Nel mondo ci sono ancora molti Paesi nei quali la donna, per questioni di tradizione, religione o altro, vive in condizioni di discriminazione o di non completa parità. In un mondo interconnesso e globalizzato come il nostro, è sempre più importante avere una visione d'insieme delle problematiche che ci riguardano; la sofferenza e le discriminazioni che le donne subiscono in un'altra parte del mondo, neanche troppo distante da qui, riguardano anche noi, e la nostre azioni possono avere ripercussioni positive o negative sul processo di emancipazione della donna in tutto il mondo.

Nasce così il progetto “Il mondo è donna. Quando l’impegno va oltreconfine”, promosso dall'Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Bolzano e realizzato da COOLtour e Artemisia, progetti dell’Associazione La Strada-der Weg Onlus, in collaborazione con il Centro Pace, che nella prima annualità ha fatto conoscere donne impegnate del continente africano, e che adesso, per il 2022, si focalizza invece sul Sud-America.
La selezione delle figure è stata molto attenta perché tante sono le donne sudamericane che si battono quotidianamente per i diritti civili del loro popolo. Si sono selezionate: Marielle Franco; Marinella Garcia Villas; le Guardiane della Foresta Amazzonica peruviana; Mercedes Sosa. Il ciclo avrà come donna-esempio principale Marielle Franco e su di lei si realizzerà un murale, sempre in collaborazione con Outbox e sempre sul muro delle scuole Ada Negri in via Druso dove è già stato realizzato quello dedicato ad Agitu, la pastora ammazzata in Trentino nel 2020.

Il programma 2022 parte con una data importante, l’8 marzo con l’incontro con Riccardo Noury – portavoce di Amnesty Italia e autore del testo “La stessa lotta, la stessa ragione” in cui raccoglie con grande partecipazione emotiva frangenti di vite di 27 donne, che punteggiano una mappa di impegno. Ciascuna di loro si è trovata a scegliere di non piegarsi alla prevaricazione, alla violenza, alla negazione dei diritti di base: la casa, la libertà di espressione,l'uguaglianza, la giustizia.
Si prosegue il 14 marzo con un incontro con Agnese Gazzera, autrice dell’unica sua biografia in lingua italiana “Marielle, presente!”, e con Giulia Di Luca, giornalista de “L’Internazionale”, per conoscere la vita di Marielle Franco un’attivista brasiliana per i diritti umani i diritti delle donne nere, dei giovani nelle favelas, delle persone Lgbt e di altre comunità emarginate, uccisa in un agguato nella notte tra il 14 e 15 marzo del 2018 a Rio de Janeiro.
Il 31 marzo ci sarà una conferenza con l'autore Anselmo Palini,docente, giornalista e promotore del motto "fare memoria del bene" che ci farà conoscere Marianella Garcia Villas, una politica e avvocatessa salvadoregna. Membro dell'Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS -Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador e colllaborò con Monsignore Oscar Romero. Marianella fu catturata il mattino del 12 marzo 1983 in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito. La sua morte sopraggiunse nella notte fra il 13 ed il 14 marzo: testimoni raccontano che restò in vita per circa otto ore nelle quali subì inenarrabili sevizie.
L’11 aprile verrà proiettato il docufilm “Anamei” con l’introduzione di Lucia Capuzzo, autrice e giornalista esperta in questioni sudamericane; Anamei è l’albero della salvezza. Nel passato come nel presente, gli Harakbut di Madre de Dios – poche migliaia di donne e uomini dell’Amazzonia peruviana - trovano in questo mito antico la forza di resistere al saccheggio delle risorse. Prima era il caucciù, ora sono le miniere d’oro clandestine a mutilare la selva e i suoi popoli. Non tutto, però, è perduto: gli indigeni, guardiani della foresta, continuano a curare le ferite di entrambi.
La rassegna si chiude quindi con il concerto “La Rubia canta la Negra. Concerto in memoria di Mercedes Rosa” con la cantautrice Ginevra Di Marco, che con questo spettacolo ha vinto il Premio Tenco; Mercedes Sosa è stata una cantante argentina, simbolo della sua terra e della lotta per la pace e i diritti civili contro la dittatura; era usa definirsi cantora popular ed era nota anche con il soprannome LaNegra.
Il concerto si svolge al Parco delle Semiruali il 24 giugno alle ore 20.30, mentre tutti gli altri incontri sono nella sede di COOLtour in via Sassari, con inizio alle 18h.

“Un ricco programma, per offrire una panoramica globale sul problema della discriminazione della donna e delle lotte per i diritti civili, di informare e sensibilizzare la cittadinanza sul ruolo che essa ha avuto nel passato e ha nel presente e come questo si differenzia da un luogo all’altro e da una tradizione all’altra” così l’Assessora alle Pari Opportunità Chiara Rabini.