In un clima solidale, la festosa parata ha visto sfilare in rassegna con i loro stendardi gli amici di Baobab Experience, della Campagna “Ero straniero”, di Assopalestina, di Banca Etica, di Un ponte per..., di Greenpeace, di Arci, del Movimento Nonviolento, di Emergency e tanti altri, accompagnati dalla musica della Banda Murga Sincontrullo. Presenti anche il deputato Giulio Marcon e il Senatore Massimo Cervellini che hanno preferito questa parata civile piuttosto che quella militare ai Fori Imperiali. L’iniziativa è stata promossa dalla Campagna “Un’altra difesa è possibile” (sostenuta da 6 Reti del mondo della pace, del servizio civile, del disarmo e della giustizia), insieme con Un ponte per … e il Movimento Nonviolento.

Il 2 giugno è il compleanno della Repubblica, nata da mamma Resistenza (che fu un movimento prevalentemente civile e popolare antifascista e antinazista) e da papà Referendum (arma civilissima fatta di seggio, scheda, matita, che per la prima volta in Italia usarono anche le donne). La vera parata è dunque quella del popolo sovrano, della società civile, che vuole manifestare e vivere i valori fondamentali della Costituzione, patto comune nel quale tutti gli italiani si devono riconoscere.

Il lavoro, i diritti inviolabili, la dignità sociale, l’autonomia locale, l’uguaglianza, la giustizia, la libertà, la cultura, il paesaggio, l’asilo per gli stranieri: sono i dieci principi che precedono e riempiono di sostanza l’undicesimo fondamento della nostra Carta, il ripudio della guerra. “E’ stata una bella festa, che ha mostrato quante pratiche positive e nonviolente siano già in atto, ed ha saldato un’alleanza tra il movimento pacifista e quello dell’accoglienza, della solidarietà, dei diritti. Difendere l’umanità, salvare le vite è l’obiettivo comune – dice Martina Pignatti Morano, presidente di Un ponte per… – C’è richiesta politica di una altro 2 giugno per rilanciare proposte e denunce dell’area pacifista e fin da oggi convochiamo la festa della Repubblica disarmata del 2018”.

Nella stessa giornata si è svolto un altro significativo evento. La Presidente Laura Boldrini ha ricevuto nell’Aula di Montecitorio centinaia di ragazze e ragazzi del Servizio Civile nazionale. Questo incontro con il servizio civile, l’Italia solidale, si svolge regolarmente da qualche anno, è ormai nel calendario delle iniziative istituzionali della Camera.

“Il servizio civile ha manifestato tutte le sue potenzialità – dice Licio Palazzini, Presidente della CNESC, la Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile – Il 2 Giugno arriva dopo l’entrata in vigore della legislazione sul Servizio Civile Universale, ma anche dopo le provocazioni sulla leva obbligatoria e il solito conflitto di alcune Regioni, tanto per dire che l’impegno a chiedere al Governo che sia coerente con le finalità della riforma è essenziale. Un servizio civile che sia uno dei pilastri della legge per la difesa civile”.

Dopo il 2 giugno, la Campagna “Un’altra difesa è possibile si è data l’obiettivo di premere sulle Commissioni prima e quarta della Camera (Affari costituzionali e Difesa) per ottenere la calendarizzazione e l’avvio della discussione parlamentare sulla Legge per l’istituzione del Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta. “I temi della sicurezza e della difesa sono al centro dei programmi di tutti i partiti. Con la nostra proposta legislativa offriamo una soluzione coerente con la Costituzione – dice Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento –. Il nostro obiettivo politico è quello di diminuire le ingenti spese militari e spostare risorse sulle forme già in atto di difesa nonviolenta, come il servizio e la protezione civile, accoglienza, integrazione, cittadinanza. I nemici da battere sono la paura, la guerra, le armi. La difesa è sempre legittima se civile, non armata e nonviolenta”.

 

Info: www.nonviolenti.org


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