A un anno dalla scomparsa, un convegno pubblico a Reggio Emilia ricorda la figura di Bruno Segre, storico e filosofo, fortemente impegnato per il dialogo e per una risoluzione nonviolenta del conflitto israelo-palestinese, figura-chiave del dialogo cristiano-ebraico fin dai suoi albori in Italia.
L’Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al Salam - in collaborazione con Avinu, BET.Polo Biblico, Biblia, ISTORECO, QOL, SAE, Sinistra per Israele, Università dell’Insubria-Istituto di Studio Ebraismo Padano - promuove un convegno in ricordo di Bruno Segre (Lucerna, 11 agosto 1930 - Milano, 21 agosto 2023) a un anno dalla sua scomparsa.
La giornata si terrà il prossimo 8 settembre a Reggio Emilia, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, presso la Sinagoga di via dell’Aquila.
«A un anno dalla sua scomparsa, la figura di Bruno ci sembra ancora più importante e necessaria anche per quello che è successo dal 7 ottobre in poi», sono le parole di Brunetto Salvarani, Presidente dell’Associazione Italiana che dal 1991 sostiene il Villaggio di Neve Shalom Wahat al Salam (‘Oasi di pace’ in ebraico e arabo – wasns.org) in Israele.
Dell’Associazione Bruno Segre è stato Presidente dal 1991 al 2007. «Senza dubbio la catastrofe della ripresa, a questo livello, del conflitto tra Israele e Palestina ci fa pensare a cosa ne avrebbe detto. Anche se lo sappiamo: Bruno ha dedicato molta parte del suo impegno alla pace tra Israele e Palestina. L’ha fatto con grande passione, intelligenza e competenza, tra le altre cose leggendo tutti i giorni i quotidiani israeliani».
La giornata intende fare memoria – tenendo aperto uno sguardo al presente e, insieme, al futuro – della complessità della figura di Bruno Segre, impegnato in molteplici ambiti e vicino a diverse realtà, italiane e non.
Si alterneranno così le voci di Piero Stefani (teologo), Gadi Luzzatto Voghera (CDEC - Centro Di Documentazione Ebraica Contemporanea), Sandro Ventura (esperto di dialogo interreligioso), Vera Segre (figlia di Bruno Segre e storica dell’arte), Elisabeth Galvan (Istituto di studi germanici, Roma), Brunetto Salvarani (Presidente Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al Salam), Elza Ferrario (SAE Milano), Giulia Ceccutti (Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al Salam), Gianpaolo Anderlini (QOL), Matthias Durchfeld (ISTORECO), Claudia Milani (docente universitaria, attiva da molti anni nel campo del dialogo ebraico-cristiano), Sr Maria Luisa Gasperi (Suore di Sion), Solange Lasnaud (Superstite della Shoah), Emanuele Fiano (Sinistra per Israele), Erica Baricci (Università dell’Insubria - Istituto per lo Studio dell’Ebraismo Padano), Giorgio Mangini (docente e storico).
A coordinare la giornata Pietro Mariani Cerati (Vice Presidente Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al Salam).
«Sono tante le ‘vie’ per arrivare a Bruno. E tanto grande il suo lascito. La sua figura di ebreo laico, compassionevole e votato al tema della pace, che sapeva guardare sempre al futuro, più che al passato – anche se era molto attaccato alle proprie radici, alla propria vicenda familiare – è quanto mai importante oggi», continua Brunetto Salvarani. «C’è tanto materiale, che potremo approfondire insieme pensando a lui, che ha cominciato a dedicarsi al dialogo cristiano-ebraico proprio agli albori di questo processo, con l’amico Renzo Fabris, subito dopo il concilio Vaticano II».
Info: www.oasidipace.org Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Contatti
Pietro Mariani Cerati (Vice Presidente Amici di Neve Shalom Wahat al Salam)
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