“Dobbiamo essere tutti artigiani della pace, ora, in ogni momento. Ed essere capaci di trasformare il Mediterraneo in un mare di pace”: presente anche il card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per un saluto ai partecipanti al Congresso nazionale di Pax Christi, svoltosi il 4 e 5 settembre ad Assisi, in un teatro di pace per antonomasia, presso la Cittadella della Pro Civitate Christiana.
Oltre 140 partecipanti al Congresso, tra i quali mons. Luigi Bettazzi, già Presidente internazionale di Pax Christi, e tanti altri collegati a distanza. Il card. Bassetti, con l’attuale Presidente, mons. Giovanni Ricchiuti, si è posto sui passi di don Tonino Bello, di don Pino Puglisi e di papa Montini, precursori nella costruzione di un sentiero di pace dialogica nel quale si pone la Chiesa, la comunità cristiana ma non solo: “La pace non è solo una virtù ma uno stile di vita cristiana. Non c’è pace senza una cultura di dialogo”. Un appello – quello del Presidente della Cei – a costruire una pace inscindibilmente intrecciata al dialogo e a cercare il coraggio di sottrarsi alle “grinfie del potere”, alle lusinghe del denaro e al fascino del falso benessere. Affettuoso e riconoscente il saluto a mons. Luigi Bettazzi, presente al Congresso, : “Grazie per quello che fai e soprattutto per quello che sei nella nostra Chiesa”.
Il graditissimo saluto del Presidente della Cei conclude una giornata densa di riflessioni e di confronto. Hanno introdotto i lavori congressuali Roberto Mancini (professore ordinario di Filosofia Teoretica università di Macerata e collaboratore di Mosaico di pace), Nicoletta Dentico (redattrice di Mosaico di pace ed esperta in salute globale), moderati da Riccardo Michelucci (giornalista di Avvenire), cui è seguita una testimonianza di Antonio Caschetto (coordinatore dei programmi italiani del Movimento Laudato Si’).
Cosa vuol dire ripartire dalla cura in un tempo di abuso di potere, di economia finanziarizzata, di tecnocrazia, di dominio mediatico e di fragili e complessi equilibri geopolitici? E quale posto al diritto alla salute delle persone e dei popoli? È tempo di resistenza, questo pandemico, e di ripartenza per ritrovare il respiro delle interconnessioni necessarie. Ma è anche tempo di restituire spazio e protagonismo alla generatività, alla speranza inclusiva e all’amore, quello politico oltre che interpersonale. Perché la creatività e la generatività stessa possono essere le leve da cui partire per superare l’asfissia del capitalismo globale. Le narrazioni e le chiavi interpretative del tempo complesso in cui viviamo, offerte dai relatori, si traducono ora in strade percorribili, in percorsi, in azioni praticabili nei prossimi quattro anni da Pax Christi Italia.
E un pensiero va a padre Tilo, morto sabato, resistente, amico salvadoregno e compagno di strada di Pax Christi Italia, testimone di un grande profeta nonviolento, mons.Oscar Arnulfo Romero.
Al termine dei lavori congressuali sono stati eletti i nuovi consiglieri nazionali del Movimento: Gianna Badoni, Nandino Capovilla, Franco Dinelli, Giovanni Fusar Poli, Mauro Portoso, Renato Sacco, Adriana Salafia, Filippo Severino, Elisabetta Tusset, Viviana Longo, Sonia Zuccolotto.
Pax Christi Italia – Assisi, 6 settembre 2021