A livello globale, diminuisce velocemente l'acqua e aumenta il fuoco. Estate con siccità e incendi ovunque. Ogni anno ci troviamo il 6 e il 9 agosto non solo per una memoria dell'atomica su Hiroshima e Nagasaki, ma anche per affrontare il fuoco più devastante e pericoloso, quello nucleare.
È in mano a pochissime persone al mondo, viene usato politicamente come minaccia reale, viene mantenuto e perfezionato con enormi costi e rimane il pericolo permanente più grave per l’umanità e il pianeta.
Rimane il vulnus più pesante per la democrazia. Che senso ha votare i propri rappresentanti, se i capi di Stato, di Governo e i Parlamenti sono totalmente succubi di scelte imposte dai potenti detentori delle armi nucleari e non possono accettare la volontà dei popoli, che dovunque si esprimono contro la proprietà e la presenza del nucleare militare?
Sappiamo che da sempre ci sono troppe persone rassegnate ad accettare la situazione esistente, ma proprio per questo noi non ci rassegniamo. Continueremo come “Italia, ripensaci” a tenere desta l'attenzione e l'impegno della società civile, a partire dai nostri Enti Locali, per "costringere" i nostri rappresentanti politici ad avere il coraggio della democrazia per una scelta così importante e decisiva.
L'atomica non è solo memoria: è purtroppo terribile, realtà.
Amare l'umanità e amare il pianeta significa eliminarla.
A Padova ci troveremo davanti a Palazzo Moroni, sul Liston. Il 6 agosto 2022, dalle 8 alle 9. Faremo un minuto di silenzio alle 8.15, ora del bombardamento, e ci aggiorneremo sulle strade ancora da percorrere per arrivare alla totale eliminazione di tutte le armi nucleari.
Manifestazione promossa da Beati i costruttori di pace e dal coordinamento Uniti per la Pace, con l’adesione di: ACLI, ANPI, ARCI, Assopace, CGIL, Economia Disarmata (Focolari), Libera PD, MIR, Pastorale Sociale del Lavoro della Diocesi di Padova