Qualifica Autore: Presidente del Centro Studi Economico-Sociali per la Pace di Pax Christi

Mosaico di pace giugno 2024

"Voi li riconoscerete dai loro frutti." (Matteo 7:16-20)

Don Lorenzo Milani fece il suo ingresso in questo mondo a Firenze il 27 maggio del 1923. Nel 2023 pertanto, molti si sono preparati a celebrare il centenario della sua nascita, come accade oramai di frequente per persone famose, più o meno significative della storia del nostro paese. A Firenze è stato formato un comitato ufficiale presieduto da Rosy Bindi, mentre in giro per l’Italia molti convegni e giornate studio sono stati organizzati da gruppi di varia estrazione.

A Gennaio 2023 il nostro Centro Studi ha cominciato a riflettere se cimentarsi in una impresa che poteva rivelarsi troppo complessa o al contrario velletaria, con il rischio di produrre l’ennesima iniziativa con la riproposizione di clichè falsi e stantii. Ritenevamo che per affrontare la figura del priore di Barbiana e le sue esperienze non si potesse non riconoscere che nel mondo attuale è rimasta poca traccia delle aspirazioni che animavano don Lorenzo quando era in vita.
Nonostante tutto, e proprio per questo forse, abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro al fine di organizzare una due giorni (poi ridottasi ad uno soltanto) in presenza presso la sede di Pax Christi alla Casa per la Pace di Impruneta. Il gruppo ha subito deciso di scegliere una prospettiva diversa rispetto agli altri incontri che si stavano organizzando, tutti certamente utili e importanti. La nostra prospettiva ha voluto privilegiare un approccio rivolto alle realtà che si sono ispirate a quella esperienza unica.
Abbiamo scelto perciò una immagine che potesse essere simbolica a questo riguardo. La scelta è caduta su quella di un albero con le sue radici, i suoi rami e frutti. Don Lorenzo rappresenta le radici che hanno nutrito con la loro linfa i rami ed i fiori, le varie realtà cioè che si sono ispirate al suo pensiero e che hanno operato seguendo le prassi da lui promosse. Abbiamo deciso quindi di dare spazio alle esperienze che hanno avuto origine o che hanno tratto ispirazione da quelle radici, i rami ed i fiori che hanno germogliato nelle periferie del presente a fianco dei nuovi ultimi.
In seguito abbiamo diffuso un invito aperto a tutti coloro che si considerassero un ramo dell’albero dell’esperienza milaniana. La proposta è stata che ciascuno realizzasse un breve video a tema libero che però testimoniasse le ragioni del proprio radicamento e presentasse i frutti del proprio impegno maturati in politica, nelle scuole e nel sociale.
Inoltre abbiamo deciso di fare memoria sia della figura che delle esperienze milaniane attraverso una analisi della situazione attuale italiana. Abbiamo voluto riflettere con voci autorevoli, nell’era post-covid e della cosiddetta transizione ecologica, sulla situazione del sistema scolastico, del sistema socio-economico e della pratica della disobbedienza nonviolenta nel sistema giuridico-sociale attuale.
La giornata è stata divisa in due parti: un convegno classico la mattina, di fronte ad una assemblea di persone venute da tutta Italia; la proiezione dei video ricevuti nel pomeriggio. La prima parte ha visto la presenza di quattro relatori di eccezione che hanno affrontato i suddetti temi legati alla attività di don Milani declinati al presente: Valeria Milani Comparetti, Eraldo Affinati, Sergio Tanzarella, Pasquale Pugliese.
Inoltre, l’intento del Centro Studi non era l’organizzazione di un evento una tantum ma che rappresentasse l’inizio un percorso di recupero del reale messaggio di don Milani e che creasse una rete delle realtà impegnate in questo sul territorio italiano. Questo incontro è perciò stato un evento determinante per portare fuori dal mito l’eredità del priore e la riconducesse nella storia. Quello che poi vorremmo realizzare negli anni a seguire è una continuità di eventi e campagne specifiche.
A Gennatio 2024, ad esempio, è stata realizzato un webinar sulla lettura critica delle lettere ai cappellani militari toscani e ai giudici riguardo la causa che don Lorenzo dovette subire nella fase finale della sua vita, quando era gravemente malato. Esse rappresentano documenti fra i più importanti della letteratura del ‘900, con un forte richiamo alla demistificazione della storia e al ritorno ad una politica che difenda gli ultimi e lavori per un mondo di pace.
In questa occasione si è lanciata una campagna permanente a tutti gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori, la proposta cioè di leggere e discutere nelle loro classi le suddette lettere. Si chiede in particolare a tutti gli insegnanti che aderiranno all’iniziativa prima di segnalarlo e in seguito di inviare materiali scritti e video (https://www.paxchristi.it/?p=24674). Il nostro impegno è di condividerli e creare una mappa delle attività realizzate che possa sempre più espandersi negli anni a venire.
Il 5 ottobre 2024 è già prevista una nuova iniziativa in occasione del centenario della nascita di Danilo Dolci. Questo secondo evento, da tenersi sempre a Firenze, prevede delle relazioni su quattro testimoni del 1900: Dolci, Milani, La Pira, Balducci. Il titolo dato alla giornata è “Un quartetto per la educazione e la pace”, in considerazione dei temi comuni affrontati dai quattro personaggi. Nel pomeriggio si terrà anche un laboratorio per studenti sulla pratica maieutica sviluppata da Dolci e infine si potrà assistere allo spettacolo di Angelo Maiello ‘A don Lorenzo’.


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