Preghiera per la 103.ma Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato (15.1.2017)
Ispirata dal Messaggio di Papa Francesco, datato 8.9.2016
O Dio Padre degli orfani, dei piccoli e dei deboli,
prostrati alla tua presenza riconosciamo nella fede che il fenomeno migratorio fa parte della storia della salvezza. Tu, infatti, ci hai dato il comandamento di amare il forestiero: “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto” (Es 22,20).
Le migrazioni sono un segno dei tempi che parla della tua opera provvidenziale nella storia e nella comunità umana in vista della comunione universale. Nessuno è straniero nel tuo popolo santo, la Chiesa, che abbraccia “ogni nazione, razza, popolo e lingua” (Ap 7,9).
O Signore nostro Gesù Cristo, Dio fatto uno di noi,
tu ti sei identificato con i più piccoli e i più deboli affermando: “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” (Mc 9,37), evidenziando anche la responsabilità di chi va contro la misericordia:
“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare” (Mt 18,6).
Tu ami con affetto di predilezione i fanciulli migranti che sono molto vulnerabili perché,
mentre si affacciano alla vita, sono invisibili e senza voce, privati dei documenti a causa della precarietà che li nasconde agli occhi del mondo, facili preda degli sfruttatori che bruciano il loro futuro, abusando della loro innocenza, trasformandoli in oggetto di violenza fisica,
morale e sessuale, che lascia in loro dei segni quasi sempre indelebili.
Dona il pentimento del cuore agli approfittatori corrotti e senza scrupoli che,
accecati e sedotti dal guadagno rapido e facile, sfruttano tante bambine e bambini,
avviati alla prostituzione o presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza,
forzati alla fuga da conflitti, violazioni dei diritti umani, corruzione, povertà, squilibri
e disastri ambientali, persecuzioni, col rischio drammatico di ritrovarsi soli e abbandonati, condizioni che li rendono dipendenti fisicamente e psicologicamente.
O Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio,
illumina la mente e infiamma il cuore di ciascuno di noi perché ci prendiamo cura dei migranti minorenni, fanciulli indifesi in quanto minori, stranieri e inermi, indigenti e privi dei mezzi di sopravvivenza, con basso livello di alfabetizzazione, ignari delle leggi, della cultura e spesso della
lingua dei Paesi ospitanti, forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari. Serviti di noi perché siano riconosciute le esigenze uniche e irrinunciabili dell’età infantile: il diritto a un ambiente familiare sano e protetto dove poter crescere sotto la giuda e l’esempio di un padre e di una madre; il diritto-dovere a ricevere un’educazione adeguata, nella famiglia e nella scuola, dove i fanciulli possano crescere come persone e protagonisti del futuro proprio e della rispettiva nazione; il diritto a giocare, ovvero ad essere bambini.
Donaci il coraggio apostolico perché con i fatti e le parole testimoniamo la preziosità della vita di ogni persona, particolarmente dei minori migranti, da difendere e proteggere, trattandoli con infinita tenerezza nel rispetto assoluto della loro dignità, riconoscendo
e accogliendo il Signore Gesù presente in ciascuno di loro.
Anima della Chiesa e ispiratore della preghiera, rendici capaci di lavorare in rete con le istituzioni civili per proteggere i minori da svariate forme di abuso, attuando collaborazioni sempre più efficaci e incisive, assicurando interventi tempestivi e capillari. Sprona i responsabili della cosa pubblica - chiamati a salvaguardare il bene comune nazionale coniugandolo con il dovere di risolvere e di regolarizzare la posizione dei migranti minorenni - a lavorare per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi migranti, adottando politiche di accoglienza, di assistenza e di inclusione, in vista del loro reinserimento sociale, avendo un’attenzione particolare verso i migranti minorenni che si trovano in stato di irregolarità o vengono assoldati dalla criminalità organizzata.
Fa’ che questi nostri fratelli più piccoli non siano più destinati a centri di detenzione né vengano arrestati, in modo tale che non siano più esposti ad abusi e violenze di vario genere.
Avvocato e difensore dei piccoli, assisti i governanti dei Paesi d’origine e di quelli d’accoglienza, perché adottino procedure nazionali e piani di cooperazione concordati
in vista dell’eliminazione delle cause dell’emigrazione forzata dei minori.
Dono pasquale del Risorto, principe della pace, incoraggia l’impegno dell’intera Comunità internazionale ad estinguere i conflitti e le violenze che costringono le persone alla fuga, affinché a tutti a tutti sia garantito l’accesso allo sviluppo autentico,
che promuova il bene integrale dei bambini, speranza dell’umanità.
O Santa Famiglia di Nazareth di Gesù, Giuseppe e Maria,
veglia e accompagna il cammino dei minori migranti, delle loro famiglie,
delle comunità civili ed ecclesiali.
Amen. Alleluia!