Si terranno presso la sede dell’ONU a New York dal 15 giugno al 7 luglio 2017 i nuovi negoziati sulla bozza del Trattato per il bando delle armi nucleari presentata il 22 maggio scorso alle Nazioni Unite a Ginevra. Il Trattato – che renderebbe illegale sviluppare, produrre, utilizzare o sperimentare armi nucleari – è sostenuto da una grande maggioranza dei governi, ma osteggiato dagli Stati che dispongono di armi nucleari e da alcuni dei loro alleati. Circa 40 Paesi – tra cui gli Stati Uniti, la Russia, il Regno Unito, la Francia, la Corea del Sud e il Giappone – non hanno infatti partecipato ai negoziati e si sono opposti attivamente al Trattato, che sta invece raccogliendo un ampio sostegno.

La bozza è stata redatta sulla base della discussione svoltasi durante il primo round di negoziati tenutisi al Palazzo di Vetro di New York dal 27 al 31 marzo, con la partecipazione di 132 Stati.
La bozza di trattato richiede che i governi ”facciano ogni sforzo per garantire che le armi nucleari non siano mai più utilizzate in nessun caso”. Il testo rileva che gli effetti delle armi nucleari ”trascendono le frontiere nazionali, comportano gravi implicazioni per la sopravvivenza umana, l’ambiente, lo sviluppo socioeconomico, l'economia globale, la sicurezza alimentare, e per la salute delle generazioni future”.
Il trattato evidenzia altresì le conseguenze delle armi nucleari, come per esempio l”’imprevedibile impatto delle radiazioni sulla salute materna e sulle donne” e rileva come necessari ”l’assistenza medica, la riabilitazione e il sostegno psicologico” per le sopravvissute ad attacchi e test nucleari. È anche previsto un ”recupero ambientale delle aree contaminate”.
La International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Ican), rilanciata in Italia da Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo, (così come la Chiesa) ha accolto positivamente la pubblicazione di questo testo, considerandolo un’importante pietra miliare nello sforzo, che ormai dura da diversi anni, di mettere al bando queste indiscriminate armi di distruzione di massa ricordandone gli impatti inumani e catastrofici.
Una volta adottato, questo Trattato costituirà un passo in avanti fondamentale verso la totale eliminazione delle armi nucleari. Il testo di base proposto fornisce una base solida in questo senso: ”Gli estensori della bozza e la presidente ambasciatrice Whyte Gómez hanno colto positivamente gli elementi chiave proposti durante la prima sessione di negoziazioni dello scorso marzo” ha commentato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana per il Disarmo.
La società civile internazionale che si occupa di disarmo nucleare, in particolare la Campagna Ican, si aspetta inoltre che anche nella seconda sessione possa proseguire un dibattito proficuo e costruttivo a riguardo di alcune specifiche prescrizioni, confidando che il processo di stesura continui a progredire per poter giungere a un accordo finale entro il 7 luglio di questo anno. 

www.disarmo.org


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