L'Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne OdV presenta il libro “L’amore ordinato” di Giancarla Codrignani, in un incontro online che si terrà lunedì 16 ottobre alle ore 17,30.
Che cosa è il sacerdozio cosiddetto “ordinato” : parlando di preti ci si riferisce a uomini selezionati, a cui è stata imposto il celibato obbligatorio. Si tratta di una norma legata all’ordinazione sacerdotale che per la chiesa cattolica, è uno dei più importanti sacramenti. Con questo incontro approfondiamo il tema e il suo aspetto più grave che impedisce la libertà di vivere in pienezza la condizione umana, escludendo completamente le donne, non solo nel sacerdozio ma anche al fianco dei sacerdoti. Non si vuole negare la possibilità di una scelta, ma si evidenzia invece la “pesantezza” di una imposizione. Siamo in accordo quindi con le testimonianze di tanti preti che hanno contestato il celibato, e con il recente sinodo sulla Amazzonia che ha chiesto di abolirlo, ed anche con le posizioni storicamente assunte dalle chiese della Riforma.
Ma vogliamo anche riflettere su cosa può significare vivere una relazione amorosa al di fuori di questa regola che sancisce uno spazio clericale e sacrale ben lontano dal vivere quotidiano. Cosa comporta il divieto di sposarsi che non è divieto di avere una relazione sessuale? Esiste un “amore ordinato”? Una relazione affettiva con una donna nel matrimonio, può impedire la piena realizzazione di una missione? Il libro ci descrive condizioni di vita sofferte, anche dolorose, un vissuto triste che talvolta coinvolge anche i figli ed il tema ecclesiale e pastorale è sempre d’attualità.
Noi donne e uomini dell’ OIVD vediamo queste problematiche anche come discriminazione nei confronti delle donne: è una negazione grave impedire lo sviluppo armonioso di una relazione d’amore tra donne e uomini solo a causa di regole storicamente datate in una organizzazione fortemente maschilista (Concilio Lateranense I°-1123 e II°-1139, Concilio di Trento 1545-1563 ribadite dal Concilio Vaticano II° 1962-1965).
Potrà cambiare questa normativa? C’è chi sostiene che il clericalismo è duro a morire e che l’organizzazione della chiesa cattolica difficilmente riuscirà a modificare questa norma. C’è chi sostiene che è proprio la figura del prete che deve essere abolita per la riscoperta di carismi e ministeri nella comunità dove tutte e tutti, alla pari, vivono la funzione di servizio, come fu nelle prime comunità cristiane.
Vogliamo confrontarci, questa volta non solo da parte delle donne, ma anche di quegli uomini che sono parte delle comunità ecclesiali, in particolare cattoliche, e vogliamo che questa scoperta sia condivisa comunitariamente; ne parleremo, in dialogo con l’autrice, Paola Cavallari, Marco Campedelli, Paolo Cugini in collegamento dal Brasile e Catti Cifatte, e apriremo il dibattito con chi partecipa.
Giancarla Codrignani, bolognese, è una scrittrice, giornalista, politica e intellettuale italiana, impegnata nel movimento per la pace e laicamente di area cattolica, più volte parlamentare della Repubblica. Attiva in varie esperienze di solidarietà e per la pace, è tra le figure più rappresentative della cultura italiana della nonviolenza. Nel 2015 viene pubblicata una sua biografia e nel 2016 un'intervista pubblicata su Radio Emilia Romagna: ‘ Giancarla Codrignani: cerco solo di capire’. Cura anche il blog Vorrei capire dove pubblica articoli su argomenti di ambito internazionali, su donne, sindacati, partiti e molti altro.
Ha partecipato al movimento femminista e ha continuato ad essere coinvolta nelle problematiche di genere nell'amministrazione di Bologna, nell'Associazione Orlando e nel Centro delle donne di Bologna, nel quale è direttrice della testata giornalistica di Server Donne. Scrive su Noi Donne e pubblica saggi e interventi politici su numerosi giornali e riviste anche on-line.
Partecipa ai Gruppi donne delle Comunità cristiane di base ed ha pubblicato diversi testi di riflessione teologica e femminista. E’ socia onoraria dell’OIVD.
Ecuba e le altre, Ed. Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole, Firenze (1994);
L'amore ordinato, Ed. Com-Nuovi Tempi, Roma (2005) riedizione del (2012) editrice del CTI Effatà
Ottanta, gli anni di una politica, Ed. Servitium, Milano (2010);
Stiano pure scomode, Signore, Ed. Cooperativa Libera Stampa, Roma (2013);
Tacete! Ma davvero? : se le donne potessero predicare, prefazione di Luigi Bettazzi, Il pozzo di Giacobbe, Trapani, 2016;
Europa madre e figlia nostra: democratica, ecologica, nonviolenta, Movimento Nonviolento, Verona, 2019
La diplomazia delle donne, Pendragon, Bologna 2020.
Paola Cavallari è scrittrice femminista. Ha insegnato filosofia e storia. Ha conseguito il magistero in Scienze religiose, con una tesi sul pensiero della filosofa Catherine Chalier riguardo il dialogo ebraico-cristiano.
Come responsabile SAE Bologna, ha inaugurato e organizzato dal 2016 le Tavole rotonde interreligiose su religioni e violenza contro le donne, in collaborazione col FSCIRE.
In questa cornice P.C. ha ideato e promosso nel 2019 l’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (O.I.V.D.), essendone diventata presidente fino al maggio 2023, ed oggi ne è presidente emerita.
È socia del Coordinamento Teologhe Italiane.
Per i tipi di Servitium ha pubblicato nel 2016 Tardi ti ho amato, prefazione di A. Casati. Nel 2018 è uscito, da lei curato, Non solo reato, anche peccato. Religioni e violenza sulle donne. Nel 2020 è uscito, sempre da lei curato, Non sono la costola di nessuno, letture sul peccato di Eva. Nel 2022 ha curato Quel divino che si incarna e respira tra donne di differenti religioni, ed. San Leonardo. Per i tipi di Effatà, è uscito nel 2023, da lei curato, Fedi e femminismi in Italia, la profezia delle donne.
Maria Caterina Cifatte (Catti) Genovese, è architetto-urbanista, progettista di riqualificazione del centro storico urbano e dei quartieri periferici, ed è stata dirigente del Comune di Genova. E’ di formazione cattolica, studiosa di teologia femminista, appartiene al Movimento delle Comunità cristiane di base dagli anni ’70, ed in particolare ai Gruppi donne delle CdB, coordinando un gruppo-donne a Genova. Ha sposato nel 1974 Giuseppe Coscione, presbitero e coordinatore della Comunità Carmine di Conversano (BA) e di Oregina di Genova, hanno due figli. Ha curato dal 2000 al 2009 la rubrica Tempi di sororità sulla rivista Tempi di Fraternità ed ha pubblicato con Gabrielli editori “L’autorità delle donne” e “Sensibilità maschili”. Gestisce un profilo di Facebook di comunicazione ed informazione, intitolato “In memoria di lei” a cui partecipano 150 donne. E’ impegnata nell’associazionismo genovese, partecipa a ‘Noi siamo Chiesa Liguria’, è iscritta all’UDI. Dal 2 maggio 2023 è presidente dell’O.I.V.D.
Marco Campedelli. Nato a San Michele Extra (Verona) si occupa di narrazione, teatro, teologia narrativa. Ha conseguito il Dottorato in Teologia a Padova con Aldo Natale Terrin su Poesia e Rito. E’ prete dal 1989. Scrive sulle riviste Rocca e Adista. Con Claudiana ha pubblicato testi su Alda Merini, Dario Fo, Eduardo De Filippo. Della lunga amicizia con Alda Merini, che gli dettava le poesie poi presenti nelle opere della poetessa milanese, ricordiamo che la stessa dedicò a Marco e a Giorgio Gaber la racconta “ La clinica dell’abbandono. Più bella della poesia è stata la mia vita” (Einaudi 2003). Tra i maestri di Teologia Marco si riferisce a Marcelo Barros e José Maria Castillo. Insegna religione cattolica nel liceo ed è stato al centro di una confronto acceso col vescovo Zenti che lo aveva sospeso e poi riammesso all’insegnamento di religione. Insegna anche teologia a Verona e Mantova “Poetiche della narrazione e antropologia del rito”. Il suo lavoro è soprattutto educativo e socio-culturale. Ha scelto la militanza ai margini della chiesa, per una contestazione culturale al potere. E’ stato discepolo fin da bambino del Maestro Burattinaio veneto Nino Pozzo, e continua il suo Teatro Mondo Piccino fondato nel 1923. E’ socio dell’OIVD.
Paolo Cugini ci scrive: “Sono prete della diocesi di Reggio Emilia dal 1995. Dal 1998 al 2013 sono stato missionario fidei donum in Brasile nello Stato della Bahia, come parroco e come professore di filosofia nella Facoltà Cattolica di Feira di Santana. Ho aiutato a fondare l’Associazione Culturale Moringa (ACMOR) che dal 2005 attua in Bahia (Brasile) per la promozione culturale e politica. Ho accompagnato la formazione del Movimento Fede e Politica nelle città di Miguel Calmon e Tapiramutà (Bahia) e del Movimento Moringa nella città di Pintadas (Bahia). Tornato in Italia sono stato parroco di un’Unità Pastorale di cinque parrocchie e con alcuni amici e amiche abbiamo costituito il gruppo cristiani LGBT di Reggio Emilia. Ho fatto parte della Tenda di Gionata e faccio parte dell’OIVD. Dal punto di vista culturale mi sono occupato di temi legati alla filosofia francese del ‘900 e della cultura postmoderna in relazione, soprattutto, al problema della Nuova Evangelizzazione. Su questi temi ho pubblicato libri e articoli in riviste italiane e brasiliane. Attualmente sono in missione in Amazzonia come parroco di una zona missionaria a Manaus e come professore di filosofia e teologia nella Facoltà Cattolica dell’Amazzonia con sede a Manaus.”
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