In questi giorni sta raccogliendo firme in tutto il mondo una lettera aperta a papa Francesco (partita dalla Repubblica Ceca, dall’Austria, dalla Germania, dalla Società europea per la ricerca teologica) che dice così:
“Caro e stimatissimo papa Francesco,
le tue iniziative pastorali e la loro fondazione teologica sono oggi sottoposte a un veemente attacco da parte di un gruppo nella Chiesa.
Con questa lettera aperta noi ti vogliamo esprimere la nostra gratitudine per la tua coraggiosa e teologicamente ineccepibile leadership pontificale. In poco tempo tu sei riuscito a rinnovare la cultura pastorale della Chiesa cattolica romana in fedeltà alle sue origini in Gesù. La gente ferita, la natura ferita vanno dritte al tuo cuore, Tu vedi la Chiesa come un ospedale da campo sul ciglio della vita. Al centro della tua preoccupazione c’è ogni singola persona amata da Dio. Nell’incontro con gli altri la compassione e non una angustiante interpretazione legalistica della legge deve avere l’ultima parola. Dio e la sua misericordia caratterizzano l’impostazione pastorale che tu vorresti per la Chiesa. Il tuo sogno è di una Chiesa madre e pastora. Noi condividiamo il tuo sogno. Ti preghiamo di non allontanarti dal cammino che hai intrapreso e ti assicuriamo il nostro pieno sostegno e la nostra costante preghiera”.
Tutti possono firmare questa lettera, andando sul sito www.pro-pope-francis.com
Scrivono alcuni tra i primi firmatari
Tomáš Halík, filosofo e teologo ceco, vincitore del Premio Templeton nel 2014: «Io vivo in una parte del mondo fortemente secolarizzata, dove la figura tradizionale della Chiesa spesso rassomiglia a “una valle di ossa aride” (Ezechiele). Qui la voce profetica di papa Francesco sparge uno spirito rinnovato e una speranza in molte menti e cuori».
Charles Taylor, filosofo: «Sì, il mio entusiasmo per papa Bergoglio nasce dalla sua posizione coraggiosa che veramente mette il Vangelo al centro del suo insegnamento e che significa insegnarci a uscire fuori a quanti sono nel bisogno».
Dom Erwin Krautler, vescovo cattolico a Xingu (Parà, Brasile): «I poveri, gli indigeni, gli esclusi in Brasile ringraziano ogni giorno Dio per papa Francesco che conosce da vicino la realtà latino-americana e ha un cuore così sensibile e fraterno per il popolo delle periferie esistenziali della società».
David Steindl-Rast, monaco benedettino, fondatore del Centro di studi spirituali interreligiosi: «Il cuore parla al cuore, dice Sant’Agostino. E poichè tu, papa Francesco, parli dal cuore, raggiungi i cuori della gente di diverse tradizioni. Grazie per il tuo cuore veramente cattolico, capace di abbracciare tutti».
Kevin Dowling, Vescovo di Rustenburg, Sudafrica: «Io ti ringrazio per la tua solida e profetica leadership della Chiesa che ci chiama a “uscire fuori” alle periferie. Tu sei un ispirazione per me e io ti do il mio totale appoggio e profondo affetto».
Rocco Buttiglione, ex commissario europeo: «Papa Francesco sta totalmente nella grande tradizione della Chiesa rinnovata dal Vaticano II e riposizionata dai suoi grandi predecessori, San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il suo spirito è quello della “Riforma dalle origini” di Romano Guardini».
Hanno firmato anche:
Christa Schnabl, vice rettore dell’Università di Vienna, Paul M. Zulehner, teologo, monsignor Paul Iby, arcivescovo di Eisenstadt, padre Johannes Manfred Tebbe, priore dei benedettini di Travenbruck, László Sólyom, ex Presidente della Repubblica ungherese, Wolfgang Thierse, vice presidente del Bundestag, Lintner Prof. Dr. Martin M. OSM, professore ordinario di teologia morale e, al pomeriggio del 24 ottobre 2017, altri 23.600.