12 marzo
Massimiliano di Tebessa, nato nel 274 e morto a Tebessa il 12 marzo 295, è stato un martire cristiano, venerato come patrono degli obiettori di coscienza. Massimiliano di Tebessa subì il martirio il 12 marzo 295, sotto il consolato di Nummio Tusco e Gaio Annio Anullino, a Tébessa, nei pressi di Cartagine.
Fu ucciso perché, chiamato al servizio militare, rifiutò l'arruolamento, sostenendo che il suo essere cristiano non fosse compatibile con la violenza e quindi con l'esercito.
Per questo viene ricordato come uno dei primi obiettori di coscienza e in quanto tale ne è stato nominato patrono.
Per approfondire, sono disponibili le seguenti pubblicazioni (inviare mail alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.):
Dossier di dicembre 2012 di Mosaico di pace, Un popolo di obiettori (clicca qui per visualizzare pdf)
Quaderno di Mosaico di pace n.12, pubblicazione monografica: "Voi non vi rassegnerete", Atti del Giubileo degli Obiettori, Borgo san Lorenzo - Barbiana, 4 novembre 2000.
Quaderno di Mosaico di pace n.19, n. 19: "OBIEZIONE e COSCIENZA. VERWEIGERUNG und GEWISSEN"