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Lo chiamavamo anche “Oceano pacifico” (titolo di Liberazione del 2003), e perfino “Seconda potenza mondiale” (New York Times). E punteggiava le città di bandiere arcobaleno ricolorando facciate e cortili di interi quartieri.

Due pesi e due misure. Le banche sono tutelate sempre più dei poveri risparmiatori. A quando un cambiamento del sistema bancario?

La marea viola che ha accompagnato l'ultimo addio a Davide Astori, il pianto commosso di tantissimi, l'abbraccio tra tifoserie avversarie, il silenzio osservato scrupolosamente e sinceramente da tutta Firenze, sono un segnale importante che ci fanno disotterrare la nostra umanità, una sensibilità che temevamo ormai lontana.

Ad Arlit la gente beve l’acqua radioattiva. Il titolo dell’articolo su Le Monde non fa che confermare quanto denunciato a suo tempo dalla società civile locale. La ditta francese Areva da oltre quarant’anni estrae l’uranio in questa zona al confine con l’Algeria. La realizzatrice nigerina Amina Weira, intervistata dal giornale francese, è nata e ha vissuto per anni sul posto. Ricorda che da bambina, ancora senza capire, notava l’esistenza di molti problemi di salute.

La mappa dell’Italia che ha votato ritrae soprattutto due fenomeni: paura e povertà. Il centro-nord (Lazio compreso) si è affidato a un nuovo Centrodestra a egemonia leghista: nel nord della Lombardia e del Veneto è oltre il 50%, con la Lega che arriva a punte tra il 33 e il 38% nelle sue zone di insediamento tradizionale; nel Piemonte lontano da Torino il Centrodestra è vicino al 50%, con la Lega meno forte; nel resto del Nord è quasi ovunque oltre il 40%; in Emilia, Toscana e Umbria la percentuale è oltre il 35%; nel Lazio che esclude Roma è al 40%.

Dopo più di un quarto di secolo di carcere duro, sono ormai 15 mesi che sono sottoposto al regime di semilibertà, anche se il mio fine pena rimane, come per tutti gli ergastolani, il 31 dicembre 9.999.

societSogno una Pasqua, dove fiorisce la verità e l’amore per la vita, da globalizzare, ci sia onestà e rispetto per la dignità della persona, favorendo la diffusione di un clima cordiale.

Sogno una Pasqua, dove la luce del sole ci illumina, e, ci unisca nel dire basta armi, sì alla costruzione della pace in ogni angolo del mondo, si scommetta su ideali sani, che aprano la mente e il cuore, per portare calore umano al fratello bisognoso.

Sogno una Pasqua, dove si pratica l’amicizia, con grande volontà la vera solidarietà, valore umano, forte e bello, che porta alle persone armonia, gioia e serenità.

Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica il bene e la bontà, fa buone azioni con semplicità, portando con dolcezza una carezza, un abbraccio, un sorriso, ai bambini, vecchi e ammalati, con  umanità.

Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica etica morale, ecologica nella fratellanza, segue la luce interiore, da forza per promuovere la globalizzazione dei valori umani, libertà, uguaglianza, giustizia, ci farebbe onore.

Sogno una Pasqua, dove si fanno meno discorsi ma più disposti ad ascoltare le persone che soffrono, con umanità, portare loro dei diritti universali, diritto al cibo, alla salute, all’istruzione, attuando la vera fraternità.

Sogno una Pasqua, dove tutti insieme, con coscienza, ci mettiamo a sognare, ma sopratutto a fare, per far si che arrivi la bella Pasqua, quella che ci fa stare bene ogni giorno insieme, a festeggiare.

Sogno una Pasqua, che ci fa guardare oltre il buio dell’egoismo, per vedere la luce della condivisione con generosità, nel rispetto della dignità dei fratelli e sorelle, e, tutti i cittadini del mondo possano vivere meglio, nell’amore, nella speranza, nella pace con serenità.

 

 

Dietro ogni persona c’è una storia, spesso carica di sofferenze, soprattutto da parte di persone da poco arrivate qui. Se qualcuno con sincera attenzione ponesse loro anche una sola domanda per ascoltarle, ne uscirebbero fiumi di lacrime con lunghi racconti di torture e violenze di ogni tipo che gran parte di coloro che sono arrivati da noi in questi tempi ha dovuto subire anche nel viaggio, oltre che nel Paese d’origine.

Una moglie ferita gravemente, due figlie svegliate dalle urla del padre assassino e uccise in pigiama, poi il suicidio.
La donna aveva chiesto aiuto, ma non l'ha ricevuto, perché ancora si sottovaluta e si tollera la violenza maschilista.

Capitale mondiale dei droni da guerra, base avanzata per le forze speciali e di pronto intervento USA e NATO e, da oggi, anche centro strategico per i programmi di supremazia nucleare planetaria delle forze armate degli Stati Uniti d’America. Segretamente, senza che mai il governo italiano abbia ritenuto doveroso informare il Parlamento e l’opinione pubblica, sta per entrare in funzione nella grande stazione siciliana di Sigonella la Joint Tactical Ground Station (JTAGS), la stazione di ricezione e trasmissione satellitare del sistema di “pronto allarme” USA per l’identificazione dei lanci di missili balistici con testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali.

Il carcere non è un luogo, ma un buco nero che ti mangia l’anima, il cuore e a volte anche l’amore che abbiamo dentro. (Dialogo tratto dal libro “La Belva della cella 154” di Carmelo Musumeci)
L’articolo di Damiano Aliprandi, pubblicato dal quotidiano “Il Dubbio” il 24 gennaio 2018, sulle “aree riservate”, dove vengono ulteriormente isolati i detenuti già sottoposti al regime di tortura del 41 bis, mi ha fatto pensare all'esperimento svolto nel 1971 in un’università statunitense, diretto dal professore Philip Zimbardo.


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