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Qualifica Autore: Pedagogista e Direttore CPP - Centro Psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti

Cento anni fa, il 28 giugno 1924 nasceva Danilo Dolci, una grandissima figura dell’Italia del Dopoguerra. Lottò per un’Italia diversa, migliore, che combatteva la corruzione, che intendeva valorizzare le risorse degli individui, che faceva parlare le persone e che creava connessioni. Tutte parole chiave del suo lavoro sociale e educativo. Divenne uno degli italiani più famosi a livello internazionale fra gli anni Cinquanta e Sessanta, più volte candidato al Nobel per la Pace, con riconoscimenti e traduzioni dei suoi libri in tutto il mondo. Fu pioniere in tanti modi.

Danilo Dolci, nel primo numero di Mosaico di Pace (Settembre 1990), scriveva un articolo che riproponiamo nel centesimo anniversario della sua nascita. "Per un ritorno alla creatività": una bozza di Manifesto, nato da una scrittura ed elaborazione collettiva. Per costruire nuove coscienze, per produrre inquietudine.

Buona lettura! 

Per leggere dossier dedicato a Danilo Dolci clicca qui

Per leggere editoriale di Goffredo Fofi "L'attualità del pensiero di Danilo Dolci" clicca qui

Per leggere articolo di Daniele Novara "La pedagogia nonviolenta di Danilo Dolci" clicca qui

 

 

Lo smottamento elettorale a destra verificatosi con le elezioni del Parlamento Europeo non indica soltanto una significativa modifica degli equilibri politici interni all’Unione Europea ma una tendenza complessiva che si è andata rafforzando da almeno un decennio e che la guerra in Ucraina, guerra nel cuore dell’Europa, ha piuttosto favorito invece che attenuato.

Nel 2023 raggiunti 91,4 miliardi di dollari. Rete italiana pace e disarmo esprime una forte preoccupazione. 

E' disponibile online, nel sito di Mosaico di pace, il numero di giugno di Mosaico di pace.

La fame e la malnutrizione sono in aumento in molte regioni del mondo e le grandi crisi alimentari si moltiplicano. Nel 2022, 783 milioni di persone hanno sofferto la fame e l'anno scorso la malnutrizione acuta è rimasta la causa di quasi la metà di tutti i decessi tra i bambini sotto i 5 anni di età in tutto il mondo.

Per quanto represso e trascurato
c’è un sogno che non mi lascia
neppure un giorno neppure un’ora
eccolo s’avanza malridotto
conciato e impolverato
ma ancora riconoscibile e vivo

Si è chiuso con la Festa della Repubblica Multietnica e Nonviolenta, domenica 2 giugno ai Giardini del Verano a San Lorenzo, la terza edizione nazionale di Eirenefest, il festival del libro per la Pace e la Nonviolenza.

Non abbiamo bisogno di “rappresentanti” ma di artigiani e architetti costruttori di pace.

Vota contro la guerra. Non c’è una cosa più importante. Alle prossime elezioni europee dovremmo avere tutti lo stesso obiettivo: fermare la marcia della guerra che ci sta per travolgere. Non c’è niente di più urgente e decisivo.

Comunicato di Un Ponte per...

In occasione della Festa della Repubblica, crediamo sia utile ricordare che il 2 Giugno 1946 non si tenne nessuna battaglia militare.

Da queste mura l'eco senza fine dell'indignazione 
Ma non si fermi il tempo


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