Da venerdì 4 a domenica 6 Ottobre 2019, si è svolto a Bari, la 9° edizione del meeting nazionale del volontariato di Save The Children.
Nel corso della mattinata di domenica 6, sono emersi due spunti molto significativi per la realizzazione del bene comune: il primo lo ha evidenziato Marco Ranieri di Bari, rappresentante legale dell’associazione “Farina080”, fondata con tre amici, e al cui interno è stato avviato il progetto “Avanzi popolo 2.0”.
Questo progetto prevede il recupero del cibo avanzato dalle diverse attività di distribuzione e di ristorazione, convegni, matrimoni e varie feste, ma anche donazioni da parte di ognuno di noi. Tutto quello che viene raccolto è distribuito sulla base di un preciso programma, alle Caritas parrocchiali e a tutte le persone in difficoltà economica.
Gli addetti al recupero del cibo avanzato, sono volontari, per lo più giovani che si muovono per le vie di Bari, con qualsiasi mezzo, soprattutto con i pattini. Domenica mattina, 6 ottobre, alcuni volontari partecipanti al meeting, hanno aiutato la volontaria del progetto “Avanzi popolo 2.0”, a portare il cibo alla mensa della Parrocchia San Francesco.
Marco Ranieri ha fatto notare che questo progetto è assimilabile a ciò che è diventata “l’economia circolare”. L’economia circolare si inserisce in un sistema economico capace di auto- rigenerarsi, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche quando una congiuntura negativa ha originato, per esempio,uno shock che ha incrementato il tasso di disoccupazione, facendo perdere alle persone l’accesso ai beni primari, causando malnutrizione,soprattutto per i bambini.
Il progetto “Avanzi popolo 2.0” è quindi una tecnica di auto-rigenerazione dallo shock che ha causato la recessione.
Marco Ranieri per l’attuazione di questo progetto è stato nominato “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana”. Il medesimo riconoscimento è stato conseguito da Rosario Esposito La Rossa, colui che a mio avviso ha evidenziato il secondo spunto per realizzare il bene comune. Fondatore di “La scugnizzeria”, un’associazione con sede a Napoli nel quartiere “scampìa”. I volontari di questa associazione si adoperano al recupero di quei bambini trascurati dai genitori, poiché i genitori in questione si “occupano” di spacciare stupefacenti o prostituirsi, spesso e volentieri tra le mura domestiche. All’interno della “scugnizzeria” è stato avviato il progetto “spaccio di libri”, ossia la raccolta di libri di vario genere per permettere ai bambini di studiare e formarsi sotto “la protezione” di Rosario e dei suoi volontari.
Quest’anno Save the Children festeggia il suo centenario di fondazione. Nel corso della prima giornata del meeting, Raffaella Milano, direttrice “Programmi Italia-Europa”, ha presentato il suo libro dal titolo “I figli dei nemici” . Questo libro ripercorre la storia della fondazione di Save the Children dal 1919, anno in cui Eglantyne Jebb, decise per l’appunto di “salvare i figli dei nemici”, ovvero i bambini austriaci e tedeschi che a causa dell’embargo, al termine della 1^ guerra mondiale nel 1918, stavano morendo di fame. Una copia di questo libro è stata donata da Federica Testorio, capo unità-volontari, a Rosario Esposito La Rossa, per la sua “scugnizzeria”.
La seconda giornata del meeting ha visto impegnati i volontari, divisi in quattro gruppi, in attività di riqualificazione dei locali di alcune scuole di Bari. Il gruppo in cui sono stato inserito, è stato assegnato alla succursale plesso “G.Falcone”, dell’Istituto comprensivo “A.Gabelli”, nel quartiere “Catino” in Bari. In questa scuola sono stati pitturati,con colori vivaci, le mura delle aule di scienze e di sostegno,utilizzate dai ragazzi della scuola media inferiore. All’interno della scuola, il gruppo a cui appartenevo, è stato ulteriormente suddiviso, alternandosi alla pittura delle suddette aule,oppure partecipando ad un laboratorio dell’associazione “Kreattiva”, composta da esperti in comunicazione e da psicologi, specializzati nel recupero dei minori a rischio. Le due esperte, Rosalba e Gisella, hanno posto l’attenzione sul saperci relazionare con gli altri riconoscendo noi stessi , il nostro essere, dai propri nomi di battesimo, perché il nome individua esplicitamente la persona, ma anche alla trasformazione che il nostro animo e il nostro cuore fa su determinati vocaboli, spesso utilizzati nella nostra vita.
Il meeting si è concluso con i saluti di Daniela Fatarella, che dal prossimo 1 Gennaio 2020, sarà la nuova direttrice generale di Save the Chidren Italia, succedendo a Valerio Neri che ha ricoperto tale carica dal 2006. Valerio Neri ha preso commiato da STC e annunciato quest’avvicendamento, nel pomeriggio della prima giornata del meeting.