Il contributo dell'antimafia sociale e della nonviolenza alla pace in Colombia, a cura di Cristiano Morsolin, ed. Antropos Ltda, 2017

Non è un libro recente, è vero. Cristiano Morsolin, nostro prezioso collaboratore, me ne ha fatto dono in occasione di un incontro da noi - redazione di Mosaico di pace - organizzato nell'ambito di Eirenfest. E così voglio, in poche parole, lasciarne traccia nel nostro sito. Cristiano è un attento conoscitore della realtà latinoamericana e in particolare dei diritti umani (e delle loro violazioni) in Colombia dove vive dal 2001. 

Il libro è un excursus intrecciato di difficili capitoli di storia dell’America latina - fatta di narcotraffico, di terrore, di violenze, di conflitti – e di percorsi intrapresi e rilanciati di testimoni nonviolenti, osservatori e cooperatori internazionali, di antimafia e di resistenza. L’autore raccoglie testimonianze, appunta nomi e date, ricostruendo così una storia di possibile alternativa nonviolenta alla mafia transoceanica. Nel difficile contesto colombiano, “questo libro – scrive Morsolin nella sua introduzione – si pone l’obiettivo di narrare alcune azioni e strategie antimafia che uniscono la lotta contro la corruzione e le mafie alla difesa dei diritti umani, sociali, economici e culturali”. Nei cinque capitoli, si parla e si racconta i pericoli che affrontano i difensori dei diritti umani, la guerra sporca del paramilitarismo in Colombia, il ruolo della Chiesa nel Paese e, non ultimo in ordine di importanza, il ruolo delle donne nella lotta in favore dei diritti del lavoro, sindacali, ecologici.


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