È dal momento del suo inizio, nel 2010 , che in Italia siamo attivi nella Campagna Open Shuhada street e sosteniamo i giovani contro gli insediamenti (Yas) di Hebron.

In ogni nostro viaggio di conoscenza in Palestina e Israele un momento decisamente importante sono la visita e gli incontri la Hebron. Il suo centro storico, di straordinaria bellezza, restaurato solo in parte dall' Hebron Rehabilitation Committee, che ha clandestinamente lavorato durante la seconda Intifadah, nel mezzo dei coprifuochi e del divieto israeliano di portare materiale all'interno della città affascina ogni visitatore, ma, sopratutto lo lascia sgomento e indignato per la presenza all'interno di più di cinquecento coloni, che tengono in ostaggio i palestinesi con la protezione dell'esercito israeliano. dove una volta c'era una città e un suk vivo, oggi vi sono negozi chiusi dall'esercito, il vecchio mercato palestinese ha lasciato posto a uno spiazzo dove passa la Shuhada street totalmente occupata dai coloni e dove i palestinesi non possono neppure passare, non solo con le automobili ma neppure a piedi. Sulle saracinesche o porte dei vecchi negozi appariva fino alle ultime elezioni israeliane, la stella di Davide, non come simbolo di persecuzione ma come attestato di proprietà e conquista: "Questa terra è mia per diritto divino", come viene dichiarato dai coloni che si sono appropriati del cuore della città vecchia, facendola diventare una città fantasma. Fino al 1929 nella vecchia città era presente una comunità ebraica, evacuata dall'esercito del mandato Britannico, dopo che vi furono scontri e molti ebrei vennero uccisi (67 ebrei e 21 palestinesi). Gli ebrei coloni presenti oggi non sono i proprietari delle case o della sinagoga presenti nella città, anzi una lettera a firma di discendenti dei vecchi proprietari hanno accusato i coloni di essere dei ladri.
L'accordo di Oslo che prevedeva la presenza dell'autorità palestinese sulle città palestinesi, compresa Hebron. Ma l'accordo è stato modificato nel 97 da un accordo Nethaniau - Arafat, che ha invece visto la città divisa in due una zona 1 e una zona 2, la zona 2 (città vecchia) interamente controllata da Israele, e questo dopo che Baruch Goldestein, colono di Kyriat Arba aveva trucidato decine di palestinesi in preghiera nella moschea di Abramo.
Successivamente si è decisa la presenza di Osservatori internazionali che però per pressioni israeliani hanno ritirato la missione, la sciando i palestinesi in balia dell'aggressività dei coloni e dei soldati israeliani.
Ma tutto questo e molto di più potete leggerlo nel booklet qui allegato preparato da Yas e Kurwe una ong tedesca che come AssoPacePalestina collabora attivamente con i giovani contro gli insediamenti.
Ogni anno viene rilanciata la campagna Openshuhada street, in occasione dell' anniversario del massacro compiuto da Baruch Goldstein il 25 febbraio del 1994, ed ogni anno AssopacePalestina organizza la presenza di due rappresentanti dei giovani di Yas per far conoscere in Italia la situazione di Hebron sotto occupazione militare. Vi sono eventi pubblici, incontri istituzionali, assemblee nelle scuole, sit-in, ed anche dove i giovani non possono essere presenti chiediamo di rendere visibili il sostegno alla campagna facendo foto con il cartello Open Shuhada street, per la cui grafica va ringraziato Roberto Gesuale (AssoPacePalestina di Supino) e che i giovani contro gli insediamenti hanno adottato come loro logo per la Campagna, mentre Livia Parisi (AssopacePalestina Roma)ha girato video sulla resistenza nonviolenta di Yas nel 2012 e che trovate https://www.youtube.com/watch?v=_xt6j8amPQs

Quest'anno la campagna internazionale non è stato possibile realizzarla, ma come AssopacePalestina vogliamo ricordare l'eccidio di palestinesi compiuto il 25 Febbraio dal colono Baruch Goldstein e che la Shuhada street è sempre chiusa ai palestinesi ed è uno dei luoghi dove l'apartheid israeliana trova la sua massima applicazione.
Ricordatela nei vostri social e ovunque.

 


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