Recensione del libro "Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace" di Gianmarico Pisa. I musei per la pace promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.

"Le porte dell'arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace"

In un'epoca di guerre i musei per la pace sono luoghi preziosi per costruire ponti di dialogo fra le culture e i popoli. Questo è il cuore pulsante del libro Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace, scritto da Gianmarco Pisa, edito da Multimage.
Il testo esplora come i musei possano evolvere da semplici contenitori di patrimonio a veri e propri protagonisti della società. Secondo la definizione dell’ICOM (Consiglio internazionale dei musei), un museo non è solo un archivio di beni culturali, ma uno spazio aperto e inclusivo, che promuove diversità, sostenibilità e partecipazione. Pisa spinge questa visione oltre, descrivendo i “musei per la pace” come laboratori di incontro e di educazione alla cittadinanza, in grado di trasformare le eredità culturali in percorsi di dialogo e collaborazione.

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