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Per frequentazioni passate e per la mia età attuale, ho consapevolezza della drammatica solitudine entro la quale due categorie di uomini e donne - operai e infermieri da una parte, anziani dall’altra – sono state falcidiate dal coronavirus e trattate come numeri senza volto, senza neppure il riconoscimento di un cordoglio sociale. 

Si levano in questi giorni voci sempre più tardivamente preoccupate rispetto al settore agricolo e agroalimentare. Più spazio meriterebbe la riflessione su produzione e vendita locali: dall’inizio della crisi ascoltiamo appelli a “mangiare italiano” che però si scontrano con le decisioni di molti sindaci e prefetti di chiudere i mercati alimentari locali, al contrario di quanto indicano le norme nazionali.

Desta ancora meraviglia che, nel pensiero comune degli italiani, gli immigrati qui possano svolgere lavori intellettuali; si pensa che siano rari questi casi, mentre in altri paesi europei è normalità.

“Napoli chiama Vicenza”: per la prima volta abbiamo un documento in cui si possono trovare i dati per capire quanto Napoli e la Campania siano militarizzati. Fa spavento il grado di militarizzazione presente in questa regione, già martoriata per altre ragioni. Io sono grato agli autori del libro, perché di questo tema si parla pochissimo.

AAVV (Rosario Bentivegna, Sergio Flamigni, Massimo Rendina, Walchiria Terradura, Teresa Vergalli), a cura di UPM - Un Punto Macrobiotico (Roma), con prefazione di Daniele Balicco e introduzione di Ciro Tizzano, Edizioni Quodlibet.

È importantissimo, perché nessuno pensa agli invisibili, indifesi sulle strade. Camminano per le strade con i piedi pieni di bolle, con lo stomaco vuoto e la pancia che brontola, la temperatura rigida, sono invisibili nella nostra città: i richiedenti asilo e rifugiati.

Due metafore per aiutarci a vivere questo doloroso tempo del Coronavirus con speranza.

Dopo la conferenza–stampa del 3 febbraio 2020 in cui è stato presentato ufficialmente il Laboratorio della pace ed il suo manifesto programmatico, il 6 febbraio c’è stato il primo incontro su “ Mediterraneo frontiera di pace” che si è tenuto a Potenza, presso la Parrocchia di S. Anna e S. Gioacchino. Il Laboratorio pensa che per affrontare tutte le tematiche in cui si dibatte la società contemporanea è necessario capire i vari meccanismi della geopolitica e dei suoi maggiori protagonisti e/o responsabili.

L’epidemia del Coronavirus esplosa nel gennaio di quest’anno riporta alla ribalta un problema che nel passato, ai tempi dell’epidemia SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) del 2003, fu sollevato, ma non attirò molto l’attenzione dell’opinione pubblica, forse perché ne venne anche distratta: la possibilità di un legame fra le manipolazioni di virus e altri vettori genetici e le ricerche nei laboratori che si occupano di armi batteriologiche o, senza ricorrere a dietrologie, il legame fra le spregiudicate manipolazioni genetiche ormai di routine nei laboratori biotecnologici di tutto il mondo e la creazione di particelle virali aliene alla specie umana per le quali la nostra specie non ha ovviamente difese immunologiche.

Ciò che conferisce autorevolezza a una Istituzione cosa altro è se non la sua capacità di non perdere il proprio ruolo e la propria funzione. Anche quando questa sua radice viene messa a dura prova dalla privazione non della libertà ma della dignità degli uomini ristretti. Sono di questi giorni le notizie riportate da alcuni quotidiani nazionali, in cui vengono raccontate le sequenze drammatiche dentro il carcere, accadimenti che vengono inquadrati addirittura nel reato di tortura nei riguardi di cittadini detenuti inermi.

Il due ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, istituita dall'ONU dopo l'ultimo conflitto mondiale, e valorizzata dall'Associazione internazionale Pax Christi per sensibilizzare i giovani sui valori della pace e della giustizia, si è svolto a Catania l'incontro con studenti e insegnanti di alcune scuole secondarie della provincia per riflettere insieme su come costruire rapporti di pace oggi, in un mondo dilaniato da guerre e conflitti.


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