Resistere dal latino re e sistĕre: fermarsi ripetutamente, dunque, non scendere a compromessi. E Sophie Scholl ha resistito, fino all’ultimo, non abdicando mai alle proprie idee.
Ne “Sophie Scholl. La forza della debolezza”, pubblicato da Effatà Editrice, l’autrice, Giulia Paola di Nicola introduce il lettore alla vicenda di una ragazza tedesca, Sophie Scholl, che si dissocia dal potere nazista e si unisce a la Weisse Rose, Rosa Bianca, un gruppo composto prevalentemente da ragazzi, accomunati da ideali di pace e di libertà, nonché da un anelito di verità. Due gli elementi della narrazione che inducono alla riflessione: la forte personalità della giovane donna e l’esperienza atipica de “La Rosa Bianca”. Sophie, infatti, si pone domande, interroga i grandi classici della letteratura e della filosofia, lei stessa dirà che, mentre le sue coetanee trascorrevano il tempo fuori casa, lei era impegnata a leggere Sant’Agostino. Non da ultimo il carattere pacifico dell’attività de “La Rosa Bianca”, in controtendenza con le esperienze dell’epoca. Un gruppo di amici, di spiriti integri, uniti dal comune desiderio di cambiare radicalmente la società, sacrificando la propria stessa vita.