Mosaiconline/ ottobre 2022 (pag.35)

“Dare voce agli africani” è un convegno tenutosi il fine settimana del 23 e 24 Luglio alla Casa per la Pace di Pax Christi. A organizzarlo Franco Dinelli, consigliere nazionale e presidente del Centro Studi Economico-Sociali per la Pace, con lo scopo di rovesciare la prospettiva con cui raccontare la migrazione irregolare dall’Africa, lasciando che siano proprio gli africani a narrare secondo la propria particolare visione.

Quindi sono intervenuti come relatori quattro attivisti originari di vari paesi africani, unico relatore non autoctono il regista Michelangelo Severgnini autore del docufim “L’Urlo”, a sua volta un racconto controcorrente di immigrazione clandestina.
A introdurre l’evento sabato mattina la co-presidente di Pax Christi International, la kenyana Wamuyu Wachira. Di seguito tre rappresentanti di associazioni di Returnees che si occupano di migranti che tornano in patria: si è trattato di Osita Osimene dalla Nigeria appartenente all’associazione “Cittadini patriottici”, di Mustapha Sallah dal Gambia dell’associazione “Giovani contro l’immigrazione irregolare” e infine di Kouakou Hervè N’diri dalla Costa d’Avorio. Ultima parte del programma di sabato la proiezione del già citato “L’Urlo”.
Saluto iniziale della giornata di domenica da parte della consigliera del Comune di Firenze (che ha patrocinato il convegno) Mimma Dardano, che ha fatto da preambolo all’intervento del sindacalista, originario del Camerun ma da quindici anni residente in Italia, Yvan Sagnet presidente dell’associazione “Nocap” che combatte il caporalato in Italia.
L’evento si è concluso con la proiezione di un secondo docufilm, “Siamo qui da vent’anni”, del regista Sandro Bozzetto che descrive esempi di integrazione positiva in Italia.
Merito della due giorni è quel rovesciamento di visione cui accennavo inizialmente che ha permesso di delineare il quadro di un nuovo genere di colonialismo, retroterra dell’immigrazione clandestina, basato su dinamiche sociali, politiche, economiche. Infatti dietro i fenomeni migratori dall’Africa si muovono interessi di sfruttamento, moderne forme di schiavitù, soprattutto di giovani allettati da false promesse e da situazioni di impoverimento causate da quelle ulteriori forme di sfruttamento neocoloniale da parte di multinazionali occidentali e cinesi, e rafforzate dalla presenza di corruzione in diversi governi di paesi africani. Varie organizzazioni di stampo mafioso tessono le fila di una triangolazione che investe Africa, Libia, Occidente. L’immigrazione si presenta non come una libera scelta ma un movimento indotto che porta a creare nella maggioranza dei casi manodopera schiavistica per le milizie nella guerra civile libica, e in una minoranza (si pensa una persona su quaranta) altra manodopera sempre servile fra chi riesce a compiere la traversata del Mediterraneo, perché ha i soldi per poterselo permettere, da sfruttare dal caporalato nell’agricoltura, specie in Italia.
Il docufilm “L’Urlo” offre un interessante punto di vista che ha la capacità di porre domande. I paesi occidentali finanziano attraverso presunti aiuti umanitari (dottrina Minniti) la Libia. Tali finanziamenti in realtà servono alle suddette organizzazioni mafiose, da un lato per trafugare il 40% del petrolio libico e per venderlo perciò sottoprezzo all’Occidente, dall’altro per alimentare l’immigrazione clandestina per le finalità cui si è scritto. Manovalanza per le milizie libiche e manovalanza per il caporalato italiano, in quest’ultimo caso aiutato forse da qualche ONG (mascherata da buonismo, altra forma di colonialismo) che consente di far giungere manodopera a bassissimo costo che sostiene il regime ultraliberista delle multinazionali, fondato su radicali disuguaglianze.


Mosaico di pace, rivista promossa da Pax Christi Italia e fondata da don Tonino Bello, si mantiene in vita solo grazie agli abbonamenti e alle donazioni.
Se non sei abbonato, ti invitiamo a valutare una delle nostre proposte:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/abbonamenti
e, in ogni caso, ogni piccola donazione è un respiro in più per il nostro lavoro:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/altri-acquisti-e-donazioni