Ricorrendo oggi il quarto anniversario della scomparsa di Ettore Masina, uomo di pace e costruttore di solidarietà, lo ricordiamo come un amico e un maestro indimenticabile.
Una minima notizia su Ettore Masina
Ettore Masina (Breno, 4 settembre 1928 - Roma, 27 giugno 2017), giornalista, scrittore, parlamentare, animatore di straordinarie esperienze di solidarietà concreta, cattolico vicino alle figure più rilevanti del Concilio Vaticano II, della chiesa dei poveri e della teologia della liberazione, lascia una luminosa testimonianza e grande un’eredità di impegno spirituale, culturale, morale, civile e politico. Il suo impegno solidale è ancor oggi proseguito dalla "Rete Radie Resch" di cui fu fondatore.
Tra le opere di Ettore Masina: Il Vangelo secondo gli anonimi, Cittadella, Assisi 1972; Le parole sepolte fioriranno, Borla, 1977, 1986; La ragione e gli angeli, Borla 1979; Il Dio in ginocchio, Rusconi, Milano 1982; Il califfo ci manda a dire, Rusconi, Milano 1983; Il ferro e il miele, Rusconi, Milano 1983; El nido de oro. Viaggio all’interno del Terzo Mondo: Brasile, Corno d’Africa e Nicaragua, Marietti, Genova 1989; Un inverno al Sud. Cile, Vietnam, Sudafrica, Palestina, Marietti, Genova 1992; Oscar Romero, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1993, poi col titolo L’Arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995; Comprare un santo, Camunia, Milano 1994, poi O.G.E., Milano 2006; Il Vincere, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Il volo del Passero, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; Diario di un cattolico errante. 1992-1997: In viaggio fra santi, burocrati e guerriglieri, Gamberetti, Roma 1997; I gabbiani di Fringen, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; Il prevalente passato. Un’autobiografia in cammino, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; La speranza creativa, Monti, 2000; Naufraghi di terra, Edup, 2002; L’airone di Orbetello. Storia e storie di un cattocomunista, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005; Le nostre barche sono rotonde, O.G.E., Milano 2008; Il bufalo e il bambino, Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero 2014.
E nel ricordo di Ettore Masina ancora una volta vogliamo proporre a tutte le persone di volontà buona ed a tutte le associazioni democratiche un’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier, difensore dei diritti umani dei nativi americani, dal 1977 detenuto nelle prigioni degli Stati Uniti d’America per reati che non ha mai commesso.
Una minima notizia su Leonard Peltier
Leonard Peltier è nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell’American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora è ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell’omicidio di due agenti dell’FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria è affidato all’ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell’American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent’anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall’opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu’, Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 è chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell’oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa è la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi’ via): i nativi la chiamano la danza del sole" (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
Opere di Leonard Peltier: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.
Opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; Edda Scozza, Il coraggio d’essere indiano, Erre Emme, 1996.
Il sito dell’"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
Alcuni altri libri utili per approfondire: Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993; Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982; Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977; Vine Deloria jr., Custer è morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977; Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali egli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996; Charles Hamilton (a cura di), Sul sentiero di guerra. Scritti e testimonianza degli indiani d’America, Feltrinelli, Milano 1956, 1960; Diana Hansen (a cura di), Indiani d’America. Identità e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977; Philippe Jacquin, Storia degli indiani d’America, Mondadori, Milano 1977; Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991; Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989; Nando Minnella, Pascoli d’asfalto. Poesia & cultura degli indiani d’America, Rossi e Spera Editori, Roma 1987; Nando Minnella, Michele Morieri, Indiani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze, Gammalibri, Milano 1981; John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977; William W. Newcomb jr., Gli indiani del Nord-America, Il Bagatto, Roma 1985; Scritti e racconti degli indiani americani, raccolti da Shirley Hill Witt e Stan Steiner, Jaca Book, Milano 1974, 1992; Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.
Preghiamo quindi chi legge queste righe di scrivere al Presidente del Parlamento Europeo per sollecitare un’iniziativa dell’istituzione da lui presieduta per la liberazione di Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dei nativi americani, perseguitato politico, dal 1977 detenuto nelle carceri statunitensi dopo un processo-farsa che lo ha condannato per crimini che non ha commesso.
Una esplicita, persuasa, energica presa di posizione del Parlamento Europeo che sensibilizzi e impegni l’intera Unione Europea può forse avere una significativa influenza sugli attuali decisori politici americani.
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti:
- a) indirizzo diretto del Presidente del Parlamento Europeo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
- b) alcuni indirizzi della segreteria del Presidente del Parlamento Europeo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Naturalmente sarebbe opportuno inviare copia della lettera anche ai mezzi d’informazione e alle altre persone, associazioni ed istituzioni che riterrete utile informare o invitare a prender parte all’iniziativa.
Ovviamente è bene che le lettere siano brevi e cortesi.
Un minimo canovaccio potrebbe essere il seguente:
"Egregio Presidente del Parlamento Europeo, vorremmo sollecitare Lei, e tramite Lei il Parlamento Europeo e con esso l’intera Unione Europea, a una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Confidando in un sollecito riscontro, distinti saluti,
firma, luogo e data, indirizzo del mittente"
Non c’è bisogno di aggiungere che ogni altra iniziativa nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier (come di ogni altra persona ingiustamente detenuta) è opportuna e meritoria.
*
E sempre nel ricordo di Ettore Masina ripetiamo ancora una volta che occorre un’insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori più atroci e infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalità che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all’umanità.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla è più importante, più necessario, più urgente che opporsi al maschilismo - all’ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiché la prima radice di ogni altra violenza e oppressione è la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l’umanità in due e nega piena dignità e uguaglianza di diritti a metà del genere umano e così disumanizza l’umanità intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si può sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l’umanità; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l’umanità può essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitù, all’apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitù in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti è privato di fondamentali diritti non è più una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalità costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza: poiché compito delle forze dell’ordine è proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza è la più importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilità di armi è il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell’umanità intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine è uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell’umanità e dell’intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest’unico mondo vivente che è la sola casa comune dell’umanità intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l’intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del’umanità intera.
Salvare le vite è il primo dovere.