorò, la fece portare a palazzo, e la sedusse. Ma Betsabea era moglie dell'ittita Uria. Se vuoi la sposa, devi uccidere lo sposo. "Mettete Uria in prima linea, dove la mischia è più violenta. Poi lasciatelo solo in modo che sia colpito a morte", ordinò Davide. Uria morì e Davide sposò Betsabea, che pure aveva preso il lutto dopo la morte del marito.
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- Scritto da Maria Letizia Gualdoni
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: Campagna Ponti e non Muri
Una storia che parte da lontano. Proviamo a ricostruire le tappe più importanti.
Inizio XIX secolo In Europa emergono i primi sentimenti nazionalisti. La Palestina è parte dell'Impero Ottomano. In Europa alcuni rabbini messianici e pensatori laici teorizzano la necessità di uno Stato ebraico come unica soluzione per il crescente antisemitismo.
1862 Gli ebrei comunisti rifiutano l'idea di colonizzare un'altra terra; rabbini ortodossi rifiutano la matrice religiosa del sionismo.
1881 Ondate di pogrom in Russia contro le comunità ebraiche. I primi gruppi di ebrei partono per la Palestina con la prima Aliyah ("L'ascesa" ovvero il pellegrinaggio/ritorno a Sion). 35.000 ebrei raggiungono la Palestina e fondano le prime colonie.
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- Scritto da Chiara Cruciati
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: giornalista, vicedirettrice de Il manifesto, scrittrice
Uno sguardo oltre Gaza: il progetto di Israele, i palestinesi e la loro sopravvivenza, i coloni e le violenze quotidiane.
Gaza sta oggi catalizzando l'attenzione: è in corso un massacro senza precedenti, con accuse di genocidio o tentato genocidio che giungono da più parti verso Israele, a partire dall'iniziativa sudafricana alla Corte internazionale di Giustizia. Ma, mentre la Striscia vive all'inferno, anche nel resto della Palestina storica la situazione sta evolvendo in modo preoccupante. Quello che avviene a Gaza non è scollegato da quello che sta avvenendo in Cisgiordania, né da quello che succede a Gerusalemme o alle comunità palestinesi nelle città israeliane. È sempre importante guardare la situazione nella sua globalità e contemplare tutte le diverse forme di oppressione che il colonialismo di insediamento israeliano attua nelle tante enclave in cui ha diviso la Palestina storica.
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- Scritto da Laila Hassan
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: Advocacy officer per European Legal Support Center
La situazione delle organizzazioni israeliane e palestinesi in Europa e l'equiparazione tra antisemitismo e antisionismo.
Mi chiamo Laila e lavoro per una Ong che ha sede in Olanda, organizzazione che si occupa principalmente di difendere legalmente e gratuitamente tutte le persone che lavorano nel campo della solidarietà al movimento di liberazione per il popolo palestinese. Questa organizzazione è nata da un'esigenza di contrasto al "silenziamento" delle voci palestinesi in Europa, soprattutto a partire dalla criminalizzazione del movimento BDS (Boicottaggio-Disinvestimento-Sanzioni), che ormai da più di una decina di anni è osteggiato anche da parte dei Paesi europei. Lavoriamo principalmente in Paesi come Olanda, Germania, Francia, Inghilterra e Italia, dove il BDS ha subito tanta repressione, da molto prima del 7 ottobre 2023. Da quando l'organizzazione è nata, nel 2019, abbiamo seguito diverse centinaia di cause legali con un tasso di successo che si aggira intorno al 95%. I casi che seguiamo sono principalmente legati a diffamazione, discriminazione, perdita del lavoro e accusa di terrorismo; ci occupiamo anche di problemi legati all'accesso alla cittadinanza, al rinnovo del permesso di soggiorno e alla negazione, o ritiro, dell'asilo politico in alcuni Paesi europei.
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- Scritto da Riccardo Michelucci
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: giornalista, inviato di pace
L'informazione e i suoi operatori sono le prime vittime di questo conflitto: effetti collaterali?
Neanche durante la Seconda guerra mondiale c'era stato un numero di giornalisti uccisi in guerra come quello registrato negli ultimi tre mesi a Gaza. A lanciare l'allarme, in un'intervista al New Yorker, è stata Jodie Ginsberg, presidente del Committee to Protect Journalists (Comitato per la protezione dei giornalisti), autorevole Ong statunitense attiva da oltre 40 anni in difesa della libertà di stampa. Dal 7 ottobre al 15 gennaio il CPJ ha accertato l'uccisione di almeno 82 giornalisti e operatori dell'informazione mentre stavano svolgendo il proprio lavoro per documentare il martirio di Gaza. Veri e propri omicidi mirati, non "effetti collaterali", come vorrebbe far credere l'esercito israeliano, che colpisce deliberatamente i giornalisti palestinesi e bombarda le case dei loro familiari.
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- Scritto da Tina Marinari
- Categoria: Dossier - Marzo 2024 - Nel cuore del conflitto in Palestina
- Qualifica Autore: coordinatrice Campagne Amnesty International
Un crudele sistema di colonizzazione che prosegue con un'escalation senza via di uscita. E il diritto internazionale?
Il 7 ottobre 2023 ha segnato un punto di non ritorno. L'escalation senza precedenti delle violenze tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall'altro sta distruggendo innumerevoli vite. Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento in cui scrivo si contano almeno 24.000 morti, quasi la metà minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1200 morti. Almeno 130 israeliani presi in ostaggio restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.
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