Lettera aperta al Sindaco di Bari Vito Leccese in merito alla sua partecipazione alla manifestazione “La Ripartenza”:
CHIEDIAMO CHE DECLINI L’INVITO O RICORDI LA VOCAZIONE ALLA PACE DELLA NOSTRA CITTA'
Egregio Signor Sindaco,
nei giorni 11 e 12 luglio si terrà a Bari “La Ripartenza”, una manifestazione culturale che annovera tra i suoi sponsor alcune aziende citate nell’ultimo rapporto della relatrice speciale ONU, Francesca Albanese, per il loro sostegno al governo genocida e terrorista di Israele e il coinvolgimento nelle sue politiche coloniali nei territori palestinesi occupati.
Secondo il programma, tra gli ospiti figurano il Ministro della Difesa Guido Crosetto e Lei stesso, in qualità di Sindaco della città.
Alla luce di ciò, Le rivolgiamo un appello: declini l’invito o quantomeno colga questa occasione per riaffermare pubblicamente i valori di pace, accoglienza e solidarietà che da sempre contraddistinguono Bari.
Il Ministro Crosetto è tra i principali sostenitori del piano di riarmo europeo e ha recentemente rinnovato il memorandum d’intesa per la cooperazione militare tra Italia e Israele.
In questo contesto, la Sua partecipazione non può essere letta come un atto puramente istituzionale: essa assume un chiaro significato politico.
Bari è una città operatrice di pace.
Lo ha dimostrato con l’incontro voluto da papa Francesco, che proprio nella nostra città, esattamente sette anni fa (il 7 luglio 2018), ha riunito i capi delle Chiese e delle comunità cristiane del Medio Oriente in un momento di alto valore simbolico e di speranza.
Ed è appena di ieri la rilevante presa di posizione del Consiglio Comunale, che ha approvato l’ordine del giorno in cui si chiede nuovamente il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’esclusione di Israele dalla prossima edizione della Fiera del Levante e dei Saloni specializzati, come atto di condanna del genocidio in corso e delle continue violazioni del diritto internazionale.
Per tutto questo, ci rivolgiamo a Lei affinché voglia rammentare in quella circostanza la realtà del genocidio e dell’occupazione tuttora in corso, fatti che, lungi dal facilitare qualsiasi possibilità di ‘ Ripartenza’, alimentano al contrario il fuoco di guerre che fermano e anzi fanno arretrare la rinascita economica e civile dell’Europa, dell’Italia e del Mediterraneo tutto.
Bari sta dalla parte della pace, della giustizia e del diritto dei popoli all’autodeterminazione.
Una città che guarda al Mediterraneo non come a un confine da difendere, ma come a uno spazio comune di incontro, solidarietà e convivenza.
7 luglio 2025
Il Comitato per la Pace di Terra di Bari