14 agosto
È stato Giovanni Paolo II che ha proclamato martire San Massimiliano Kolbe, il francescano polacco morto per essersi offerto alla morte in cambio di un suo compagno di prigionia, estendendo la nozione di martirio dalla difesa dei dogmi cristiani all’impegno coerente di vita cristiana.
Massimiliano Maria Kolbe è nato a Rajmund Kolbe l’8 gennaio 1894 e morto ad Auschwitz il 14 agosto 1941. Era presbitero e francescano e si era offerto di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame nel campo di concentramento di Auschwitz. È stato beatificato nel 1917 da papa Paolo VI e proclamato santo nel 1982 a papa Giovanni Paolo II.