L’aquilone
dell’annuncio e della pace
recava una buona novella
che gli era stata affidata
da duemila anni.
Era l’annuncio inverosimile
che in pieno inverno
sarebbero fioriti
alberi da frutto sui nevai
che i felini e i rapaci
non avrebbero più ucciso
ma avrebbero giocato
con gli animali miti e indifesi
e che gli umani
avrebbero forgiato in vomeri
le spade e i cannoni
Era la notizia sconvolgente
di una vergine-madre
e di ogni cuore di pietra
che ritornato tenero
e capace di perdono
potrà come un albero vivo
generar foglie e fiori
per una nuova stagione
(Gianni Gasparini, Cento aquiloni – Un poemetto, XCV, Scheiwiller, Milano 2005)