Alcuni giovani dell'Agesci hanno scritto preghiere ispirate ai testi di don Tonino "A Maria, donna dei nostri giorni". Ringraziamo gli autori per averle condivise con noi.
Maria è la figura di mia madre che mi ha concepita a sedici anni.
È cresciuta con la scelta presa di diventare mamma, ma mai interiorizzata. Essere madri è una missione ardua e complicata che tutte le donne devono avere la possibilità di scegliere! Maria, come mia madre, ha preso un impegno, lo ha portato a termine, ma la consapevolezza l’ha acquisita solo quando suo figlio non c’era più.
Ha affrontato da sola questa difficoltà, di allevare un figlio, una gravidanza che forse per la sua vita avrebbe voluto rimandare. Il suo eccomi non è consapevole. Maria donna della incoscienza!
Il trauma subito probabilmente lo ha trasferito, così come mia madre! Lei è cresciuta con me e ancora oggi non ha consapevolezza di essere madre, ma è rimasta figlia!
Rivolge il suo sguardo alla sua famiglia di origine ed io per lei sono solo un dovere!
Maria, donna del dovere!
Considerando l’esperienza dell’essere madre, oggi, potremmo dire che il legame indissolubile tra madre e figlio, richiede impegno, rinnovo, presenza, coscienza di trasferire tutto, non solo l’indicibilità!
Un figlio deve conoscere le debolezze di una madre, affinché nessun cambiamento possa spaventarlo, ma arricchirlo. Questo è educare alla vita, missione di ogni madre al mondo! Ha trasferito le emozioni che ha provato. Ha reso autonomo suo figlio, libero di andare in giro a sollecitare animi. Mi piace pensare che gran parte di quanto trasferito nel corso dei secoli, sia frutto anche dell’educazione amorevole ed incosciente che sua madre gli ha dato.
Rosita Montanaro, Noci 2