Ci è mancato don Cesare Massa, di Vercelli. Quando fui nominato Presidente di Pax Christi Italia, lo trovai nel piccolo numero di membri col desiderio di dar vita a una apertura della Sezione italiana, allora orientata da un Segretario, un  industriale toscano che la vedeva come un appoggio alla Democrazia cristiana, in particolare ai suoi settori più conservatori.

Cesare Massa era allora Professore di filosofia in un Liceo di Vercelli. Il piccolo gruppo di Vercelli ci diede anche l’Economo nazionale Gianni Valerio, mentre Giuliana Bonino di Ivrea iniziava il suo servizio di Segretaria nazionale. Il Piemonte era già stato allertato da due Routes internazionali, nel 1956 e nel 1964, e da Routes regionali. Quella del 1964 – con 608 partecipanti – aveva attraversato con diversi percorsi la Regione, salendo poi al Santuario di Oropa (dove rimane un pilone commemorativo) e concludendosi a Vercelli. Cesare Massa  era con noi quando, nell’autunno del 1968, a Bergamo nella Canonica di don Cesare Bonicelli (poi divenuto vescovo di S. Severo e, in seguito, di Parma) si decise di iniziare l’anno con una Marcia della pace (e la prima, in quel 31 dicembre 1968, fu da Sotto il monte – dove ci parlò Padre Turoldo – a Bergamo, con la Messa di mezzanotte presieduta dal vescovo mons. Gaddi).

Cesare Massa, che aveva presieduto nel novembre 1973 l’assemblea di Torino dei “Cristiani solidali coi popoli dell’Indocina”, assunse anche l’impegno di Direttore responsabile del Bollettino di Pax Christi quando, nel 1976, questo acquistò un carattere maggiormente pubblico. Massa rimase un amico – e fu poi nominato, insieme a me, “membro onorario” – anche quando non potè più accompagnarci attivamente preso dai molti impegni, soprattutto in seguito alla sua ordinazione sacerdotale, come si suol dire, da “vocazione adulta”. Ma aveva mantenuto l’amicizia con Luis Ter Steeg, un olandese molto vicino al Presidente internazionale, il Card. Alfrink Arcivescovo di Utrecht: Luis e la moglie Maria sono ritornati più volte a Vercelli, anche per Conferenze. Personalmente avevo mantenuto il contatto con lui, partecipe della spiritualità Jesus Caritas (quella di fr. Carlo de Foucauld e dei Piccoli fratelli), con una casa nel Biellese, a Bose di Magnano, poi divenuta sede della Comunità, appunto di Bose, fondata da Enzo Bianchi. Don Massa era divenuto, nella piccola Chiesa al centro di Vercelli, il Padre spirituale di quanti volevano compiere un cammino di spiritualità. Ed aveva mantenuto l’amicizia con Pax Christi, partecipando attivamente, ad esempio, alle iniziative di commemorazione della grande  Route. L’abbiamo visitato più volte, in questi ultimi tempi, rinsaldando la testimonianza della sua amicizia. Ora preghiamo per lui.


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