Alcuni giovani dell'Agesci hanno scritto preghiere ispirate al libro di don Tonino "Maria, donna dei nostri giorni". Ringraziamo gli autori per averle condivise con noi.
Ti ho sempre vista come la donna dell’eccomi, come la prima grande donna “estote parati” della storia, del mondo. Oggi, dopo questa esperienza mi viene chiesto di rivolgermi a te. Lo voglio fare staccandoti dall’immagine di donna, poiché tu Maria sei in ogni essere umano (donna o uomo che sia) che di fronte alle scelte della sua vita, è chiamato a rispondere, … magari con un eccomi! Continuo poi, scegliendo per te, una parola che non ha il sapore “dell’essere pronto” ma al contrario del fermarsi: inciampo. Quindi non più soltanto donna, ma tutti (di cui tu sei custode) non più il tuo sì ma il tuo “forse”. Perché se dire sì a una chiamata è difficile, lo è molto di più portarlo avanti.
A te, che la scelta dell’essere “madre di Dio” non ha procurato solo gloria ma anche dubbio e tanto dolore, chiedo di essere custode dei momenti di inciampo miei e di ogni essere umano, affinché questi momenti non siano “il punto di non ritorno”, la pietra da metterci sopra, bensì la roccia da cui, con uno slancio di coraggio, compiere il salto della ripartenza.
Stefania Peluso, Racale 1