Alcuni suggerimenti bibliografici sul tema Fedi e Finanza

Vorrei, oltre il titolo che mi è stato assegnato, definire questo mio intervento come Green economy, not greed economy. Green economy ha un senso di valenza positiva, rivolgendosi nel suo neologismo, a quell'aspetto dell'economia – in cui si esercita anche la funzione finanziaria come mezzo, si badi bene, e non come fine – che ha come scopo la salvaguardia e la cura dell'ambiente (il verde in senso esteso) come vera casa comune del vivere di tutti gli esseri che popolano la terra (in quanto, per chi è religioso: “… e vide che era cosa buona”. Gen 1, 25).

Siamo reduci, grazie alla cosiddetta crisi, da un’assurda sbornia di crescita economica infinita. Si è trattato di un’illusione che ha però creato molte vittime. All’origine di tutto ci sono due aspetti ignorati nelle riflessioni sociologiche e in quelle sull’etica economica: una radicale perdita del senso del limite, fino ad attribuirla nostra stessa vita, e le passioni. Uno sguardo esageratamente materialista e consumista sull’esistenza ci ha costretti a fingere che siamo infiniti e la nostra esistenza terrena illimitata.

Il mondo oggi manifesta in modo inequivocabile squilibri e inuguaglianze. Il ruolo della finanza e dell’economia è divenuto talmente centrale da condizionare le relazioni commerciali internazionali e quelle tra Stati e, ancor più grave, orienta, condiziona l’agire umano in ogni sua sfera.

Il deficit di credibilità di cui soffre il credito cooperativo non è dovuto, solo, ad un deficit etico delle istituzioni bancarie, ma anche a una scarsa consapevolezza etica dei soci/consumatori.

La complessità dell’attuale situazione storica è sotto gli occhi di tutti, coi suoi carichi di incertezza, di sofferenza e di preoccupazioni. I mali del cosiddetto “turbo-capitalismo” – povertà, emarginazione, solitudine, guerre ed esodi di proporzioni inedite – sono ormai ingredienti familiari del nostro quotidiano e rendono la speranza in un futuro migliore merce sempre più rara.

È possibile, in un simile contesto, coniugare l’esperienza di fede – sia personale, sia intesa nel suo farsi istituzione – con la logica economica? È possibile riaffermare, proprio alla luce dell’esperienza di fede, il valore intrinsecamente etico di un’economia al servizio del bene comune?

La finanza Etica

La gestione dei “soldi”, sia personali che di comunità, ha da sempre portato a porsi domande inerenti la redditività, il costo, l'allocazione e le modalità (sia dal versante del risparmio che dell'impiego) delle attività economiche.

Salvatore Di Giacomo nacque a Napoli il 12 marzo 1860. Appassionato fin dalla giovinezza allo scrivere venne indirizzato dalla famiglia agli studi scientifici e bravamente frequentò con profitto i primi tre anni della Facoltà di Medicina.

Seminario del 28 Maggio 2016 a Roma: relazione introduttiva per stimolare un confronto tra i partecipanti


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