La campagna Stop Killer Robots (di cui Rete Pace Disarmo fa parte) è gravemente preoccupata per la ripresa degli attacchi israeliani – in particolare quelli condotti coinvolgendo strumenti di Intelligenza Artificiale – e sostiene gli appelli per un cessate il fuoco immediato e duraturo.

Il 18 marzo il cessate il fuoco a Gaza è stato infranto con una nuova ondata di attacchi aerei da parte di Israele nella Striscia. La campagna Stop Killer Robots è seriamente preoccupata per questa ripresa degli attacchi e sostiene le richieste di un cessate il fuoco immediato e duraturo, nonché la fine di tutte le violazioni – notando, tra gli altri sviluppi, l’emissione di mandati di arresto da parte della Corte penale internazionale per crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro i leader di Hamas e Israele, e la valutazione che Israele sta perseguendo un genocidio e altri crimini internazionali.
Il conflitto a Gaza dal 2023 è stato caratterizzato dall’impiego di strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale e l’automazione nell’uso della forza da parte di Israele, compreso l’uso documentato di “sistemi di supporto decisionale” che elaborano vaste quantità di dati per suggerire oggetti e persone da aggiungere alle liste di bersagli (nonché strumenti per tracciare gli obiettivi). Secondo rapporti pubblici, l‘approvazione umana dei suggerimenti di questi sistemi è stata minima, contribuendo direttamente a danni massicci e devastanti ai civili di Gaza. La campagna Stop Killer Robots è rimasto inorridita da queste pratiche e dalla disumanizzazione digitale ed erosione del giudizio umano che esse comportano. L’ulteriore utilizzo di questo tipo di strumenti nelle ostilità deve essere impedito.
È chiaro che la ricerca della velocità attraverso l’impiego dell’IA nell’uso della forza, l’erosione di un controllo umano significativo e la riduzione delle persone a dei meri “dati” stanno già contribuendo a provocare gravi conseguenze per i civili. Stop Killer Robots è seriamente preoccupata per tutti gli usi della tecnologia che erodono il processo decisionale e il controllo umano e comportano la disumanizzazione digitale nell’uso della forza.
Oltre a chiare norme giuridiche sui sistemi di armi autonome – in particolare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante contenente divieti e restrizioni, che abbiamo sempre sostenuto – tutti gli sviluppi dell’IA e dell’autonomia nell’uso della forza che minacciano la nostra sicurezza, la nostra protezione e la nostra umanità devono essere adeguatamente affrontati attraverso una forte regolamentazione da parte della comunità internazionale, e gli usi inaccettabili devono essere impediti. La tecnologia dovrebbe essere sviluppata e utilizzata per promuovere la pace, la giustizia, i diritti umani, l’uguaglianza e il rispetto della legge, non per avvicinarci a macchine che decidono chi uccidere.

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Armi letali, Mario Gay, dicembre 2024

La pace armata, Paolo Cacciari, dicembre 2023

Nuovi Killer, Claudia Valenti, giugno 2019

 

 


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