Il 31 dicembre 2023, a Gorizia, si è tenuto un convegno organizzato da Pax Christi, focalizzato sul tema "Intelligenze Artificiali e Pace". Inserito tra le iniziative per la 57ª Giornata Mondiale della Pace, l'evento ha rappresentato un'importante occasione di riflessione approfondita sulla complessa interconnessione tra l'Intelligenza Artificiale (IA) e il perseguimento della pace e del bene comune.
La conferenza ha suscitato un vivo interesse, attirando circa 150 partecipanti provenienti da diverse parti d’Italia. Il tema, selezionato personalmente da Papa Francesco, riflette la crescente preoccupazione globale riguardo all'uso responsabile e controllato di queste tecnologie avanzate.
Il coordinamento della conferenza è stato affidato a Norberto Julini, coordinatore Nazionale di Pax Christi, il quale ha introdotto l'evento incoraggiando i presenti a sfogliare il numero del mensile Mosaico di Pace, interamente dedicato all'analisi del rapporto tra Intelligenze Artificiali e pace.
La prima relazione, tenuta da Francesco Iannuzzelli, ingegnere ed esperto informatico, ha fornito un'approfondita panoramica sull'evoluzione storica e gli attuali scenari dell'IA. Iannuzzelli ha sottolineato una distinzione cruciale tra la rivoluzione di Internet e quella dell'IA: se la prima è stata soggetta a una governance democratica trasparente, l'IA attuale è caratterizzata da una gestione concentrata in poche mani e avvolta nell'oscurità. Ha enfatizzato la necessità di affrontare questa rivoluzione digitale con una prospettiva pacifista, consapevole dei rischi e delle opportunità, e ha sollecitato allo sviluppo di competenze critiche sull'IA.
Luca Grion, filosofo morale dell'Università di Udine, ha offerto una riflessione approfondita sull'etica degli algoritmi, evidenziando le problematiche legate all'utilizzo dell'IA. Ha invitato a non cedere al catastrofismo, ricordando l'importanza di esercitare i poteri normativi esistenti per stabilire regole e limiti. Grion ha esemplificato con il caso del Garante della Privacy italiano che ha fermato ChatGPT fino al rispetto delle normative vigenti, sottolineando il ruolo fondamentale di un quadro normativo robusto.
Il mio intervento si è concentrato sull'applicazione dell'Intelligenza Artificiale per la promozione della pace, evidenziando esperienze concrete nell'ambito scolastico, dove ho organizzato un corso di formazione per docenti sull'impatto dell'IA nella didattica. Ho inoltre sottolineato il potenziale strategico dell'IA per i pacifisti, in particolare nell'ambito della traduzione automatica e del riconoscimento della scrittura per superare le barriere linguistiche nei conflitti e costruire alleanze globali. Ho proposto l'idea di un "esperanto pacifista”, sfruttando l'IA per tradurre i messaggi di pace in tutte le lingue del mondo. Inoltre, ho enfatizzato come l'IA possa incrementare la produttività nella comunicazione dei gruppi pacifisti, aprendo la strada a un flusso informativo continuo, anticipando persino la possibilità di un "quotidiano pacifista" gestito dall'intelligenza artificiale nel futuro.
Come conclusione del Convegno è stato lanciato un documento operativo che si può scaricare da questo link https://www.peacelink.it/cybercultura/docs/5629.pdf
Il documento traccia alcune linee d’azione fra cui quella di creare una comunità laboratoriale dedicata all'IA, esplorando le sue potenzialità e promuovendo buone pratiche specifiche per il movimento pacifista.
In conclusione, la promozione di buone pratiche di Intelligenza Artificiale per la pace richiede un impegno attivo, una formazione consapevole e una collaborazione internazionale, al fine di massimizzare i benefici dell'IA per il movimento pacifista e la società nel suo complesso.
Alessandro Marescotti cura, in Mosaico di pace, la rubrica "Chiave d'accesso"