Il romando di Angelo e di altri socialisti "vestiti di povertà" (Angelo M.Maddalena, Tipografia Samperi, Autoproduzioni, dicembre 2020 - Per ordinare copia del libro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Il romanzo scritto da Angelo Maddalena è un racconto. La storia di suo nonno, Angelo Di Gregorio, si intreccia con altri nomi e figure in una Sicilia che lotta, che soffre, che resiste. L'autore propone il risultato di un capillare lavoro di ricostruzione della memoria storica e politica, contestualizzata nel tempo - sia a inizio secolo - e nello spazio - il luogo, Pietraperzia, è protagonista perché molte citazioni riportano espressioni tipiche della Sicilia e della locale popolazione. Angelo Maddalena non ha mai conosciuto il nonno ma si è avventurato nella ricostruzione della sua storia e di tanti altri socialisti, sognatori e resistenti nello stesso tempo, che sono stati protagonisti di un resistenza vera e propria. In una terra, la Sicilia, che di resistere ha sempre avuto bisogno. La memoria personale e familiare è corredata da documenti, date e nomi e arricchita di personaggi di vario calibro e vari profili. Tra tutti, spicca Sandro Pertini. Protagonista vera nel romanzo è la povertà, una terra di contadini e di lavoratori, di pensatori e utopisti, di cantastorie.Con un grande sogno che, tra guerra e Spagnola, tra campi e diritti, va rivendicato a voce alta: la libertà.
"Agitatevi con calma potrebbe essere una spinta per l'oggi, un presente in cui sembra che sia diventato quasi un peccato 'agitarsi', nel senso di muoversi sia fisicamente sia mentalmente...": nella postfazione l'autore offre dati sulle fonti, fotografie a corredo, note importanti per comprendere meglio il racconto e ne traccia una bozza di programma spirituale e politico. il libro si rifà a un monito di Gramsci ai giovani: "Agitatevi perchè abbiamo bisogno del vostro entusiasmo"..."Siate vigili, attenti, non mollate l'attenzione verso quello che vi succede incontro...". E noi facciamo nostro l'invito rivolto ai giovani. E meno giovani.