Proprio in questi giorni, trent’anni fa, nell’agosto del 1993, si teneva Mir Sada (Pace subito), un tentativo di interposizione nonviolenta tra le parti in conflitto nella guerra scoppiata l’anno prima nella ex-Jugoslavia.

Quella marcia, pur tra tutte le contraddizioni e le problematicità che si manifestarono durante il suo percorso, fu una iniziativa inedita e mai più ritentata in quella forma e con quella organizzazione. Tuttavia, da quella vicenda nacque un intero mondo, un modo di pensare, delle pratiche di scelte politiche e di solidarietà, che hanno tenuto e sono cresciute negli anni in proposte e fondatezza. Parlarne oggi, con una ulteriore situazione di guerra in Europa, nell’Ucraina invasa e devastata dall’occupazione militare russa, (nel quadro di un continente pieno di tensioni e con le braci balcaniche mai spente) potrebbe essere anche un momento di riflessione sulle strade intraprese dal movimento per la Pace più in generale.
Da quell’esperienza nacque un libro, scritto assieme a Roberto Cucchini, “La Forza lieve”, editato allora da La Meridiana, nel quale raccontavamo quello che era accaduto in quei giorni, e successivamente le tante iniziative sorte a Brescia, la cui storia è proseguita, significativamente, fino ad oggi. Il libro è fuori catalogo da lustri, ne ripropongo qui l’introduzione:
https://mimmocortese.wordpress.com/2023/08/06/mir-sada/?fbclid=IwAR3n_mARsdr2KcVC4lUBbMCFtBxPqHB2uuTTMy2RTF6pJUsMzU0Y_bVHPpg


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