29 maggio
Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini; nato a Concesio, 26 settembre 1897, morto a Castel Gandolfo, 6 agosto 1978. Eletto papa il 21 giugno 1963 col nome di Paolo VI.
Montini fu ordinato sacerdote nel 1920 e ben presto divenne assistente della Federazione degli universitari cattolici (FUCI), seguì la carriera diplomatica e, dal 1937, fu sostituto presso la Segreteria di Stato vaticana; nel 1954 divenne arcivescovo di Milano. Eletto pontefice dopo la morte di Giovanni XXIII, proseguì il rinnovamento della Chiesa avviato dal suo predecessore mediante il Concilio vaticano II.
Paolo VI favorì il dialogo con gli intellettuali di formazione laica, con gli esponenti di altre religioni e con gli atei, istituendo due organismi per il dialogo con i non-cristiani e i non-credenti. In occasione di un viaggio in Palestina ebbe un incontro con il patriarca ortodosso Atenagora e annullò la scomunica che nel 1054 aveva portato alla separazione delle due Chiese, sostenendo l’ecumenismo.
Rinunziò alla tiara, un ricco copricapo che era stato il simbolo del potere supremo dei papi, e ad altri privilegi, avviando una riforma della Curia romana.
Paolo VI intraprese numerosi viaggi in diverse parti del mondo per incontrare i popoli e incoraggiare le giovani Chiese del Terzo Mondo. Scrisse varie encicliche, auspicando una maggiore giustizia sociale a livello internazionale, per favorire lo sviluppo economico dei paesi del Terzo Mondo.
Nella primavera del 1978 lanciò un accorato appello per la liberazione di Aldo Moro, pochi mesi più tardi, dopo una breve malattia, morì. è stato beatificato il 19 ottobre 2014 e proclamato santo il 14 ottobre 2018.
Paolo VI richiama al Concilio Vaticano II e alla Chiesa in uscita e dei poveri. Suggeriamo la lettura del Patto delle Catacombe per una Chiesa povera e dei poveri: clicca qui per leggere il documento