Auspicando interventi sovranazionali ma anche crescenti azioni dal basso per arrestare il genocidio del popolo palestinese.
Il Movimento Internazionale della Riconciliazione (M.I.R.), il più antico movimento italiano per la pace e la nonviolenza, esprime ferma condanna sia dell’intollerabile strage di civili e della spietata devastazione della città e del territorio di Gaza, sia delle brutali aggressioni dei coloni e dei continui attacchi militari d’Israele ai Palestinesi anche in Cisgiordania.
“Come organizzazione pacifista e nonviolenta – dichiara il Presidente del MIR Italia Ermete Ferraro – ci siamo costantemente pronunciati per la ricerca di soluzioni non armate, dialoganti e costruttive all’aspro conflitto israelo-palestinese, nella speranza che prevalessero finalmente il diritto internazionale, la mediazione e gli interventi umanitari e d’interposizione civile, così da interrompere il crescendo di violenze e feroci aggressioni alla popolazione palestinese, violandone la libertà, l’autodeterminazione e mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza. Purtroppo appelli sul piano diplomatico e numerose iniziative umanitarie non hanno ottenuto gli auspicabili risultati e perciò la comunità internazionale resta sbigottita spettatrice di un’invasione brutale e di ulteriori e gravi crimini di guerra, cui le organizzazioni sovranazionali non hanno finora dato risposte adeguate”.
Il M.I.R. Italia, da sempre impegnato a prevenire e contrastare le guerre, i terrorismi e ogni violenza e oppressione, esprimere con empatia solidarietà alla resistenza largamente non violenta della popolazione palestinese, vittima da decenni di una politica colonialista e razzista di apartheid ed ora fatta sempre più oggetto di stragi, deportazioni di massa e altri crimini contro l’umanità e il diritto internazionale.
“Nelle iniziative pubbliche cui abbiamo partecipato a livello locale – prosegue Ferraro – abbiamo sempre promosso forme di protesta nonviolenta anche a livello personale e civico, come la denuncia delle complicità, la disobbedienza civile, il boicottaggio commerciale e il disinvestimento finanziario da fondi e progetti di cooperazione col governo israeliano. Oltre a manifestare sostegno e solidarietà verso azioni collettive di sensibilizzazione e sostegno umanitario, come la missione della Global Sumud Flotilla, il M.I.R. Italia continuerà dunque a partecipare alle mobilitazioni in corso (cortei, scioperi, presìdi), ma sollecita anche una ferma azione collettiva nei confronti del governo italiano, che non ha ancora adottato misure concrete per dissociarsi dal genocidio in corso ed interrompere le pregresse collaborazioni (commerciali, scientifiche, sportive e soprattutto militari) col governo israeliano”.
La riconciliazione, che il M.I.R. porta nel suo stesso nome, sarà possibile tra israeliani e palestinesi solo se si ripristineranno verità e giustizia, facendo finalmente valere le ragioni dell’umanità e del dialogo su quelle dell’odio, della violenza sui più deboli e dell’arroganza militarista.
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