Se canti non muori: oltre il virus dentro la realtà è un libro collettivo, un Reportage dal profondo dell'abisso che ha inghiottito molti di noi tra fine febbraio e fine aprile (e ancora continua lo strascico e le conseguenze a lunga gittata: vaccini, App Immuni, scuola a distanza ecc.).
Il libro è un “mosaico di pace”, come è scritto nel retrocopertina, un “diario di una guerra sotterranea e quasi sottocutanea, ma alla fine vince l'amore per la bellezza, per la realtà, per la poesia, per l'incanto oltre lo sgomento”. Qui troverete Ilaria, Sara, Elena e altre “sorelle” del Barbieri (un omaggio al femminino che irrompe nella storia e riscatta e vince la morte): pagine di vita in cui il lutto anche personale (una poesia e un testo di una canzone scritte dall'autore per la madre che ha perso la vita nel cuore della pandemia), l'insurrezione, il canto e le parole vive si intrecciano con quadri a colori di Sara Vitale e Elena Ambrosi. Un mosaico di pace che deve molto al blog La bottega del Barbieri, blog con il quale l'autore collabora, e di cui ripubblica alcune interviste di approfondimento a David Quammen, autore del libro Spillover (2014, ripubblicato in questi giorni da Adelphi), ma anche un'intervista a Francesco Macario, segretario di Rifondazione Comunista di Bergamo e poi altri spunti di Vito Totire, che annuncia la fondazione di un'Associazione di epidemiologia critica, e poi i contributi di Santa Spanò, Gianluca Ricciato, Antonio Carletti su cultura cattolica e calvinismo, e poi rimandi frequenti a Ivan Illich dall'inizio alla fine, e una prefazione e un contributo di Antonio Fiscarelli, senza dimenticare la poesia Pregare è pensare di Enzo Cordasco.