Mosaiconline/settembre 2020
La proposta dei Padri sinodali di creare "un organismo episcopale che promuova la sinodalità tra le Chiese della regione amazzonica aiuta a esprimere il volto amazzonico di questa stessa Chiesa e persegue il compito di trovare sempre nuove strade per la missione evangelizzatrice" (DF, 115) cui ci invita papa Francesco, insieme ai suoi quattro sogni per questa regione e per la Chiesa tutta, sogni contenuti nella sua esortazione post-sinodale Querida Amazonía. Tale sogno e tali nuove strade sinodali hanno trovato risposta nell'Assemblea per il progetto di Costituzione della Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia, che si è svolta dal 26 al 29 giugno 2020.
Quest'Assemblea, svolta con mezzi digitali, è stata una novità dello Spirito ed è parte del kairós che ispira la speranza che la sinodalità abbia nuove strade per la Chiesa e per un'ecologia integrale nella regione panamazzonica.
È un segno molto speciale che la nascita di questa Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia si verifica nella festa dei santi Pietro e Paolo, come un gesto della loro vocazione per affermare l'identità della Chiesa e della loro opzione profetica e missionaria, che nasce come una chiamata inevitabile per il nostro tempo presente. Questa celebrazione della nostra Chiesa è anche un gesto di ringraziamento per il servizio del Santo Padre, e in questo senso consideriamo la nascita di questa Conferenza ecclesiale come un segno di speranza, unita al Magistero di Papa Francesco, che ha accompagnato da vicino tutto questo processi.
La composizione di questa Assemblea riflette l'unità nella diversità della nostra Chiesa e la sua chiamata a una sinodalità sempre maggiore, un'unità espressa anche dalla preziosa presenza e dal costante accompagnamento di importanti membri della Santa Sede che si sentono vicini e in connessione con il Sinodo per la Pan-Amazzonia e con la missione della Chiesa in questo territorio, e che continueranno senza dubbio a seguire questi nuovi percorsi dai loro rispettivi uffici. La scelta del nome Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia, dopo un profondo discernimento durante questa fase del processo, e la sua identità, composizione e forma generale di operazione (statuti), sono state approvate all'unanimità, in entrambi i casi, dai membri votanti.
Con grande speranza e gioia condividiamo anche la notizia dell'elezione del cardinale Cláudio Hummes, OFM (Brasile) come presidente, e del vescovo David Martínez de Aguirre, OP (Perù) come vice presidente. Per il Comitato Esecutivo, Mons. Eugenio Coter (Bolivia) è stato eletto vescovo rappresentante delle Conferenze episcopali del territorio amazzonico, insieme ai presidenti degli organi ecclesiali regionali che accompagneranno organicamente questo processo: CELAM, REPAM, CLAR e CARITAS dell'America Latina e dei Caraibi; e le tre rappresentanti designate dei popoli originali: la signora Patricia Gualinga del popolo Sarayakú Kichwa (Ecuador), la sorella Laura Vicuña Pereira del popolo Kariri (Brasile) e il signor Delio Siticonatzi del popolo Asháninka (Perù).
In questi tempi difficili ed eccezionali per l'umanità, quando la pandemia di Coronavirus sta avendo un forte impatto sulla regione panamazzonica e le realtà di violenza, esclusione e morte che colpiscono il bioma e i suoi abitanti chiedono una conversione integrale urgente e imminente, la Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia cerca di essere una buona notizia e una risposta tempestiva alle grida dei poveri e di nostra sorella Madre Terra, nonché un efficace canale per raccogliere, all'interno del territorio, molte delle proposte emerse nell'Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi per la regione panamazzonica, tenutosi nell'ottobre 2019, nonché un nesso per incoraggiare altre reti e iniziative socio-ambientali della Chiesa a livello continentale e internazionale (cfr. DF, 115).
In comunione ecclesiale, nella festa dei Santi Pietro e Paolo
Arcivescovo Miguel Cabrejos Vidarte, OFM, Presidente di Celham
Cardinale Cláudio Hummes, OFM, Presidente di REPAM e della Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia
20 giugno 2020