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Amore, amicizia e fratellanza. Alcuni spunti del grande poeta rivolti agli studenti che hanno finito l'anno scolastico.

Ora che la scuola è finita (l’ultima fatica rimane l’esame di stato) anche per noi insegnanti comincia il tempo del riposo. Sono giorni che cerco un luogo simbolico da cui guardare l’animo dei ragazzi: i loro desideri, le loro paure, le loro fatiche, il loro bisogno di emancipazione dai codici etici della società degli adulti, che si porta addosso la responsabilità di quello che succede fuori dalle aule scolastiche: guerre, violenze, ingiustizie, inimicizie, deportazioni, pulizie etniche, repressioni del dissenso.

  (a proposito dell’affermazione che Israele starebbe facendo il lavoro sporco per tutti noi)

Caro Cancelliere Merz, a proposito dell’affermazione da Lei fatta nel corso del G7 in Canada, Israele il lavoro sporco, anzi sporchissimo, lurido, direi, lo sta già facendo da quasi due anni nella Striscia di Gaza, con lo sterminio e le deportazioni di massa e anche in Cisgiordania (con la creazione di nuovi insediamenti abusivi per i coloni, l’espropriazione delle abitazioni di cittadini palestinesi e con fucilate e detenzione amministrativa per chi protesta), e ora ha iniziato a farlo anche contro la repubblica dell’Iran, che pur essendo governata da un regime che a me fa orrore, è pur sempre uno Stato sovrano.

Mi colpisce come dallo schieramento governativo si assuma l’esito dei referendum appena svolti come una definitiva sconfitta dei quesiti posti ed una conferma della loro inattualità solo perché sancita non da un dibattito franco sui contenuti, ma dalla indebita pressione esercitata per disertare le urne. Una prova – quest’ultima – più di debolezza che di capacità di stare in un confronto in campo aperto che segni una strategia su lavoro e cittadinanza come la CGIL ha proposto in auspicabile discontinuità con tutta la politica per i prossimi anni.

Navi. Nubi di fumi tossici ogni giorno sopra Napoli, emessi dai traghetti fermi in porto: livelli molto superiori a quelli consentiti dall’organizzazione mondiale della sanità. Lo rileva un monitoraggio effettuato da Axel Friedrich, esperto di inquinanti dell’aria, con Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, e diversi componenti dell’associazione ambientalista tedesca NABU.

Fermiamo il genocidio!

A seguito della lettera diffusa dai docenti del Liceo Galfer di Torino "Rompiamo il silenzio su Gaza!", docenti, studenti, genitori di numerose scuole torinesi si sono riuniti in assemblea il 28 maggio 2025 per dire “Basta! Fermiamo il genocidio”. Oggi, 5 giugno 2025, portiamo in piazza la richiesta, condivisa per acclamazione, al governo italiano di rompere subito le relazioni diplomatiche, economiche e politiche con Israele.

Demonizza il dissenso, elemento strutturale e vitale della vita democratica, e colpisce categorie di persone additate ingiustamente come una grave minaccia per la collettività.

Cari amici, possiamo dire che la Pentecoste, detta laicamente, è la festa delle parole, del linguaggio, della comunicazione. In vista della comunione. Ossia la festa di quelle realtà che oggi, forse più di una volta, rischiano di essere strumenti di disprezzo, di esclusione, di violenza, oltre che di manipolazione e di inganno. Con le parole, sappiamo, si può uccidere oppure si può promuovere la vita.

Nella sottovalutazione della sinistra nazionale e di una dirigenza UE assorbita dalle pretese di riarmo cresce una propaganda per il ritorno del nucleare sostenuta da impegni istituzionali e da schieramenti sempre più insistenti. Non è più solo la presunzione di azzerare i referendum 1997 e 2011 da parte di Pichetto Fratin, Salvini e Meloni o la pretesa delle lobby nucleariste operanti a Bruxelles a rompere il silenzio: ormai da più parti risuona la grancassa della inevitabilità di una transizione energetica fondata sull’atomo.

La diagnosi è arrivata inaspettatamente a marzo del 2022 e da allora facciamo i conti con questo intruso nella nostra famiglia e nella nostra vita di coppia, a distanza di tanti anni dall’inizio della nostra storia insieme. Raccolgo qui alcune esperienze vissute in momenti diversi, piccole storie senza pretese che raccontano questa vita a tre.

Un genitore che ascolta, legge, prende visione di Martina uccisa a 14 anni a colpi di pietra dall'ex fidanzato, penso debba avere coraggio e coerenza sufficienti per non guardare da un’altra parte, per non licenziare questa infamia con la certezza inossidabile che non accadrà mai nella sua famiglia, perché vittime e carnefici stanno dall’altra parte della strada.

Viva il due giugno festa della Repubblica Italiana, 
grazie di cuore alla maggioranza dei cittadini italiani.


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